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Riparte la digitalizzazione del patrimonio culturale

Digitalizzazione archivi

C’è tempo fino al 7 novembre per partecipare alla gara per la digitalizzazione degli archivi catastali e dei quotidiani postunitari italiani. La dotazione complessiva è di 27,9 milioni di euro.

 

di Giorgio Pietanza

 

Giunta al secondo round, la procedura di gara per la digitalizzazione degli archivi catastali e dei quotidiani postunitari è stata recentemente pubblicata da Invitalia in qualità di Centrale di Committenza unica per i progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale previsti dal Pnrr. L’iniziativa intende creare accordi quadro multilaterali con più fornitori affidando agli appaltatori selezionati i servizi per arricchire e organizzare il patrimonio culturale digitale nazionale.

Il progetto, che fa parte degli interventi del Pnrr (missione 1, componente 3, investimento 1.1.5) avrà un valore complessivo di 27,9 milioni di euro e costituisce una delle azioni più significative mai condotte a livello nazionale ed europeo per mettere a disposizione di tutti il patrimonio bibliotecario e archivistico grazie a riproduzioni digitali di alta qualità. L’obiettivo è riattivare un processo di condivisione e confronto tra le diverse istituzioni locali e gli attori culturali, siano essi educativi, storici o professionali.

I due principali filoni di investimento

La procedura di gara è articolata in sette aree geografiche che interessano molte Regioni da Nord a Sud con l’aggiudicazione di altrettanti accordi con più operatori economici. Nell’ambito di ogni lotto geografico verranno attribuiti specifici cluster di progetti di digitalizzazione e a ciascun aggiudicatario verrà assegnato uno o più cluster nell’ambito del quale eseguire i servizi.

Questa procedura presenta due grandi filoni di investimento. Il primo interessa il settore archivistico e riguarderà la digitalizzazione degli archivi catastali degli Archivi di Stato di 19 capoluoghi di Regione di tutta Italia. Sarà così resa disponibile per la consultazione online una risorsa essenziale per conoscere la storia del territorio e delle comunità che in esso vivono valorizzando il ruolo degli Archivi e della documentazione in essi conservata.

Il secondo filone è rivolto alle biblioteche e prevede la digitalizzazione di un’importante mole di quotidiani postunitari pubblicati in diverse città italiane fra il 1861 e il 1955, e oggi conservati nelle Biblioteche nazionali centrali di Firenze e Roma e nelle Biblioteche nazionali di Milano e di Napoli.

Nuovi documenti a disposizione di storici e scuole

L’intero progetto produrrà 21 milioni di nuove digitalizzazioni di documenti d’archivio, oltre 12 milioni pagine di quotidiani acquisite e un considerevole incremento delle collezioni digitali nazionali. L’operazione di digitalizzazione della categoria “carta” produrrà così circa 33 milioni di nuove risorse digitali complessive, ciascuna corredata dai propri metadati descrittivi che ne consentiranno la reperibilità all’interno della Digital library nazionale, che rappresenta un obiettivo di sviluppo di lungo periodo nell’ambito del Pnrr.

L’iniziativa “Digitalizzazione del patrimonio culturale” si inserisce infatti nell’ambito del supporto tecnico operativo reso disponibile dal ministero dell’Economia e delle finanze e dal ministero della Cultura all’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale. Si tratta di interventi che contribuiranno al raggiungimento del target europeo di programma, vale a dire 65 milioni di risorse digitali pubblicate e accessibili per mezzo della Digital Library entro la fine del 2025.

Valorizzazione del patrimonio storico-documentale

Si tratta di uno sforzo importante per valorizzare al massimo il grande patrimonio storico e culturale del nostro Paese. Grazie a questa iniziativa tutti i materiali archivistici e le pagine di giornale saranno digitalizzati con tecnologie aggiornate e con livelli di output digitali conformi agli standard internazionali, per garantire immagini ad alta risoluzione e metadati di qualità.

Nella fase successiva di restituzione al pubblico e agli studiosi è stata prevista, per il materiale a stampa, la possibilità di indicizzare, classificare ed effettuare ricerche direttamente all’interno del testo grazie all’utilizzo di tecnologie di riconoscimento ottico dei caratteri (Ocr), intelligenza artificiale e Natural language processing (Npr), aumentando così in modo massiccio l’efficacia nel reperimento delle informazioni e delle attività di ricerca da parte delle diverse tipologie di utenti.

La procedura di gara

La gara prevede l’assegnazione delle attività di digitalizzazione a più operatori economici in modo tale da riuscire a rispettare le tempistiche e gli obiettivi fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Proprio per questo viene utilizzato lo strumento dell’Accordo quadro multilaterale che costituisce un supporto al miglioramento della governance dell’intervento consentendo alla Pubblica amministrazione di accelerare i tempi e favorire la più ampia partecipazione di operatori qualificati. L’istituto dell’Accordo quadro multilaterale permette inoltre alla platea degli operatori di organizzare meglio l’offerta a fronte di una domanda importante sia dal punto di vista quantitativo sia dal punto di vista dell’impegno tecnologico.

Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato per il 7 novembre 2022.

Tutti i dettagli sono disponibili sulla piattaforma di Invitalia https://ingate.invitalia.it/web/login.shtml

 

 

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