Come comunicato da Invitalia di recente, anche le piccole imprese manifatturiere potranno accedere all’incentivo volto a sostenere le aziende nella loro attività di internazionalizzazione attraverso piattaforme e servizi di e-commerce.
di Roberto Antiseri
Il bonus lanciato a primavera dello scorso anno e chiusosi il 15 luglio 2022 è stato prorogato e nuovamente messo in cantiere per la disponibilità di fondi residui. Si tratta di una misura messa a disposizione dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale in collaborazione con l’agenzia Ice, Istituto per il commercio estero, il cui contributo punta a sostenere le microimprese nelle loro azioni di internazionalizzazione attraverso l’impiego delle tecnologie digitali.
La novità, oltre alla riapertura del bando, è che potranno accedere al bonus anche le piccole imprese, purché iscritte al registro delle imprese. A breve verrà fissata la scadenza per la presentazione delle domande.
Requisiti richiesti e spese ammissibili
Per poter accedere all’incentivo le microimprese e le piccole imprese manifatturiere, anche costituite in forma di reti o consorzi, devono avere la sede in Italia, essere rappresentate dal codice Ateco C ed essere competenti in processi di sviluppo d’impresa e di digital transformation per l’export. Sono quindi compatibili con le caratteristiche del bando le richieste provenienti dalle industrie alimentari, quelle del legno e dei mobili, quelle legate alla confezione di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia, della fabbricazione di prodotti in metallo, nonché le numerose attività manifatturiere relative alla realizzazione di gioielli, macchinari e apparecchiature, stampa, pelle, gomma, plastiche, chimici, elettronica, elettromedicali.
Naturalmente s’identificano come “microimpresa” manifatturiera le piccole società, le ditte individuali e artigianali con un numero di dipendenti inferiore a 10 e con un fatturato non superiore a 2 milioni di euro, mentre per “piccola impresa” si intende l’impresa con un numero di dipendenti inferiori a 50 e con un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro.
Come per la precedente misura del 2022, gli importi dei contributi riconosciuti dal bonus ammontano a 4mila euro a microimprese e piccole imprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’Iva, a 5mila euro, e di 22.500 euro alle reti e ai consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’Iva, a 25mila euro.
Le spese ammissibili
Per quanto riguarda le spese ammesse, le tipologie che permettono di accedere al bonus spaziano dalla realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti o app, fino alla realizzazione di sistemi complessi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, l’aggiornamento e la gestione degli articoli da e verso il web. Tra le spese e i servizi che permettono di accedere ai contributi del bonus c’è anche la realizzazione di servizi accessori all’e-commerce, i servizi di Content management system, le operazioni di digital marketing, la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per l’export digitale, l’abbonamento a piattaforme Software as a service, l’upgrade di dotazioni hardware per lo sviluppo di processi organizzativi e i servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano.
Modalità di richiesta del Bonus
Richiedere il contributo è piuttosto semplice e veloce, bastano pochi minuti per compilare e trasmettere la domanda. Una volta effettuato l’accesso con Spid al link https://sso-padigitale.invitalia.it/Account/Login, occorre selezionare la misura Bonus per l’export digitale e seguire la procedura informatica guidata. Nella sezione Presenta la domanda sono inoltre presenti i manuali guida per la compilazione e trasmissione della domanda. Ovviamente ciascuna microimpresa o piccola impresa, singolarmente o tramite una rete o un consorzio, può presentare una sola richiesta di contributo.
Il nuovo termine per la presentazione della richiesta sarà fissato a breve con un nuovo provvedimento pubblicato sulla pagina di Invitalia dedicata al Bonus export digitale.