
Più risorse per le imprese femminili innovative montane
Investimenti innovativi sostenuti da imprese femminili nei Comuni montani. L’incentivo è gestito da Invitalia e le domande potranno essere presentate a partire dal 30 maggio.
Il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (Dara) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, promuove la misura di incentivazione “Imprese femminili innovative montane – Ifim“. La misura finanzia i programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo sostenuti da imprese femminili ubicate nei Comuni montani indicati nell’allegato I dell’avviso pubblico del 5 maggio 2023.
L’incentivo è gestito da Invitalia e le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 30 maggio 2023. La dotazione complessiva è di 3,9 milioni di euro.
A chi si rivolge
Le agevolazioni sono rivolte alle start up innovative costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative aventi una sede operativa, o filiale, in uno dei Comuni montani indicati nell’allegato I dell’avviso. Ecco i requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda: essere regolarmente costituite e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese di cui all’articolo 25, comma 8, del decreto-legge n. 179/2012; ed essere costituite da non più di sessanta mesi; essere di piccola dimensione. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda.
Che cosa si può fare
Gli incentivi possono essere richiesti per l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici; hardware e software; brevetti e licenze; certificazioni purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato; consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.
Il programma d’investimento deve essere mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca.
Il programma d’investimento deve presentare spese non superiori a 100mila euro, deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda e deve essere realizzato entro 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni.
Le agevolazioni
Le agevolazioni previste si sostanziano in un contributo a fondo perduto per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili e per un importo massimo di 70mila euro.
Le agevolazioni sono concesse nei limiti e nelle disponibilità previsti dal Regolamento de minimis n. 1407/2013.
Per maggiori informazioni consultare la pagina di Invitalia dedicata alla misura
Fonte: Invitalia