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Dall’Europa più risorse per l’edilizia sociale

Al via il primo programma nazionale per l’edilizia sociale del Fei in Europa. Accordo con Cdp per 300 milioni di investimenti da realizzare in Italia.

 

di Roberta Morosini

 

Siglato in Lussemburgo l’8 dicembre, l’accordo tra il Fondo Europeo per gli Investimenti (Fei, parte del Gruppo Bei) e Cdp Real Asset Sgr (nata nel giugno 2022 e controllata al 70% da Cassa Depositi e Prestiti e per il 30% in quote equivalenti da Acri e Abi), che consentirà di destinare complessivamente 300 milioni di euro a interventi immobiliari che abbiano un impatto diretto in termini di rigenerazione urbana e inclusione sociale.

Si tratta del primo programma nazionale dedicato all’edilizia sociale promosso dal Fei in Europa, nella direzione del percorso costituito per ampliare l’operatività del Gruppo Cdp all’intero ciclo di vita dell’abitare sociale (le cosiddette “3 esse”, social, student e senior housing) e prevede un percorso di coinvestimento tra il Fei stesso e il Fondo nazionale dell’abitare sociale (Fnas).

Il ruolo del Fnas

Il Fnas, istituito da Cdp Real Asset Sgr in data 5 dicembre 2016 e della durata di 35 anni, è un fondo d’investimento alternativo, dedicato a investimenti immobiliari su tutto il territorio nazionale a supporto dell’abitare e dei servizi di comunità nei seguenti settori: iniziative di “abitare sostenibile” tese a garantire la continuità abitativa lungo il ciclo di vita degli individui anche in forma temporanea; interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana; spazi a supporto di ricerca, trasferimento tecnologico, innovazione, istruzione e diffusione culturale a supporto dello sviluppo e del benessere della qualità del vivere e della coesione sociale.

Il Fei svolgerà un duplice ruolo nei confronti del Fnas: quello di consulente per l’identificazione e valutazione delle opportunità di investimento e, in un secondo tempo, quello di coinvestitore nei fondi individuati, per un impegno complessivo in favore dell’abitare sociale italiano fino a 300 milioni di euro, diviso equamente tra Fei e Fnas.

Gli obiettivi del Fondo

Tra i principali obiettivi della prima fase di investimenti del Fnas, c’è il sostegno alla realizzazione di circa 10mila nuovi posti letto per studenti, in particolare per rispondere alle esigenze dei “fuori sede” nelle principali città universitarie, oltre all’avvio di soluzioni abitative con forte attenzione ai principi Esg (Environmental, social, governance) rivolte agli anziani autosufficienti, proseguendo l’esperienza del Fia, che ha attivato fino a ora 3 miliardi di investimenti per realizzare circa 19mila abitazioni sociali e 7mila posti letto per studenti fuori sede in tutta Italia.

«Un modello virtuoso di collaborazione tra soggetti pubblici e privati, come le fondazioni bancarie, capace di offrire soluzioni abitative a tariffe convenzionate», ha spiegato Giancarlo Scotti, direttore immobiliare di Cdp e amministratore delegato di Cdp Immobiliare Sgr, che si intende proseguire proprio con il Fnas, identificato come «uno degli strumenti di intervento del Gruppo nell’ambito delle Infrastrutture Sociali, che rappresentano uno dei dieci campi di azione individuati dal Piano Strategico 2022-2024».

 

 

 

 

 

 

 

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