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Borghi attrattivi: a Sanza si sperimenta l’albergo diffuso

Il Comune campano ha ideato il progetto pilota “Sanza: Il borgo dell’accoglienza” per avviare un albergo diffuso per turismo, lavoro e ospitalità, ottenendo 20 milioni di euro dai fondi Pnrr.

 

di Andrea Ballocchi

 

Creare borghi attrattivi, capaci di promuovere il turismo, ma anche creare le condizioni per ridare valore alle piccole realtà che costellano l’Italia e che spesso vanno incontro allo spopolamento. È questa una delle finalità della Missione 1 del Pnrr finalizzata alla rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale del Belpaese. Ed è proprio con questo spirito che il Comune campano di Sanza (Salerno) ha ideato l’albergo diffuso alla base del progetto pilota Sanza: il borgo dell’accoglienza. Il progetto è stato selezionato, per la Campania, tra i 21 d’Italia parte del Pnrr Borghi: per realizzarlo sono stati stanziati 20 milioni di euro proprio grazie ai fondi del Piano.

Azioni antispopolamento: l’esempio di Sanza

L’attrattività dei borghi storici è un elemento chiave del Pnrr che intende ridare vita e lustro a quei piccoli Comuni (sotto i 5mila abitanti), che sono la spina dorsale dell’Italia: se ne contano 5.591, vi vivono 11 milioni di persone, rappresentando quasi il 70% dei Comuni italiani. Occupano più della metà (54%) del territorio nazionale.

Il problema dello spopolamento è particolarmente sentito, specie nel Sud Italia. Come segnala Ifel Campania, dal 1971 al 2015 in quasi 2mila piccoli Comuni la popolazione è diminuita di più del 20% e ci sono problemi gravi in tremila Comuni. Proprio per cercare di trovare vie d’uscita, nell’ambito dell’Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi” sono stati destinati 420 milioni di euro a una delle due linee che sosterrà progetti pilota “per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna Regione o Provincia Autonoma” in 21 borghi.

Ciascun intervento sarà di importo pari a 20 milioni di euro “e sarà finalizzato al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono”, fa sapere il ministero per la Cultura. I progetti devono prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (Rsa) in cui sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali.

E tra questi c’è anche “Sanza – borgo dell’accoglienza”. «Il progetto nasce da un bando regionale, cui abbiamo partecipato, per i Comuni delle aree interne che vanno incontro allo spopolamento. Si è classificato tra i primi tre progetti e poi la Regione ha selezionato il Comune di Sanza come progetto pilota in quanto è un progetto di ospitalità diffusa del centro storico cittadino», racconta Vittorio Esposito, sindaco del paese. Per questo sono stati stanziati 20 milioni di euro.

I prossimi passi dell’albergo diffuso

La Giunta della Regione Campania, con una delibera specifica, ha preso atto delle “Linee di indirizzo sulle modalità attuative dell’intervento 2.1 Attrattività dei Borghi, M1C3 Turismo e Cultura del Pnrr” trasmesse dal Ministero della Cultura, a cui ha conformato tutto il procedimento di individuazione del Progetto pilota, “rivolto alla rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati, caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante”. Ora l’attenzione è sugli esiti dello “screening valutativo” contenete l’elenco dei 56 beni ritenuti idonei ai fini dell’acquisto con relativo giudizio, ovvero la selezione preliminare degli immobili candidati ai fini dell’acquisizione.

«In questo momento siamo impegnati nella parte relativa all’acquisto degli immobili e per questo abbiamo fatto una prima manifestazione di interesse e poi un bando specifico. Stiamo stabilendo insieme all’Agenzia del demanio la congruità delle richieste», illustra il primo cittadino. «Nel frattempo stiamo procedendo al bando per la riqualificazione della piazza Plebiscito, che rappresenta il cuore del centro (500mila euro), e a un altro bando riguardante il Museo dell’arte contemporanea oltre alla torre medievale». Sul totale, verranno scelti una trentina di immobili per creare 150 posti letti complessivi.

Le anime dell’albergo diffuso: turismo, coworking e assistenza anziani

La formula dei borghi attrattivi passa anche attraverso idee originali e inclusive come quella di Sanza. Oltre al turismo si creeranno opportunità per il coworking e per l’assistenza agli anziani. «Sarà un’occasione per rivitalizzare il centro storico e per offrire la possibilità di garantire alle persone della terza età che vogliono rimanere a vivere qui di poterlo fare nelle migliori condizioni». Questo progetto costituirà anche uno strumento di valorizzazione del tessuto produttivo. A questo proposito lo stesso Esposito segnala che verrà avviato un bando da 1 milione di euro per promuovere attività artigianali e commerciali che possano contribuire alla valorizzazione del centro.

L’amministrazione comunale ha proceduto, inoltre, all’acquisto dell’ex cinema Alidor per farne un luogo di cultura, una sala convegni, una sala cinema. Ci saranno due front office per ricevere i turisti e per assicurare i collegamenti tra Sanza e alcune località rappresentative della zona si punterà alla mobilità elettrica. Il Comune di Sanza è tra i primi in Campania a dotarsi di una vettura elettrica. «Inoltre stiamo attrezzando anche la montagna con la realizzazione di una baita per l’ospitalità turistica, riqualificando la strada di collegamento». Sanza è il secondo Comune per estensione territoriale nella provincia di Salerno, contando circa 2.800 abitanti, e sorge alle pendici del Monte Cervati, che con i suoi 1898 metri rappresenta la cima più alta della Campania.

Sanza e il prossimo futuro

Anche se oggi è prematuro parlarne, il progetto pilota di ospitalità diffusa di Sanza costituirà anche uno strumento di leva occupazionale. Dopo essere stato presentato agli Stati generali dell’ambiente, in Regione Campania, il progetto ora si avvia alla sua realizzazione che si inaugurerà e si concluderà nel 2026.

 

 

 

 

 

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