Skip to content Skip to footer

Green communities: il Pnrr rilancia l’ambiente

Green communities

Il Piano nazionale ripresa e resilienza aggiudica 135 milioni di euro alla creazione di comunità locali che promuovono la sostenibilità energetica, ambientale e sociale. Al via tre progetti pilota.

 

di Andrea Ballocchi

 

Il Pnrr punta forte sulle green communities: assomma a 135 milioni di euro l’investimento previsto per favorire la nascita e crescita delle prime 30 “comunità verdi” che intendono fare scelte ecosostenibili. Tre di queste faranno da apripista, quali progetti pilota: il Parco Regionale Sirente Velino; l’Unione montana dell’Appennino Reggiano “La montagna del latte”; e le Terre del Monviso.

A luglio sono state aggiornate le Faq per spiegare chi può partecipare all’avviso Green Communities e per fornire informazioni su come presentare le proposte di intervento per la realizzazione di piani di sviluppo di green communities da finanziare nell’ambito del Piano nazionale ripresa e resilienza.

Prosegue, quindi, il percorso per la formazione di un nuovo modo di vivere la montagna e l’ambiente in modo coordinato e condiviso, in nome della sostenibilità.

Green communities: un modo nuovo di vivere l’ambiente

Ma che cosa sono esattamente le green communities? Si tratta di comunità locali coordinate e associate tra loro che intendono realizzare insieme piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale. Un primo cenno normativo che le riguarda lo si trova nella Legge 221/2015, dove trova posto la strategia nazionale delle “comunità green”. Essa individua il valore dei territori rurali e di montagna che intendono sfruttare in modo equilibrato acqua, boschi e paesaggio e le altre risorse principali di cui dispongono. La finalità è aprire un rapporto “sussidiario e di scambio” con le comunità urbane e metropolitane, così da poter impostare un piano di sviluppo sostenibile dal punto di vista energetico, ambientale ed economico nel pieno rispetto dei dettami della green economy. Non solo. Nella strategia trovano spazio la gestione integrata e certificata del patrimonio agroforestale e delle risorse idriche, la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, dal miniidroelettrico all’eolico, dal biogas e biometano alla cogenerazione, ma anche la promozione dell’efficienza energetica e l’integrazione intelligente degli impianti e delle reti. A queste opportunità si affiancano anche lo sviluppo di un turismo sostenibile, la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna, insieme alla sostenibilità delle attività produttive, l’integrazione dei servizi di mobilità e lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile ed energeticamente indipendente.

I tre progetti pilota, fiori all’occhiello dell’ecosostenibilità

Tutte queste opportunità saranno portate avanti nei tre progetti pilota che faranno da apripista ad altre trenta località rurali e montane “pronte a coordinarsi e associarsi tra loro all’insegna della sostenibilità energetica, economica e ambientale, per migliorare la qualità dei servizi sul territorio e invogliare sempre più famiglie e giovani a trasferirsi in montagna”, come sottolinea il dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie.

A proposito dei tre progetti pilota, si parte dal Parco Regionale Sirente Velino, istituito dalla Regione Abruzzo con apposita legge regionale nel 1989. L’area protetta copre un territorio superiore a 54mila ettari ed è molto ricca, in termini di biodiversità.

Nel cuore dell’Appennino emiliano-romagnolo si trova invece l’Unione montana dell’Appennino Reggiano “La montagna del latte”. Quest’ultima è sorta per promuovere la crescita e lo sviluppo di questa parte del territorio appenninico, all’insegna della piena sostenibilità ambientale e sociale. Si tratta di un territorio vocato alla realizzazione del Parmigiano Reggiano.

Terre del Monviso si trova invece a cavallo tra Italia e Francia ed è caratterizzato da un ambiente vario e che conta su più valli: Valle Po e Bronda, Val Maira, Val Grana, Valle Stura, Val Varaita, Valle Infernotto. Il Monviso è il punto più alto, la montagna dalle cui pendici nasce il Po, il fiume più lungo d’Italia. È un angolo d’Europa incontaminato che ha ottenuto il riconoscimento dall’Unesco come Riserva della Biosfera del Monviso.

 

Per maggiori informazioni cliccare qui.

SCOPRI ALTRI ARTICOLI IN EVIDENZA

Nuovi orizzonti

Consorzio Viale Dei Mille
Dal carcere alla rinascita
L’economia carceraria contribuisce alla crescita del Paese creando un business virtuoso, pulito e solidale. Ne parliamo con Luisa Della Morte,…
La rivoluzione “corta” del tartufo
È possibile coniugare alta qualità e abbattimento dei costi in agricoltura? Sì, e la risposta è nella filiera corta. Una…
Social Lending
Social lending, questo sconosciuto
Sbloccato soltanto alla fine del 2021, il social lending per il Terzo settore può ora finalmente esprimere tutte le sue…

“La nostra mission consiste nel dotare i lettori di un magazine in grado di decifrare il vasto mondo della gestione d’impresa grazie a contenuti d’eccezione e alla collaborazione con enti pubblici e privati.”

“La nostra mission consiste nel dotare i lettori di un magazine in grado di decifrare il vasto mondo della gestione d’impresa grazie a contenuti d’eccezione e alla collaborazione con enti pubblici e privati.”

Resta aggiornato. Iscriviti alla Newsletter Acta.

Versione digitale della testata cartacea Acta Non Verba, registrata presso il Tribunale di Napoli n. 2815/2020 del 23/6/2020.
Direttore responsabile: Mariano Iadanza – Direttore editoriale: Errico Formichella – Sede legale: Viale Antonio Gramsci 13 – 80100 Napoli
Per comunicazioni e contatti scrivere a: redazione@actanonverba.it

ActaNonVerba ©2024 – Tutti i diritti riservati – Developed by Indigo Industries

ActaNonVerba ©2024
Tutti i diritti riservati
Developed by Indigo Industries

Sign Up to Our Newsletter

Be the first to know the latest updates

Whoops, you're not connected to Mailchimp. You need to enter a valid Mailchimp API key.

Iscriviti per ricevere maggiori informazioni

Completa il captcha

Risolvi questo smplice problema: