Skip to content Skip to footer

È in chiusura lo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Ci sono ancora poche settimane per presentare richiesta di contributo a fondo perduto e adeguare l’azienda alle politiche Ue contro i cambiamenti climatici. La scadenza è il 12 dicembre.

 

di Edmondo Giroud

 

Nato per favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche Ue sulla lotta ai cambiamenti climatici, il Fondo per il sostegno alla transizione industriale è un istituto recente la cui operatività è disciplinata dal decreto ministeriale 21 ottobre 2022 del ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze e con quello della Transizione ecologica.

Il Fondo sostiene i programmi di investimento e gli interventi volti a generare una maggiore efficienza energetica attraverso una dotazione iniziale di 300 milioni di euro, risorse stanziate con Legge di Bilancio per le attività finanziare 2022-2023, che andranno a soddisfare le aziende più meritevoli attraverso una procedura valutativa a graduatoria. Le domande possono essere presentate fino al 12 dicembre.

A chi si rivolge e che cosa finanzia

Le agevolazioni sono concesse a imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale che sono iscritte nel registro delle imprese e che operano in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero. Il 50% delle risorse annualmente destinate al Fondo è riservato alle imprese energivore, ovvero quelle inserite nell’elenco tenuto da Csea, la Cassa per i servizi energetici e ambientali, relativo alle imprese a forte consumo di energia.

I programmi di investimento agevolato devono perseguire una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dal Gber, il regolamento generale di esenzione per categoria, oppure un cambiamento significativo del processo produttivo. Gli investimenti possono inoltre prevedere un uso efficiente delle risorse attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime o l’uso di materie prime riciclate. I programmi di investimento devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo, prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro ed essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo, con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi.

Le spese ammissibili e agevolazioni concedibili

I programmi devono mirare esclusivamente a obiettivi di miglioramento dei processi esistenti in termini di tutela ambientale. Gli interventi non devono in ogni caso determinare un aumento della capacità produttiva complessiva del beneficiario. Sono ammesse alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento e che riguardino il suolo aziendale e le relative sistemazioni, le opere murarie e assimilate, gli impianti e le attrezzature di nuova fabbricazione, i programmi informatici, i brevetti, le licenze, il know-how e le conoscenze tecniche non brevettate. La misura ammette inoltre le spese per la formazione del personale e i costi dei servizi di consulenza a essa legate. Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto seguendo le regole delle condizioni di aiuto previste dal Regolamento Gber.

Le imprese possono presentare una sola domanda di agevolazione per singola unità produttiva, eventualmente integrando nel programma più obiettivi ammessi dal Fondo. È data facoltà all’impresa di presentare più domande di agevolazione a condizione che riguardino differenti unità produttive.

L’istruttoria

Si prevede una procedura valutativa a graduatoria volta a determinare l’ordine di ammissione alle fasi istruttorie sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento. Il punteggio attribuibile a ciascun programma di investimento è determinabile sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti attraverso l’utilizzo di indicatori specifici in relazione a ciascuno dei diversi ambiti ambientali. In caso di parità di punteggio, sarà data preferenza alla domanda di agevolazione il cui contributo agevolativo risulti più contenuto. La graduatoria finale sarà resa disponibile nella sezione dedicata sul sito internet del soggetto gestore Invitalia, pubblicata entro 30 giorni dal termine finale per la presentazione delle domande di agevolazione.

Modalità e termini per la presentazione delle domande

Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente online attraverso la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Fondo per il sostegno alla transizione industriale” del sito web di Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, fino alle ore 12:00 del 12 dicembre. Le domande sono avviate alla fase di valutazione istruttoria secondo l’ordine conseguito in graduatoria.

Per maggiori informazioni riguardo alla compilazione della domanda e ai criteri di valutazione per la composizione della graduatoria, è disponibile un punto di contatto Invitalia alla pagina https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/sosteniamo-grandi-investimenti/fondo-transizione-industriale/per-saperne-di-piu/.

 

 

 

 

SCOPRI ALTRI ARTICOLI IN EVIDENZA

Nuovi orizzonti

raccolta fondi
Progetti di fundraising in cerca d’autore
La crisi pandemica ha sicuramente acuito molti dei problemi di cui le organizzazioni del Terzo settore si occupano, costringendole a…
Borgonzoni
L’innovazione che piace al ministero della Cultura
Si è concluso con successo il primo bando Pnrr da 115 milioni di euro dedicato all’innovazione e alla transizione digitale…
Piazza Scammacca
Con il food rinasce a Catania uno spazio che aggrega
Piazza Scammacca è il nome del progetto avviato da alcuni giovani catanesi che propone sei ristoranti in un unico spazio,…

“La nostra mission consiste nel dotare i lettori di un magazine in grado di decifrare il vasto mondo della gestione d’impresa grazie a contenuti d’eccezione e alla collaborazione con enti pubblici e privati.”

“La nostra mission consiste nel dotare i lettori di un magazine in grado di decifrare il vasto mondo della gestione d’impresa grazie a contenuti d’eccezione e alla collaborazione con enti pubblici e privati.”

Resta aggiornato. Iscriviti alla Newsletter Acta.

Versione digitale della testata cartacea Acta Non Verba, registrata presso il Tribunale di Napoli n. 2815/2020 del 23/6/2020.
Direttore responsabile: Mariano Iadanza – Direttore editoriale: Errico Formichella – Sede legale: Viale Antonio Gramsci 13 – 80100 Napoli

ActaNonVerba ©2024 – Tutti i diritti riservati – Developed by Indigo Industries

ActaNonVerba ©2024
Tutti i diritti riservati
Developed by Indigo Industries

Sign Up to Our Newsletter

Be the first to know the latest updates

Whoops, you're not connected to Mailchimp. You need to enter a valid Mailchimp API key.

Iscriviti per ricevere maggiori informazioni

Completa il captcha

Risolvi questo smplice problema: