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Napoli e Potenza, due grandi capitali dei giovani

È Napoli la Città italiana dei giovani 2023, premiata per l’alto livello di partecipazione e per la sua formidabile capacità di inclusione giovanile. Mentre Potenza si è candidata per il prossimo anno. Intervista alla giurista e project manager Enrica Maria Laveglia.

 

di Andrea Ballocchi

 

Il capoluogo partenopeo si è aggiudicato il titolo di Città Italiana dei Giovani 2023, premio dedicato alle città a misura delle nuove generazioni. Ha avuto la meglio su Pisticci (MT) e Bergamo. Ma se per quest’anno si sono sciolte le riserve, tutto è ancora aperto per il 2024. Tra le città che hanno presentato la propria candidatura c’è Potenza. Il capoluogo della Basilicata ha ufficializzato la decisione: l’amministrazione comunale, con specifica delibera di giunta, ha approvato il Protocollo d’intesa da sottoscrivere con l’associazione non profit Extra – ex studenti dell’università degli studi della Basilicata finalizzato alla redazione del dossier per la candidatura di Potenza al Premio “Città dei Giovani” per il prossimo anno. E il primo marzo scorso si è insediato il comitato promotore per la candidatura di Potenza a Capitale italiana dei giovani 2024 (nella foto il comitato riunito).

Napoli città italiana dei giovani: il riconoscimento e il progetto relativo

Il riconoscimento di Napoli passa attraverso il premio “Città italiana dei Giovani”, promosso dal Consiglio Nazionale dei Giovani in collaborazione con il Dipartimento delle Politiche giovanili, il Servizio civile universale e l’Agenzia nazionale dei giovani. Tale premio è assegnato annualmente alla città italiana che presenta progetti di valorizzazione, partecipazione e inclusione giovanile. Nel caso di Napoli, proclamata vincitrice del premio 2023, la stessa amministrazione comunale segnala nel sito ufficiale che il progetto, presentato dall’assessore alle Politiche giovanili Chiara Marciani e sviluppato in collaborazione con l’Osservatorio Giovani (Otg) del Dipartimento di Scienze sociali dell’Università Federico II, “nasce dalla volontà da parte del Comune di Napoli di sopperire alla mancanza di una rete di partecipazione di coloro che rimangono ai di fuori degli spazi istituzionali di confronto e di condivisione delle idee, e dalla volontà di fornire alle nuove generazioni strumenti per incrementare e valorizzare la loro partecipazione alla vita politica e civile della città”.

La candidatura di Potenza e il comitato promotore

Veniamo così a Potenza e alla volontà di avanzare la propria candidatura quale Capitale italiana dei giovani. Il comitato promotore che sta portato avanti l’iniziativa è composto da 13 esperti. A loro è affidata l’elaborazione della proposta di dossier di candidatura del Comune di Potenza al Premio “Città dei Giovani 2024”. Quale membro esterno partecipa Enrica Maria Laveglia, giurista, economista e imprenditrice lucana, nonché project manager, formatrice, consulente aziendale ed esperta in finanza agevolata. È lei a spiegare che i criteri per partecipare alla selezione del premio sono ispirati ai goal dell’Agenda 2030. Il premio intende infatti promuovere progetti di città inclusive, resilienti e a misura di giovani sul modello degli Obiettivi dello sviluppo sostenibile.

Alla scoperta del “capitale” sociale lucano

«Nel progetto per la candidatura di Potenza», esordisce Laveglia, «è presente il tema dell’innovazione sociale e del volontariato, che si intersecano con i bisogni emergenti espressi dai giovani e attraverso l’ascolto della popolazione giovane cittadina e dell’intero territorio lucano». Ma quali iniziative potranno essere avviate anche grazie allo stimolo di un simile riconoscimento? «Si potranno attivare diverse progettualità su volontariato e innovazione sociale, sostenuti da attori pubblici e privati. Esse avranno un impatto significativo sulla sponsorizzazione e promozione dei progetti finalizzati a incoraggiare l’implementazione di attività innovative, a creare spazi di aggregazione dedicati alle potenzialità dei giovani, favorendo la responsabilizzazione e la partecipazione attiva dei giovani lucani e, in generale, del Sud Italia».

Oltre alla valenza sociale, l’attivazione di questi percorsi avrà una ricaduta economica importante sul territorio. Si potrà creare, infatti, un indotto virtuoso anche sotto forma di nuove potenzialità imprenditoriali. In questo senso sono interessati anche gli enti del Terzo settore, anche attraverso la nascita di startup innovative a vocazione sociale.

I prossimi passi verso il 2024

Quali saranno i prossimi passi del comitato promotore verso la possibile selezione a capitale italiana dei giovani 2024? «Procederemo con la stesura del progetto operativo», assicura la project manager, che ha maturato un’esperienza pluriennale di progettualità con i giovani. «In questo momento siamo coinvolti nelle attività di ascolto e di coinvolgimento dei giovani».

Al termine di quest’anno si saprà se la candidatura di Potenza sarà andata a buon fine. Già oggi il solo lavoro organizzativo per avanzare la candidatura di Potenza vede l’impegno di numerosi giovani. «Il progetto costituisce già in sé il trait d’union tra la Basilicata e il resto d’Italia», conclude Laveglia. «Rappresenta il punto di partenza, ma anche quello d’arrivo perché è un modo per divulgare buone pratiche, per condividere con le altre potenziali capitali progettualità e buone pratiche di partecipazione attiva dei giovani al territorio».

 

 

 

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