Chiude il 29 settembre il bando destinato alle imprese per rigenerare i 294 borghi storici assegnatari di risorse per progetti locali. Contributi a fondo perduto fino al 90% della spesa.
di Roberto Antiseri
Fino al 29 settembre le micro, piccole e medie imprese che operano nei 294 Comuni italiani precedentemente selezionati dal ministero della Cultura potranno accedere agli incentivi promossi dal bando Pnrr Imprese Borghi volti a favorire il tessuto economico, sociale e culturale di rispettivi borghi storici.
La dotazione finanziaria è di circa 200 milioni di euro previsti dal Pnrr e prevede la rigenerazione dei piccoli Comuni assegnatari di risorse per i progetti locali attraverso la creazione e l’offerta di servizi innovativi e attrattivi, sia per la popolazione locale sia per i turisti, nonché attenti la sostenibilità ambientale grazie a iniziative e progetti volti alla riduzione delle emissioni inquinanti, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare dei piccoli borghi storici.
Obiettivi del bando
L’intento del ministero della Cultura è quello di restituire vitalità a luoghi e patrimoni destinati alla scomparsa e alla perdita definitiva. La rigenerazione in questi antichi borghi dovrà quindi creare le condizioni in grado di renderli più attrattivi per le nuove generazioni attraverso la creazione di occupazione duratura e di qualità. L’incentivo promuove quindi l’avvio o il consolidamento di iniziative imprenditoriali nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.
Sono finanziabili progetti per un valore massimo fino a 150mila euro, considerando sia le spese di investimento che il capitale circolante, da realizzare in 18 mesi e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2025.
A chi si rivolge
I soggetti destinatari dell’agevolazione sono le micro, piccole e medie imprese considerate in forma singola o aggregata, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, comprese le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli enti del Terzo settore. Sono ammesse anche le persone fisiche che intendono realizzare un’attività da localizzare nei borghi individuati dal bando e le imprese agricole per le attività non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli.
Le iniziative imprenditoriali, in sinergia con i progetti locali di rigenerazione culturale e sociale, dovranno essere finalizzate al rilancio economico e occupazionale dei borghi e al contrasto dello spopolamento attraverso interventi che promuovono nuova residenzialità e incoraggiano la creazione di servizi diversificati per la popolazione, oggi carenti o assenti, fornendo risposte a specifici fabbisogni territoriali e favorendo la ricostruzione del tessuto economico locale in modo tale che l’iniziativa imprenditoriale proposta possa mettere radici solide e continuare nel tempo.
Le spese ammissibili
Sono ammesse al sostengo le spese relative all’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi. Sono ammissibili anche le spese per beni immateriali a utilità pluriennale, come ad esempio i programmi informatici, i brevetti, le licenze e i marchi, nonché le certificazioni correlate all’iniziativa da realizzare. Sono ammesse anche le spese per opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile, e anche le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze, canoni di locazione, prestazioni di servizi e costo del lavoro dipendente fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile.
Ammontare delle agevolazioni
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 90% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo pari a 75mila euro. Tale percentuale è elevabile al 100% nel caso di nuove imprese da costituirsi entro 60 giorni dal provvedimento di concessione del contributo e nel caso di imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili o femminili. I soggetti titolari dell’agevolazione devono garantire la copertura finanziaria residua attraverso risorse proprie, per un importo pari alla quota della spesa ammissibile non coperta dal contributo.
L’erogazione del contributo avviene su richiesta a titolo di anticipazione nella misura massima del 10% del totale del finanziamento concesso entro 30 giorni dalla richiesta da parte del soggetto realizzatore.
La modulistica per la presentazione delle domande è disponibile sul sito internet di Invitalia, mentre le domande potranno essere presentate online attraverso l’area riservata fino alle ore 18:00 del 29 settembre.