Al Salone Internazionale del Libro di Torino l’iniziativa promossa da Sef Consulting e la presentazione del premio dedicato alla crescita sostenibile, in programma a luglio per il decennale della società di consulenza campana.
di Redazione
La sostenibilità al centro delle risorse finanziarie per le imprese culturali e in particolare per il settore dell’editoria. Se ne è discusso, nei giorni scorsi, a Torino nell’ambito dell’edizione 2023 del Salone Internazionale del Libro, all’iniziativa promossa da Sef Consulting presso lo spazio espositivo dell’editore Francesco D’Amato. Un topic di grandissimo interesse che ha catalizzato l’interesse di numerosi rispetto alle opportunità provenienti dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
Le molte testimonianze di Sef Consulting
In apertura di lavori il contributo della vicepresidente del parlamento europeo, Pina Picierno. Una panoramica piuttosto articolata legata alla centralità dell’industria culturale nel “Sistema Italia” e quindi nel contesto continentale da cui la costante attenzione che l’Ue sta riservando alle politiche di sviluppo, consolidamento e promozione, in termini di azioni ma soprattutto in dotazione finanziaria destinata alle numerose misure agevolative. Una linea evidenziata poi anche dallo stesso team di Sef Consulting, da Mariano Iadanza e Francesco Lizza, a illustrare tecnicamente le diverse misure attive, sia a livello europeo sia nazionale, tra le quali quella rivolta alla transizione ecologica degli organismi culturali e creativi (Tocc) al centro dell’intervista condotta da Gianluca Brignola, del team di Sef, a Vittorio Fresa responsabile della service unit Cultura Crea di Invitalia. Sempre nell’ambito della discussione i case studies delle idee sostenute proprio dalla misura Cultura Crea. Da Marco Amore, presidente della cooperativa Altre Voci, il racconto legato allo sviluppo di un progetto di arte contemporanea con attrattore Castel Sant’Elmo per raccontare la città di Napoli e l’entroterra regionale attraverso un connubio tra arte, poesia e nuovi media. Le opere, arricchite con testi poetici creati su misura per aumentare il loro gradiente emotivo e indagare il rapporto tra linguaggio visivo e verbale, verranno proiettate con l’ausilio di apparecchiature amovibili e saranno fornite di tutto quanto necessario all’apporto di eventuali modifiche da effettuarsi in presenza.
Discorso analogo per l’idea sviluppata dallo stesso Francesco D’Amato per un progetto di grandissimo impatto sul settore editoriale in funzione dei contenuti particolarmente significativi dal punto di vista delle innovazioni. Uno stand mobile (lo stesso che ha ospitato l’iniziativa) completo di visori per gli eventi e con l’opportunità di stampare libri personalizzabili anche in tiratura minima, oltre all’organizzare laboratori di creazione artigianale del libro in cui i giovani utenti si sono cimentati con le operazioni legate alla stampa e alla legatoria (con stampante, brossuratrice, tagliacarte) e l’utilizzo di una stampante in braille.
Cultura e business finalmente a braccetto
A conclusione del panel le riflessioni affidare a Errico Formichella, founder e Ceo di Sef Consulting. «I concetti di “cultura” e di “business” erano considerati negli anni passati in antitesi, quasi in contrasto. Quasi due mondi inconciliabili. Nel tempo abbiamo imparato che la cultura, nella sua accezione può ampia, è da intendersi come elemento armonico di congiunzione e di valorizzazione delle diverse dinamiche che governano il mercato globale, il vero motore per una crescita sostenibile», ha affermato Formichella. «Una visione olistica del mondo economico che mette al centro della propria strategia la ferma convinzione che non deve essere il profitto a creare valore ma è la creazione di valore che genera profitto. La creazione di valore nei fatti rappresenta uno dei vantaggi competitivi spendibili nel tempo, forse il più determinante, ma al contempo anche il più difficile da raggiungere perché permea e scende nel profondo delle attività del management. La cultura è e deve diventare proprio questo: l’elemento di facilitazione per questo salto dimensionale. Noi di Sef abbiamo applicato questo modello come wayout nel periodo pandemico dove abbiamo ridimensionato e rimodellato il nostro modus operandi nella logica del “disruptive approach”. Sviluppare un nuovo modello operativo con al centro proprio questa visione olistica in cui la cultura è un driver, se non il principale, verso il raggiungimento dei principi Esg. Un processo complesso che ha cambiato la nostra realtà e il nostro approccio con i clienti a cui proviamo a trasferire questi concetti nel quotidiano grazie a un business unit dedicata a questo tipo di servizi consulenziali integrata con il supporto di importanti università, organismi di ricerca ed enti di certificazione».
Un premio dedicato alla crescita sostenibile
È su questa traiettoria di sviluppo che Sef Consulting ha deciso di avviare un confronto aperto con il vasto pubblico delle imprese profit e non profit attraverso il lancio di un contest che si terrà a luglio in occasione del decennale di attività della società di consulenza con base in Campania. «Il concorso», ha dichiarato Formichella, «sarà aperto a imprese, startup ed enti del Terzo settore su tutto il territorio nazionale che abbiano realizzato nell’ultimo biennio progetti, prodotti o servizi innovativi con ricadute durature in ambito socio-ambientale in linea con i criteri Esg».
L’articolazione del contest
Il premio sarà suddiviso in quattro categorie: premio Top Environment per l’azienda che si è maggiormente distinta nell’ambito dello sviluppo sostenibile dei propri prodotti o servizi con ricadute significative sul territorio di appartenenza; il premio Social Brave per le realtà profit e non profit che hanno saputo creare forme coraggiose di intervento sociale ad alta efficacia e a bassissimo impatto ambientale; il premio Governance per la realtà imprenditoriale del settore moda e cosmesi che ha saputo coniugare lo sviluppo di soluzioni innovative con la tutela dell’ambiente e con il riciclaggio o riuso dei suoi prodotti e infine il premio Top Esg per la realtà che meglio è riuscita a creare un valido connubio tra le variabili di governance del concetto di Esg.
Verrà poi assegnato il premio speciale Young Zeitgeist alla realtà imprenditoriale “under 35” che ha saputo interpretare al meglio lo spirito del tempo attraverso l’esercizio di una governance efficiente dei propri obiettivi di sostenibilità.
A breve tutte le informazioni su premi e scadenze
Sarà comunicata nelle prossime settimane, sui siti web di Sef Consulting e di Acta non verba, la data di scadenza per partecipare al contest, l’ammontare dei premi per le cinque categorie e i nomi dei partner dell’iniziativa, insieme al regolamento, le linee guida operative e tutte le coordinate per iscriversi.