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Un Green New Deal per lo sviluppo delle imprese

Green New Deal

Aperto dal 17 novembre lo sportello per progetti di ricerca per la transizione ecologica e circolare delle imprese italiane. La dotazione complessiva è di 750 milioni di euro.

 

di Giuseppe Strangolo

 

Nell’ambito degli interventi del Green New Deal italiano, aprirà il 17 novembre lo sportello per accedere alle agevolazioni finalizzate alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione orientati alla transizione ecologica delle imprese.

L’incentivo sostiene con particolari agevolazioni finanziarie i progetti delle imprese ammesse ai finanziamenti del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca e prevede la concessione di contributi per le attività di ricerca industriale, per lo sviluppo sperimentale e, per le Pmi, per la messa a terra industriale dei risultati in ricerca e sviluppo.

Chi può beneficiarne

L’intervento è realizzato nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile e si rivolge alle imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che possono presentare progetti singolarmente o in forma congiunta. Gli ambiti di intervento devono essere coerenti con le finalità del Green New Deal italiano e riguardare i processi di decarbonizzazione dell’economia, l’economia circolare, la riduzione dell’uso della plastica e la sostituzione della plastica con materiali alternativi. Tra gli obiettivi specifici c’è anche la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile e la mitigazione dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici.

I progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale devono essere finalizzati alla realizzazione di prodotti, processi o servizi nuovi o al miglioramento di quelli esistenti grazie a un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità.

I progetti devono inoltre essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale, avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi e prevedere costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro.

La dotazione finanziaria dell’incentivo

Le risorse disponibili per l’agevolazione ammontano complessivamente a 750 milioni di euro: 600 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca e 150 milioni di euro per la concessione dei contributi a fondo perduto.

I finanziamenti agevolati del fondo rotativo saranno di importo pari al 60% dei costi di progetto, accompagnati da finanziamenti bancari per il 20% e in presenza di idonea attestazione creditizia. Mentre i contributi a fondo perduto avranno una percentuale massima pari al 15% come contributo alla spesa a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, e pari al 10% come contributo per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.

Due diverse procedure d’accesso

Sono previste due distinte procedure per accedere all’incentivo. Le agevolazioni a sostegno dei progetti che prevedano spese non inferiori a euro 3 milioni di euro e non superiori ai 10 milioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa a sportello, per un massimo di tre imprese partecipanti.

Per quanto riguarda le agevolazioni a sostegno di progetti con costi ammissibili superiori ai 10 milioni e fino a euro 40 milioni di euro è prevista invece una procedura valutativa negoziale, per un numero massimo di cinque imprese beneficiarie, comprendenti il capofila e i coproponenti.

Le domande accedono alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione, ovviamente nel limite delle risorse disponibili.

La valutazione di ammissibilità terrà in particolare conto del contributo delle iniziative all’innovazione e all’avanzamento tecnologico in chiave di sostenibilità e transizione ecologica e circolare, che deve essere “concreto, celere, di notevole rilevanza e presentare elevata efficacia”. Saranno inoltre privilegiati i progetti in grado di esercitare un significativo impatto sullo sviluppo del sistema produttivo e dell’economia del Paese, sempre in ottica di transizione ecologica e circolare.

Ammissibilità e presentazione delle domande

La misura agevolativa non è destinata a imprese già ammesse a un altro finanziamento tramite Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca. Non sono inoltre ammissibili le attività di industrializzazione svolte dalle grandi imprese, anche nel caso di programmi integrati che coinvolgano piccole e medie imprese, dal momento che i progetti di industrializzazione sono possibili limitatamente alle Pmi stesse. Infine le attività di industrializzazione ammissibili esclusivamente per le Pmi devono essere volte a diversificare la produzione di uno stabilimento già esistente mediante la generazione di prodotti nuovi e aggiuntivi, oppure a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento, secondo quanto stabilito dalla normativa di riferimento (articolo 4 del Dm 01/12/2021).

Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente online a partire dal 17 novembre, anche in forma congiunta, attraverso la piattaforma internet del soggetto gestore https://fondocrescitasostenibile.mcc.it.

 

 

Per l’accesso alla piattaforma e per la presentazione delle domande cliccare qui.

 

 

 

 

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