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Prevenire Attenta-Mente il disagio giovanile

Al via la seconda edizione del bando Attenta-Mente “Prendersi cura del benessere emotivo, psicologico, relazionale di bambini e ragazzi” di Fondazione Cariplo. Scadenza 8 giugno.

 

di Diego Pietanza

 

È aperto fino all’8 giugno il bando Attenta-Mente destinato a progetti in grado di intercettare e supportare bambini e ragazzi con disagio psichico, con particolare attenzione a quei minori e famiglie che non possono permettersi i costi dei servizi privati né i tempi di attesa dei servizi pubblici. L’iniziativa di Fondazione Cariplo è giunta alla seconda edizione e ha l’obiettivo di affrontare la situazione portata in evidenza dalla pandemia, a partire dai minori più in difficoltà dal punto di vista psichico, emotivo e relazionale. L’emergenza sanitaria da Covid ha fatto da innesco per un forte disagio minorile che si esprime in maniera anche drammatica nel periodo postpandemico, con molti minori che esprimono le proprie difficoltà in modi e intensità diverse che vanno dall’ansia alla depressione, passando per l’aggressività, i disturbi alimentari, il ritiro scolastico e sociale, gli atti di autolesionismo e i tentati suicidi.

Gli obiettivi del bando

Per far fronte a questa drammatica emersione del disagio giovanile Fondazione Cariplo ha deciso di rilanciare il proprio bando per andare incontro alle esigenze delle famiglie che si sentono sole, costrette spesso a orientarsi e ricomporre da sole gli interventi necessari, dal momento che i servizi sono spesso in affanno e non sempre coordinati tra loro, anche laddove i territori sono ricchi di competenze.

L’intento della fondazione è quello di garantire l’intercettazione quanto più precoce di bambini e ragazzi a rischio, con situazioni di disagio emergente o sommerso, affinché non rischino di essere trascurate e quindi di evolvere in diagnosi gravi e patologie croniche. Altrettanto importante è l’obiettivo di aumentare la capacità degli enti di articolare forme di supporto e cura tempestive per i minori a rischio o con disagi già conclamati, affinché la risposta non sia parziale o frammentata. Infine il bando intende facilitare la nascita o il rafforzamento di alleanze territoriali tra gli attori del Terzo settore, del pubblico e della comunità, disponibili a mettere questi temi in un’agenda di lavoro comune.

A chi si rivolge

Le richieste di contributo potranno essere presentate esclusivamente da un partenariato minimo di almeno due organizzazioni attive sul target del bando. Il ruolo di capofila può essere rivestito solo da organizzazioni private senza scopo di lucro che non risultino già capofila di un progetto finanziato nella prima edizione del bando stesso. Si ricorda che, come per tutti i bandi con scadenza, è consentita la presentazione di una sola richiesta di contributo in qualità di capofila.

Ogni soggetto potrà partecipare a massimo due proposte, in qualità di capofila e partner, o solo in qualità di partner. Fanno eccezione gli enti pubblici territoriali e loro consorzi, università ed enti di ricerca, enti pubblici ospedalieri e sanitari che possono partecipare, in qualità di partner, anche a più di due proposte.

I progetti ammessi

I progetti presentati dovranno essere localizzati nel territorio della Regione Lombardia e delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, aree di pertinenza di Fondazione Cariplo, e prevedere formule di intervento sui minori da 0 a-17anni, con la possibilità di estendere in modo ragionato le progettazioni alla fascia dei neomaggiorenni. I progetti potranno attivarsi sulle forme di malessere più silenti e sommerse fuori dai radar dei servizi, come ad esempio i ragazzi a rischio di ritiro sociale o quelli con disturbi già visibili in attesa di essere orientati ai servizi o di essere accolti da essi. I progetti dovranno quindi prevedere e dare forte legittimazione al lavoro di ascolto e di confronto progettuale tra i servizi, le famiglie e le varie componenti di comunità di volta in volta rilevanti.

Che cosa finanzia

Il bando ha una dotazione complessiva di 3 milioni e 500mila euro e sosterrà progetti che, per essere considerati ammissibili alla valutazione, prevedano un avvio successivo alla data di invio del progetto, con un tempo di realizzazione compreso tra i 18 e i 24 mesi. La richiesta di contributo dovrà essere compresa tra i 50mila e i 200mila euro, e comunque non superiore al 70% dei costi totali preventivati. Tra i requisiti di ammissibilità c’è anche la possibilità di eventuali investimenti ammortizzabili complessivamente non superiori al 15% dei costi totali del progetto.

Non saranno considerati ammissibili alla valutazione i progetti che siano rivolti al contrasto del disagio giovanile in senso generico o che siano dedicati al semplice contrasto della dispersione scolastica e della povertà educativa. Parimenti inammissibili i progetti che sostengono esclusivamente o prevalentemente iniziative di prevenzione e promozione del benessere o quelli che supportano iniziative di protagonismo giovanile, promozione della socialità o di arricchimento dell’offerta scolastica.

Scadenza e documentazione

La scadenza per la presentazione dei progetti è l’8 giugno. Per i progetti che saranno finanziati Fondazione Cariplo prevede, oltre a collaborazioni sul piano comunicativo, un monitoraggio trasversale con la finalità di raccogliere in modo sistematico alcuni dati e di attivare una comunità di pratica.

Alla pagina Contributi > Bandi del sito di Fondazione Cariplo è possibile trovare la documentazione, le informazioni, i tutorial e i facsimili necessari per formulare la propria richiesta di partecipazione dal bando.

 

 

 

 

 

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