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L’Abi contrasta la violenza economica di genere

Firmato il Protocollo d’intesa tra il Dipartimento per le pari opportunità e l’Associazione Bancaria Italiana per il contrasto alla violenza sulle donne, a partire da quella economica.

 

di Edmondo Giroud

 

La ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, e il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Antonio Patuelli, hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa tra il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Abi. Un importante passo in avanti per la prevenzione della violenza di genere, soprattutto economica, nei luoghi di lavoro e nella vita di tutti i giorni delle cittadine italiane.

L’obiettivo del Protocollo d’intesa è il contrasto della violenza contro le donne e il sostegno all’inclusione finanziaria per un superamento delle differenze legate al genere.

In che cosa consiste il Protocollo d’intesa

Si rafforza così l’impegno volto alla sensibilizzazione dei cittadini riguardo alla prevenzione e al contrasto alla violenza, anche economica, contro le donne, e per la cultura del rispetto. L’intesa è finalizzata a favorire nuove iniziative di formazione e di informazione sugli strumenti pubblici e privati già disponibili nel panorama culturale e istituzionale italiano volti a sostenere i diritti delle donne e della parità di genere con l’obiettivo di supportare la consapevolezza delle donne e degli uomini per quanto riguarda la loro importanza in termini economici, finanziari, lavorativi.

L’accordo prevede che il ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, con il supporto del Dipartimento per le pari opportunità, promuova attività di comunicazione e di sensibilizzazione volte alla prevenzione e al contrasto di tutte le forme di violenza e discriminazione nei confronti delle donne, anche in ambito domestico, in tutte le sue possibili declinazioni, sia essa psicologica, economia o fisica.

Al contempo l’Abi si impegnerà a sviluppare soluzioni per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di violenza contro le donne e a prevedere iniziative dedicate di formazione e informazione, anche in sinergia con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio e con le banche aderenti al protocollo. Compito dell’Abi sarà anche contribuire a dare diffusione e visibilità alle campagne di comunicazione e di pubblica utilità realizzate dal Dipartimento per le pari opportunità sui temi connessi agli obiettivi del Protocollo, anche con iniziative associative dedicate a questi temi.

Accordo di durata triennale

Il protocollo sottoscritto il 4 ottobre scorso avrà una durata triennale e prevede l’adesione volontaria da parte delle banche associate, che potranno definire le attività da svolgere secondo le proprie specificità.

L’intesa sottoscritta è in linea con il Piano strategico nazionale sulla violenza contro le donne 2021-2023 che costituisce lo strumento per costruire interventi trasversali, organici e coerenti in materia di politiche rivolte al contrasto della violenza sulle donne. L’accordo si inserisce inoltre nell’ambito delle attività che Abi e le banche stanno realizzando in coerenza con le attività informative e divulgative della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e il Risparmio in materia, nonché in sinergia con gli impegni promossi dall’Agenda 2030 dell’Onu.

Le azioni di sostegno già esistenti

Sono numerose le iniziative già sviluppate dal Governo in collaborazione con il sistema bancario italiano e che verranno ulteriormente rafforzate grazie a quest’accordo. Si parte dallo strumento finanziario Microcredito di libertà dedicato alle donne vittime di violenza e che è il frutto di un protocollo di intesa tra il ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, l’Abi, Federcasse, la Caritas italiana e l’Ente Nazionale Microcredito. Si tratta di una misura che intende contrastare quella particolare forma di violenza che impedisce alle donne poste in condizione di fragilità di essere pienamente indipendenti perché totalmente prive di risorse finanziarie.

Un altro strumento importante è il documento di intenti Donne in banca, varato nel 2019, con il quale Abi focalizza l’attenzione sul valore della diversità di genere come risorsa chiave per lo sviluppo, la crescita sostenibile e la creazione di elementi di positività in tutte le aziende.

Non si può inoltre dimenticare il Protocollo d’intesa in favore delle donne vittime di violenza di genere, promosso insieme da Abi, Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin Falcri Silcea Sinfub, per la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui ipotecari in favore delle donne inserite in percorsi certificati di protezione, che si trovino in difficoltà economica.

Infine, tra le azioni già attive sul territorio italiano, troviamo l’iniziativa promossa in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio per la valorizzazione di percorsi formativi e informativi sui temi del risparmio e dell’educazione finanziaria delle donne facendo leva sul potenziamento delle competenze economiche femminili.

 

 

 

 

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