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Autismo e inclusione: nuove risorse in arrivo

Fino all’8 gennaio 2023 sarà possibile presentare le domande per accedere alle nuove risorse finanziarie dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico.

 

di Diego Pietanza

 

È stato recentemente rifinanziato il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, già istituito dal decreto Sostegni del 2021. Con il decreto del 29 luglio 2022, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, viene attribuita una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, per un totale di 100 milioni di euro, destinati a finanziare interventi dedicati alle persone con disturbo dello spettro autistico e ora assistite in un contesto più ampio di inclusione sociale.

Le risorse sono destinate alle Regioni e alle Province autonome per finanziare progetti aggiuntivi rispetto alla normale programmazione regionale. Gli interventi possono essere attuati da soggetti pubblici o privati e devono essere coerenti con i reali bisogni del territorio e delle comunità locali.

Tutte le azioni finanziabili

Regioni e Province autonome potranno individuare e selezionare i progetti più interessanti sulla base di alcune azioni preferenziali. Sono innanzitutto finanziabili quegli interventi di assistenza sociosanitaria previsti dalle linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico dell’Istituto superiore di sanità, anche tramite voucher sociosanitari da utilizzare per acquistare prestazioni.

Saranno presi in considerazione anche i percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori e all’età di transizione fino ai ventuno anni, anche tramite voucher, e i progetti volti a prestare assistenza agli enti locali, anche associati tra loro, per sostenere l’attività scolastica delle persone con disturbi dello spettro autistico. Anche i progetti finalizzati a percorsi di socializzazione in ambiente esterno, come i gruppi di cammino, le attività musicali e l’attività sportiva dedicati agli adulti ad alto funzionamento fanno parte dei requisiti per l’ammissibilità. Così come i progetti che si rivolgono al Terzo settore per favorire l’inclusione attraverso attività sociali legate a sport, tempo ricreativo, mostre e altre iniziative.

Per concludere il novero degli interventi finanziabili, il decreto prevede anche il sostegno a quei progetti sperimentali volti alla formazione e all’inclusione lavorativa e alla formazione dei nuclei familiari che assistono persone con disturbo dello spettro autistico. Infine verranno presi inconsiderazione i progetti sperimentali di residenzialità e per l’abitare supportato, finalizzati alla promozione del benessere e alla qualità della vita delle persone con disturbi dello spettro autistico.

Modalità di erogazione e ripartizione

Il decreto prevede che le Regioni e le Province autonome provvedano ad adottare procedure semplificate per l’accesso ai servizi e alle prestazioni dei diversi progetti al fine di garantire una celere fruibilità degli stessi. Le risorse spettanti a ogni Regione e Provincia autonoma sono illustrate nella tabella di accompagnamento al decreto e sono calcolate sulla base dei dati Istat relativi alla quota di popolazione residente al 1° gennaio 2022. La quota maggiore di risorse spetta alla Lombardia (16,8 milioni di euro), seguita da Lazio (9,7 milioni), Campania (9,5 milioni), Veneto (8,2 milioni), Sicilia (8,1 milioni), Emilia-Romagna (7,5 milioni) e Piemonte (7,2 milioni).

In caso di rinunce, revoche ed economie delle risorse assegnate, le Regioni e le Province autonome possono riassegnarle dandone comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità.

Rendicontazione e controllo

Entrambi gli enti territoriali, Regioni e Province autonome, dovranno redigere un piano relativo alle azioni da finanziare indicando la tipologia di interventi da attuare, il riparto delle somme per ciascuna tipologia, i soggetti interessati, le modalità attuative dei progetti, i benefici attesi, le platee di beneficiari stimati e la descrizione degli interventi già previsti dalla programmazione regionale insieme alle relative fonti finanziamento. Tutte queste informazioni dovranno essere comunicate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità.

Entro sei mesi dalla conclusione degli interventi, Regioni e Province autonome dovranno inoltre redigere una relazione di rendicontazione finale che contenga l’importo effettivamente erogato ai soggetti attuatori, il numero degli interventi realizzati, i risultati conseguiti e l’indicazione del costo finale di ogni singolo intervento con le relative voci di spesa.

La documentazione completa deve essere presentata all’indirizzo di posta elettronica certificata ufficio.disabilita@pec.governo.it entro l’8 gennaio 2023.

 

 

Maggiori informazioni sul decreto di riparto del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità.

 

 

 

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