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Most, il bando del Pnrr per la mobilità sostenibile

C’è tempo fino al 31 gennaio per partecipare al nuovo bando Pnrr per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito della mobilità sostenibile.

 

di Franco Genovese

 

Il ministero dell’Università e della Ricerca, nell’ambito dei finanziamenti del Pnrr per la missione 4 “Istruzione e ricerca”, ha recentemente programmato uno stanziamento di 1,6 miliardi di euro per la creazione di cinque grandi centri di ricerca su tutto il territorio nazionale. Si tratta di nuove forme di aggregazione tra università statali ed enti pubblici di ricerca vigilati dal Mur che possono prevedere anche il coinvolgimento di altri soggetti pubblici o privati. Le aree di ricerca di questi centri nazionali riguardano il calcolo e l’analisi dei dati ad alte prestazioni, le tecnologie dell’agricoltura, lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna, la biodiversità e la mobilità sostenibile.

Per quest’ultimo ambito di interventi è stato creato il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most), una struttura che ha il compito di svolgere ricerca e promuovere l’innovazione di livello nazionale e internazionale a partire dall’insieme di modelli e tecnologie che possono contribuire allo sviluppo di infrastrutture di trasporto per persone e merci, alla mobilità sostenibile e alla decarbonizzazione. I soggetti che compongo il Most sono complessivamente 49: 24 università, 1 ente pubblico di ricerca, 4 enti privati e 20 imprese internazionali selezionate sulla base di competenze e distribuite su tutto il territorio italiano. La durata del programma è di 36 mesi a decorrere dal 1° settembre 2022 e prorogabile non oltre febbraio 2026.

Lo specifico spoke dell’Alma Mater di Bologna

Lo spoke 11, denominato “Innovative Materials and lightweighting”, riguarda questo particolare bando che coinvolge l’Università di Bologna con l’obiettivo di identificare i materiali innovativi maggiormente in grado di condurre all’alleggerimento dei veicoli, e alternativi a quelli tradizionali, con un focus particolare su sostenibilità, riciclabilità e riutilizzo. L’adeguato impiego del materiale più idoneo, sia esso metallico, polimerico o composito, unita all’ottimizzazione del processo produttivo, consentiranno così di aumentare le prestazioni dei componenti a vantaggio della sicurezza e dell’affidabilità. Il bando, che ha una dotazione finanziaria di 2.285.714 di euro a valere sui fondi Pnrr, cerca quindi di far emergere dal mondo della ricerca sperimentale i processi e i componenti più innovativi in grado di agevolare la transizione tecnologica, digitale ed energetica del settore trasporti.

A chi si rivolge il bando Most

Possono presentare domanda le micro, le piccole, le medie e le grandi imprese impegnate in progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che possono essere proposti sia in forma singola che in collaborazione nella misura massima di 4 componenti. In caso di progetto in collaborazione il raggruppamento deve avere un capofila incaricato di rappresentare il raggruppamento durante tutte le fasi del procedimento di presentazione e valutazione delle attività progettuali. L’accordo di partenariato dovrà essere stipulato preliminarmente alla data di presentazione della proposta e dovrà essere trasmesso in allegato alla domanda di finanziamento. Sono invece esclusi dalla partecipazione al bando i soggetti che rivestono il ruolo di spoke o affiliati al Most, gli spinoff e le startup “accreditate” e le imprese partecipate da uno qualunque degli enti pubblici o privati che partecipano in qualità di spoke o di affiliato al progetto Cnms, ivi compresi i consorzi.

I cinque topic dello spoke

I progetti possono riguardare una delle cinque tipologie di intervento previste, ossia la progettazione sostenibile e di alleggerimento, le leghe leggere, le leghe ferrose, i polimeri e i compositi a matrice polimerica. La dotazione finanziaria per ciascuno di questi ambiti di ricerca è di 457mila euro, che verranno stanziati in misura compresa tra i 100mila e i 300mila euro per la modalità di intervento singola e tra i 200mila e i 500mila euro per quella collaborativa. La durata di realizzazione del progetto non potrà essere superiore ai 12 mesi dalla data di concessione del finanziamento, mentre l’agevolazione sarà sotto forma di contributo a fondo perduto e verrà calcolata sulla base della dimensione dell’impresa secondo le tre tipologie indicate dal bando, ossia la micro e piccola impresa, la media impresa e la grande impresa.

Le spese ammissibili

Per i singoli soggetti beneficiari sono ammissibili a finanziamento le spese relative al personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo previste nel progetto, i costi per materiali e licenze necessari all’attuazione del progetto, i costi per servizi di consulenza specialistica, purché essenziali per l’attuazione del progetto, e le spese generali supplementari di gestione, derivanti direttamente dalla realizzazione del progetto, da calcolarsi con modalità semplificata a tasso forfettario nella misura del 15% dei costi del personale. Sono ammissibili anche i costi legati ad attività di auditing svolte da personale indipendente e specializzato, iscritto nel registro dei revisori legali, che certifichi le spese sostenute e i rendiconti.

I criteri di valutazione

L’istruttoria delle domande terrà in massima considerazione alcuni principi che determineranno il punteggio complessivo del progetto e la sua posizione in graduatoria. I criteri di valutazione riguardano la coerenza della proposta con gli obiettivi del bando, la validità tecnico scientifica e il livello di innovatività dei contenuti e delle metodologie, l’adeguatezza del piano di lavoro, la congruità e la pertinenza dei costi, l’esperienza dei proponenti, le ricadute sul territorio e gli impatti attesi.

Le proposte che superano la valutazione di merito possono inoltre essere oggetto di un punteggio premiale assegnato secondo criteri aggiuntivi quali la partecipazione di Mpmi costituite da meno di cinque anni e di startup e spinoff, la partecipazione di donne nel team di ricerca in numero superiore o pari al 50% e la partecipazione di giovani sotto i 36 anni nel team di ricerca in numero superiore o pari al 50%.

Scadenza e modalità di presentazione delle domande

Le domande di partecipazione possono essere presentate unicamente tramite Pec all’indirizzo scriviunibo@pec.unibo.it entro le ore 12:00 del 31 gennaio. Il bando, gli allegati e la modulistica sono reperibili sul portale Bandi dell’ateneo all’indirizzo https://bandi.unibo.it/altri-bandi/bandi-a-cascata-pnrr e sul sito dell’hub del Most https://www.centronazionalemost.it. Per ulteriori informazioni e chiarimenti sui contenuti del bando e sulle modalità di presentazione delle domande è possibile scrivere a scriviunibo@pec.unibo.it indicando chiaramente nell’oggetto il bando a cascata di riferimento.

 

 

 

 

 

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