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Parità di genere: il rapporto slitta al 15 luglio

Rapporto biennale Inps

C’è tempo fino al 15 luglio per presentare il rapporto biennale sull’inclusione lavorativa beneficiando dell’esonero contributivo per le imprese in possesso della Certificazione della parità di genere.

di Edmondo Giroud

 

È stata prorogata al 15 luglio la scadenza per presentare il rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile. Inizialmente prevista per il canonico 30 aprile, la nuova data definisce il termine ultimo entro il quale è possibile fare istanza per godere dell’esonero contributivo previsto per le aziende che hanno conseguito la Certificazione della parità di genere entro l’anno 2023. Solo le organizzazioni che si sono avvalse di enti e organismi specificamente accreditati entro la data del 31 dicembre scorso possono infatti richiedere i contributi previdenziali dovuti, nel limite massimo di 50mila euro annui, così come stabilito dall’articolo 5 della legge 5 novembre 2021, n. 162. La normativa è stata pensata per ridurre il divario di genere ed eliminare la disparità salariale tra uomo e donna a parità di mansioni in aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti.

L’importanza del rapporto biennale

Le aziende sono tenute a redigere un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile con cadenza biennale, così come previsto dal Codice delle Pari opportunità. Il documento può essere presentato su base volontaria anche da aziende di minori dimensioni e rappresenta la prima base di informazioni utilizzate dai certificatori per il rilascio della Certificazione della parità di genere. Il Rapporto biennale costituisce inoltre uno strumento fondamentale per beneficiare di misure premiali nel caso di partecipazione a gare d’appalto. Nel rapporto vengono indicati i dati sul genere, le categorie professionali, i livelli di inquadramento e le tipologie contrattuali dei propri dipendenti, oltre a numerosi altri dati, tra cui il numero di lavoratori assunti nel corso dell’anno di riferimento, quelli coinvolti in attività di formazione professionale e quelli sottoposti a procedure di prepensionamento, pensionamento o licenziamento. Non possono ovviamente richiedere l’agevolazione le aziende che si sono certificate nei primi mesi del 2024.

L’obbligo di comunicare il rapporto e l’introduzione del nuovo modello telematico

Come detto, le aziende con più di 50 dipendenti sono tenute a inviare un rapporto biennale sul personale maschile e femminile. In caso d’inadempimento nei termini prescritti può incorrere in sanzioni essere disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi goduti dall’impresa. 

Dal 4 giugno è disponibile per la compilazione, sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Servizi Lavoro, il nuovo modello telematico per la presentazione del Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che occupano più di 50 dipendenti. Da quest’anno inoltre viene resa disponibile la funzionalità di upload con file in formato “.xls” dei dati richiesti dal modello.

Copia del precedente rapporto per le procedure pubbliche

Le aziende che intendono partecipare a procedure pubbliche per le quali sia richiesta la presentazione del Rapporto biennale potranno in ogni caso presentare una copia di quello già prodotto nel precedente biennio (2020/2021), integrando successivamente la documentazione con il Rapporto del biennio 2022/2023 entro la scadenza del 15 luglio. Rimangono ovviamente invariate le modalità generali di compilazione definite nel decreto del 29 marzo 2022 prodotto dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità.

 

 

 

 

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