L’avviso pubblico Giovani in Biblioteca intende ampliare l’offerta di spazi di aggregazione per ragazzi tra i 14 e i 35 anni all’interno delle biblioteche pubbliche. Il bando è aperto fino al 31 ottobre.
di Giuseppe Strangolo
Finanziare progetti tesi ad ampliare l’offerta di spazi di aggregazione per ragazzi tra i 14 e i 35 anni all’interno delle biblioteche pubbliche. È questo l’obiettivo del bando messo a punto dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale nell’Anno europeo dei Giovani.
L’avviso Giovani in Biblioteca prevede il finanziamento di proposte progettuali per la realizzazione di luoghi polivalenti e con orari di apertura estesi nei quali i giovani possano condividere idee, percorsi e occasioni formative, culturali, ricreative, di incontro e confronto.
Destinatari dei finanziamenti sono gli enti locali, le università pubbliche e gli altri enti pubblici titolari di biblioteche che devono operare in partenariato con altri soggetti pubblici o del privato sociale senza fini di lucro quali associazioni, fondazioni o altre organizzazioni giovanili.
Gli obiettivi del bando
Quest’intervento di innovazione sociale si inserisce nell’attuale scenario caratterizzato dallo stato di emergenza che il Paese causato della pandemia riducendo le occasioni di socialità e gli spazi di condivisione. I dati dimostrano come l’emergenza sanitaria abbia acuito le disuguaglianze sociali penalizzando le fasce a rischio di emarginazione della popolazione che sono maggiormente esposte a fenomeni di isolamento, con un impatto senza precedenti sulla salute, sull’istruzione, sull’occupazione e sull’inclusione sociale.
Le biblioteche costituiscono in questo senso un prezioso bene comune a disposizione della comunità che è in grado di fungere da moltiplicatore del valore pubblico rendendo i giovani protagonisti. L’intervento è finalizzato quindi a rendere sempre più attrattive ed inclusive le biblioteche nei confronti delle nuove generazioni.
I soggetti interessati
Gli enti locali, le università pubbliche e gli altri enti pubblici titolari di biblioteche possono presentare progetti che abbiano come beneficiari finali i giovani di età compresa tra i 14 e i 35 anni. Il target di riferimento deve essere precisamente definito nella proposta progettuale e completato con l’indicazione del numero di giovani su cui si intende agire direttamente. Nello specifico, i progetti dovranno prevedere la creazione, all’interno di biblioteche pubbliche funzionanti e dislocate su tutto il territorio nazionale e, in particolare, nelle località periferiche e in quelle caratterizzate da situazioni di evidente disagio economico-sociale, di idonei spazi di aggregazione giovanile. Questi spazi ad accesso libero e gratuito, oltre a favorire la partecipazione ad attività culturali e ricreative, devono offrire percorsi di crescita culturale promuovendo una migliore qualità della vita e valori quali l’inclusione e la partecipazione.
Le proposte progettuali possono affiancarsi o innestarsi in progettualità già in corso e realizzate attraverso differenti fonti di finanziamento, arricchendole con ulteriori e diverse attività.
Le logiche di partenariato
Il soggetto capofila del partenariato è l’ente pubblico titolare della biblioteca, responsabile nei confronti del Dipartimento della realizzazione dell’intero progetto. È questo ente capofila, in qualità di proponente, l’unico interlocutore del Dipartimento per quanto riguarda la procedura di valutazione della proposta progettuale, le attività finalizzate alla realizzazione del progetto e la rendicontazione della spesa.
Al momento della presentazione della proposta progettuale l’ente capofila deve indicare la composizione del partenariato assicurandosi che i relativi accordi siano già in essere e che la compagine del partenariato venga mantenuta per tutta la fase realizzativa del progetto. Il soggetto proponente sottoscrive a questo scopo una convenzione con il Dipartimento finalizzata a regolare i rapporti tra le singole parti.
Dotazione finanziaria e presentazione della domanda
L’ammontare dei fondi complessivi è pari a 12 milioni di euro. La richiesta di cofinanziamento per la realizzazione della proposta progettuale presentata non può essere superiore a 150mila euro e inferiore a 100mila euro. Il cofinanziamento massimo concedibile dal Dipartimento non può essere quindi superiore all’80% dell’importo complessivo della proposta.
È possibile presentare le proposte progettuali esclusivamente in modalità elettronica mediante la piattaforma informatica, unitamente alle relative istruzioni operative richieste dall’avviso. Il bando è aperto fino alle ore 12.00 del giorno 31 ottobre 2022. Sono finanziabili, secondo l’ordine cronologico di arrivo e fino ad esaurimento dei fondi disponibili, le proposte progettuali che ottengono un punteggio non inferiore a 70/100 sulla base dell’attribuzione valoriale contenuta nel bando.
Nel caso in cui la proposta progettuale sia ritenuta ammissibile e finanziabile, viene sottoscritta un’apposita convenzione tra il soggetto proponente e il Dipartimento per regolare i rapporti tra le parti. In sede di stipula della convenzione il Dipartimento può richiedere al soggetto proponente di apportare variazioni al progetto o di rimodulare l’importo del finanziamento richiesto, anche sulla base delle valutazioni effettuate dalla commissione di valutazione.
Link alla pagina ufficiale del bando