Ammontano a 30 milioni di euro le risorse stanziate dal ministero dell’Università e della ricerca per l’internazionalizzazione degli istituti di alta formazione artistica e musicale. Presentazione delle domande entro il 18 ottobre.
di Mimmo Putrino
Il ministero dell’Università e della ricerca ha recentemente pubblicato l’avviso per la concessione di finanziamenti destinati alla internazionalizzazione degli istituti di alta formazione artistica e musicale (Afam) in attuazione del sottoinvestimento T5, previsto dal Pnrr nell’ambito della missione 4. Il bando
mira a valorizzare la rete delle istituzioni Afam e a favorirne la promozione all’estero attraverso l’attivazione di progetti, attività di comunicazione, disseminazione, sensibilizzazione e didattica, nonché di ricerca e di produzione artistica finalizzati alla conservazione e alla diffusione della cultura italiana. I destinatari dell’avviso pubblico sono principalmente i Conservatori e le Accademie italiane
Le nobili finalità del bando
Gli obiettivi strategici del bando sono tre e sono relativi alla digitalizzazione, alla cultura dell’innovazione e all’internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore artistica e musicale tramite il finanziamento di almeno 5 progetti destinati a promuovere il ruolo delle istituzioni Afam nel mondo.
I progetti saranno sviluppati e presentati da un’istituzione capofila facente parte dell’Afam e dagli altri soggetti attuatori riuniti nella forma di partenariato. lo stesso soggetto capofila non potrà presentare più di una proposta progettuale, fermo restando la possibilità di partecipare ad altre proposte progettuali in qualità di membro del partenariato. Altri soggetti coinvolti, oltre all’Afam, sono le istituzioni accreditate al sistema universitario: nello specifico, i dipartimenti interessati all’investimento e gli enti pubblici di ricerca.
Sono stati individuati sei cluster che interessano gli istituti Afam presenti sul territorio italiano: si tratta del gruppo afferente a “Design e arti applicate”; del gruppo “Teatro, recitazione, danza e arti performative”; del gruppo “Arte e tecnologia”; del gruppo “Musica”; del gruppo “Cinema e arti audiovisive” e infine del gruppo “Arti visive”.
Gli interventi finanziabili
Le risorse complessive del bando ammontano a 30 milioni di euro e almeno il 40% del totale delle risorse disponibili (12 milioni) deve essere destinato alle otto Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna).
I progetti hanno il compito di promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, artistico, musicale e coreutico italiano, garantendo le migliori condizioni di fruizione pubblica, nonché l’attrattività e l’alto profilo internazionale. Gli interventi proposti devono quindi avere un carattere trasversale e favorire i percorsi di mobilità e di scambio culturale seguendo l’esempio del modello Erasmus+, e la creazione e il potenziamento di reti internazionali tra istituzioni partner per promuovere percorsi formativi comuni, seminari, workshop, manifestazioni e webinar per promuovere la formazione artistica, musicale, coreutica e culturale.
I progetti devono inoltre prevedere percorsi di mutual learning finalizzati a promuovere attività di scambio di conoscenze tra istituti e azioni di innovazione, sperimentazione e produzione artistica al fine di favorire la cultura della ricerca e valorizzare l’eccellenza accademica tramite l’incentivazione di progetti di ricerca scientifica e artistica, rafforzando la cooperazione tra istituti.
Le risorse a disposizione
I progetti di internazionalizzazione destinati a promuovere il ruolo delle istituzioni Afam all’estero devono avere una durata massima non superiore ai 24 mesi, prorogabili di ulteriori 3 mesi, ma resta ferma la necessità di concludere il progetto entro il termine del 31 marzo 2026.
Ciascuna iniziativa deve prevedere un totale di costi complessivi ammissibili compresi tra un minimo di 1 milione di euro e un massimo di 6 milioni. Le risorse economiche devono essere allocate per almeno una quota pari all’80% alle istituzioni Afam, mentre i costi complessivi ammissibili sostenuti dalle realtà diverse dalle Afam non devono superare la quota massima del 20%.
Per le erogazioni successive all’anticipo, pari al 10% del contributo riconosciuto, il soggetto capofila è tenuto a trasmettere al ministero, ogni bimestre, la domanda di rimborso che riepiloga le spese effettivamente sostenute nel periodo di riferimento con relativa documentazione e, con cadenza semestrale, la relazione tecnico-scientifica attestante le attività progettuali svolte.
La valutazione dei progetti
Una commissione di valutazione appositamente nominata svolgerà le istruttorie tenendo conto di alcuni importanti criteri, quali la pertinenza degli obiettivi e dei risultati attesi, la capacità di collegamento con altre iniziative nazionali e internazionali, l’intersettorialità e l’interdisciplinarietà delle iniziative proposte, la loro appropriatezza ed efficacia, la capacità di monitorare l’avanzamento del progetto e misurare il raggiungimento degli impatti attesi, e infine la qualità e complementarità del partenariato in termini di competenze necessarie alla corretta implementazione del progetto per favorirne l’internazionalizzazione.
Presentazione delle domande
La compilazione e la trasmissione delle domande dovrà essere gestita dal capofila tramite la piattaforma del ministero dell’Università e della ricerca https://afampnrr.mur.gov.it. Le domande devono essere redatte tassativamente in lingua inglese e presentate entro le ore 12:00 del 18 ottobre.