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L’Anci si occupa dei Neet con un grande investimento

Link

Con il bando “Link! Connettiamo i giovani al futuro” l’Anci intende intercettare i Neet e attivare per loro iniziative costruttive e coinvolgenti. La scadenza per i Comuni è fissata al 20 febbraio.

 

di Edmondo Giroud

 

Cresce l’attenzione verso i giovani che non sono inseriti in alcun percorso di formazione, i cosiddetti “Neet” (Not in education, employment or training), ormai sempre più numerosi, specie al Sud. Il fenomeno preoccupa i Sindaci italiani al punto da indurre l’Anci a destinare la bellezza di 4 milioni e 200mila euro provenienti dal Fondo per le Politiche Giovanili. L’obiettivo generale dell’Associazione nazionale dei comuni italiani è quello di intercettare questa sfortunata popolazione compresa nella fascia di età tra i 14 e i 35 anni per coinvolgerla in programmi di formazione e inserimento nel mondo del lavoro.

Gli obiettivi di Link!

Con il bando “Link! Connettiamo i giovani al futuro” si intende quindi incoraggiare la presentazione di proposte progettuali da parte dei soli Comuni che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse del 23 marzo 2022, sono già stati inseriti nell’apposito Elenco dei Comuni e delle Unioni dei Comuni partecipanti al percorso di formazione e accompagnamento sui Neet e hanno partecipato al percorso di formazione organizzato dall’Anci. L’obiettivo è quello di sperimentare e implementare modelli di intervento selezionando progetti volti all’inclusione di coloro che non studiano e non lavorano. Per questo motivo l’Anci ha deciso di individuare dapprima quei Comuni e quelle Unioni di Comuni che avevano già sviluppato positivamente un modello di intervento territoriale per i Neet garantendo loro uno specifico percorso formativo.

I risultati attesi sono quelli di rafforzare i percorsi di transizione scuola-lavoro e rispondere ai bisogni dei giovani che si trovano in questa difficile condizione.

La natura dei progetti

Le proposte progettuali presentate dai Comuni dovranno prevedere il rafforzamento di interventi già sperimentati nei territori, oppure sviluppare azioni completamente nuove a favore della popolazione di riferimento. In entrambi i casi dovranno strutturare o consolidare un’alleanza attiva sul territorio, coordinata dal Comune o dall’Unione di Comuni. L’obiettivo generale è quello di generare un processo che alimenti e potenzi la conoscenza di dove sono i giovani sul territorio, che cosa fanno, come si possano raggiungere ed entrare in relazione con loro favorendo i meccanismi che migliorano il rapporto di fiducia.

I progetti devono prevedere azioni all’interno di una o più aree d’intervento relative alla formazione, all’educazione, all’orientamento, al lavoro, allo sviluppo delle competenze, alla partecipazione attiva o al servizio civile universale. In particolare, le proposte progettuali dovranno descrivere nel dettaglio l’intervento inteso come insieme di azioni, strumenti organizzativi, amministrativi e tecnologici che si vuole realizzare sul territorio, insieme alla definizione della tipologia di partenariato scelta. Occorrerà inoltre illustrare la tipologia di modello gestionale di progetto in relazione alle funzioni di direzione, coordinamento e monitoraggio, oltre a prevedere la conclusione delle attività entro 15mesi dalla data di sottoscrizione della convenzione stipulata con l’Anci. I progetti potranno infine prevedere un’integrazione funzionale con altri interventi di titolarità del soggetto proponente, finanziati dal Pnrr o da altre linee di finanziamento nazionali e regionali.

La presentazione della domanda

Comuni e le Unioni di Comuni candidate potranno presentare la proposta progettuale in partenariato con associazioni, con enti privati o con altri partner pubblici quali gli enti senza scopo di lucro, le realtà del Terzo settore, le università pubbliche o private, i centri di ricerca, gli enti di formazione, i centri per l’impiego, i sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, come anche le scuole secondarie di secondo grado, le associazioni di categoria o altre Pubbliche amministrazioni. Ciascun Comune o Unione di Comuni potrà presentare, in qualità di soggetto capofila, una sola proposta progettuale, mentre ogni soggetto rientrante fra i partner potrà partecipare collaborando a un massimo di tre proposte progettuali.

La dote finanziaria

L’ammontare delle risorse destinate alla misura è di 4 milioni e 200mila euro. Il finanziamento nazionale complessivo verrà suddiviso tra tre diverse tipologie di beneficiari definiti in base alla densità demografica locale. Così la prima linea di intervento avrà una dote di 1 milione di euro destinati a progetti presentati da Comuni o Unioni di Comuni con popolazione fino a 20mila abitanti; la seconda linea di intervento avrà a disposizione 1 milione e 200mila euro per progetti presentati da Comuni o Unioni di Comuni con popolazione da 20.001 fino a 70mila abitanti; e la terza linea di intervento disporrà di 2 milioni di euro per progetti presentati da Comuni o Unioni di Comuni con popolazione superiore ai 70.001 abitanti.

Indipendentemente dal costo complessivo di ogni singolo progetto, il contributo richiesto dai soggetti proponenti non potrà essere superiore a 80mila euro per la prima linea di intervento, 120mila euro per la seconda linea di intervento e 200mila euro per la terza linea di intervento.

La domanda di partecipazione dovrà essere inviata esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica certificata bandigiovani@pec.anci.it entro il 20 febbraio.

 

Per maggiori informazioni rispetto alle procedure di partecipazione al ba do e alle modalità di erogazione del contributo consultare l’avviso pubblico insieme alle relative Faq aggiornate al 01 febbraio.

 

 

 

 

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“La nostra mission consiste nel dotare i lettori di un magazine in grado di decifrare il vasto mondo della gestione d’impresa grazie a contenuti d’eccezione e alla collaborazione con enti pubblici e privati.”

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