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Rigenerazione urbana con bici e doposcuola

Il progetto Abc del Quartiere intende proporre un servizio di doposcuola in un quartiere milanese, sfruttando come unico mezzo sostenibile una cargo bike. Un’idea che si finanzia grazie al crowdfunding e al contributo di Fondazione di Comunità Milano.

 

di Andrea Ballocchi

 

La rigenerazione urbana e la voglia di fare comunità trovano nuovi modi e opportunità per farsi strada. Nel caso di Abc del Quartiere, “farsi strada” non è un modo di dire, ma un concetto cardine del progetto: realizzare un’attività di doposcuola street-style in zona San Siro di Milano per aiutare bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni nello studio e, al tempo stesso, favorire la coesione sociale nel quartiere. Educatori ed educatrici si muoveranno a bordo di una cargo bike per incontrarli e creare le condizioni didattiche mettendo al centro il cortile, valorizzando questa dimensione come spazio di socializzazione: «è un luogo che quotidianamente genera un forte senso di appartenenza e una comunità di vicinato molto coesa», spiegano le ideatrici del progetto. Abc del Quartiere è un team tutto al femminile composto da educatrici professionali, docenti universitarie, esperte di comunicazione. L’obiettivo comune è proprio trasformare gli spazi urbani di vita quotidiana in luoghi di aggregazione e di studio destinato a bambine e bambini.

Un progetto che fa leva sul crowdfunding

Abc del Quartiere è uno dei quattro team selezionati nell’ambito del programma Bicocca Università del Crowdfunding. Chiunque potrà sostenere i progetti effettuando una donazione attraverso Produzioni dal Basso, la prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.

Il progetto sarà possibile, ma solo grazie alla partecipazione “dal basso”: per essere avviato, Abc del Quartiere deve raccogliere 10mila euro, che serviranno per l’acquisto e l’allestimento della bici cargo. Al raggiungimento della metà del target “scatterà” il sostegno, per la restante parte, della Fondazione di Comunità Milano onlus che sostiene interventi di utilità sociale per rispondere ai bisogni di oltre due milioni di cittadine e cittadini di Milano e di 56 Comuni delle aree Sud Ovest, Sud Est, Adda Martesana. Nello specifico, al raggiungimento del 50% dell’obiettivo di raccolta (quindi 5mila euro), Fondazione di Comunità Milano contribuirà cofinanziando il progetto con un ulteriore 50%. Il primo passo sarà l’acquisto della bici cargo e dei materiali didattici come libri, giocattoli e cancelleria per rendere l’esperienza del doposcuola la più educativa e divertente possibile. La retribuzione di tutti i professionisti dell’educazione che monteranno a bordo del nostro veicolo di cultura sarà garantita unicamente grazie alle donazioni.

Il quartiere (e il cortile) al centro

Perché far partire questo servizio di doposcuola street-style non convenzionale? Per trasformare gli spazi urbani di vita quotidiana in luoghi di aggregazione e di studio destinato a bambine e bambini del quartiere San Siro, restituendo valore a una delle risorse più preziose della zona, ovvero il cortile. In particolare con questo progetto si è voluto partire da uno dei cuori pulsanti del quartiere: Piazzale Selinunte, che rappresenta un particolare spaccato di realtà, connotato da una forte eterogeneità sociale e territoriale. Da qui parte l’intento di Abc del Quartiere, la cui team leader è Rebecca Coacci e conta su: Melissa Miedico, professore associato di Diritto penale commerciale presso la Facoltà di Economia dell’Università commerciale Luigi Bocconi e coordinatrice della Clinica Legale in Bocconi, iniziativa pro bono con uno sportello attivo nel quartiere San Siro; Luisa Zecca, docente in Scienze Umane dell’Università Bocconi; Alice Dragan, dottoressa in scienze pedagogiche; Carlotta Bagnasco, laureanda in scienze pedagogiche su una tesi riguardante un progetto similare da sviluppare a Roma; e Aurora Ciminnisi, esperta di comunicazione.

Con la team leader Rebecca Coacci vogliamo comprendere meglio caratteristiche e prospettive di un progetto che, stando ai primi riscontri avuti sul campo durante la preparazione della tesi di laurea, ha suscitato grande interesse.

 

Come nasce Abc del Quartiere?

«Il progetto si è sviluppato a partire da due tesi di laurea in scienze pedagogiche, la cui relatrice per entrambe è stata Luisa Zecca, frutto di una convenzione tra Bocconi e Politecnico di Milano, che hanno messo a fuoco il quartiere dal punto di vista pedagogico ed educativo. La mia si è concentrata sugli adolescenti, quella di Alice Dragan ha analizzato i bisogni emergenti dei bambini all’interno di un cortile. È emerso che, proprio attraverso il punto di vista dei più piccoli, il cortile è una grande risorsa e da subito c’è stata una risposta entusiastica alla nostra presenza. Da qui si è sviluppata l’idea e la necessità di una proposta di doposcuola, non però “calata dall’alto”, ma come risposta “dal basso”, ovvero dagli stessi abitanti del quartiere, che ha dei punti di forza e non solo delle criticità. Il nostro intento è anche quello di mettere in luce i suoi pregi e potenzialità».

 

E perché siete ricorsi alla formula del crowdfunding?

«La formula del crowdfunding permette, al raggiungimento degli obiettivi, di avviare il progetto e condurlo per almeno un anno. Ci auguriamo di raggiungere l’obiettivo e di arrivare anche in “over crowd”, superando così il traguardo fissato dei 10mila euro, in modo da rendere più solida la progettualità di ABC del Quartiere. Intanto attendiamo la risposta dalla campagna di crowdfunding, che durerà fino al 27 giugno. Una volta conclusa e, speriamo, raggiunto l’obiettivo, formalizzati tempi e procedure, potremo sbloccare i fondi e far partire il progetto. L’idea è di sfruttare il periodo estivo, che vede una ricca partecipazione di bambini nei cortili».

 

Quale sarà la giornata tipo?

«Noi la immaginiamo con la presenza di una pedagogista e due educatori esperti che, a bordo della cargo bike, raggiungeranno il cortile di piazzale Selinunte. I materiali a bordo saranno didattici e ludici, ma ci piace pensare che oltre agli oggetti possano arrivare anche persone con competenze specifiche da “donare” al quartiere. È una proposta aperta, flessibile, condivisa, frutto dell’ascolto dei partecipanti. Il lavoro del nostro team, a campagna avviata, sarà dedicato alla comunicazione in particolare e a “tessere reti” all’interno del quartiere e della zona con momenti di formazione specifica agli educatori e ad altri momenti di incontro coi residenti. Abc del Quartiere è stato pensato anche come servizio di prossimità, come una realtà che sappia guardare ai diversi bisogni delle persone».

 

Quali sono i punti di forza che rendono Abc del Quartiere un progetto replicabile con successo in altri contesti urbani?

«Credo proprio sia la prossimità, il poter arrivare alle persone, unita alla possibilità di creare servizi di strada anche per bambini, presenti in altri cortili, ancora oggi elementi vitali e pulsanti della città. C’è molto da fare per, e con, i più piccoli».

 

 

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