L’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il panorama della Cooperazione internazionale e dell’Europrogettazione, offrendo strumenti avanzati per ottimizzare la Gestione degli Stakeholder e potenziare le azioni di Dissemination
di Erica Simone
L’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il panorama della Cooperazione internazionale e dell’Europrogettazione, offrendo strumenti avanzati per ottimizzare la Gestione degli Stakeholder e potenziare le azioni di Dissemination.
Nell’ambito di progetti finanziati dall’Unione Europea, la capacità di coinvolgere efficacemente partner, beneficiari e il pubblico generale è fondamentale per il successo e la sostenibilità delle iniziative. Qui l’IA gioca un ruolo cruciale, permettendo una gestione più mirata e personalizzata di tutti gli attori coinvolti.
L’IA come strumento di analisi e segmentazione degli stakeholder
Uno dei vantaggi principali dell’IA è la sua capacità di analizzare grandi volumi di dati e identificare pattern comportamentali. Questo permette di Segmentare gli Stakeholder in modo più preciso, definendo strategie di coinvolgimento su misura per ogni gruppo. Ad esempio, algoritmi di machine learning possono essere utilizzati per identificare gli interessi specifici di quest’ultimi, prevedere le loro reazioni e adattare i messaggi di Dissemination in base a queste previsioni. In tal modo, la comunicazione non solo diventa più efficace, ma anche più inclusiva e rispettosa delle diverse esigenze culturali e sociali dei vari interlocutori.
Ottimizzazione della Dissemination: dai Big Data all’azione, la Misurazione dell’Impatto
Nell’europrogettazione, la Dissemination non è solo una fase finale, ma un processo integrato che accompagna tutto il ciclo di vita del progetto. L’IA supporta questo processo attraverso l’analisi dei big data, consentendo di misurare l’impatto delle attività di Dissemination e di affinare continuamente la strategia. Grazie all’IA, è possibile raccogliere e analizzare feedback in tempo reale, valutando l’efficacia dei messaggi e l’engagement degli stakeholder.
Case History: Progetto finanziato dall’AICS. L’apporto dell’AI
Un esempio concreto dell’utilizzo dell’IA nella gestione degli stakeholder e nella Dissemination può essere rappresentato dal progetto denominato ‘No Name’ seguito per un Ente Pubblico.
Attraverso l’uso di piattaforme basate su IA, il progetto è stato in grado di raccogliere dati in tempo reale sulle esigenze e le preoccupazioni degli stakeholder, permettendo di adattare la strategia di Dissemination alle specificità di ciascuna area geografica coinvolta.
Come? Limitandosi a caricare sulla piattaforma i siti e i riferimenti social di tutti gli Stakeholders e Partners coinvolti unitamente ai documenti e alle fonti utili a contestualizzare il progetto stesso.
Grazie all’ analisi predittiva si è stati in grado di identificare velocemente e puntualmente le regioni più sensibili alle questioni ambientali, consentendo una comunicazione più mirata e efficace su questi temi attivando su focus verticali e molto precisi i diversi stakeholders.
Il Risultato è stato quello di avere in breve tempo un documento di sintesi che in maniera sinottica offrisse spunti per claim di comunicazione originali, ma soprattutto desse anche a Stakeholders Istituzionali e Privati la possibilità di cogliere l’inferenza, il valore aggiunto che la proposta progettuale rappresentava per ognuno. Questo approccio ha rappresentato un forte booster al coinvolgimento di ogni attore.
Allucinazioni e implicazioni etiche
Nell’era digitale, l’integrazione dell’IA nelle strategie di Dissemination non è solo un’opportunità, ma una necessità per chi aspira a fare la differenza a livello globale senza dimenticare però, che gli attuali sistemi di AI (da Chat GPT a ClickUp, Google Gemini) sono ancora affetti dalle cosiddette “allucinazioni”. Le piattaforme, infatti,soprattutto all’inizio dell’addestramento, possono confondere i contesti, fondamentali per ogni azione di comunicazione, ma ancora di più se si considera il ruolo proprio degli Stakeholders che sono attori del e sul territorio!
Mentre l’IA offre straordinarie opportunità per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi comunicativi, è essenziale considerare le potenziali conseguenze etiche derivanti dal suo utilizzo. specialmente in contesti sensibili come l’europrogettazione e la cooperazione internazionale.
Privacy e Protezione dei Dati
Uno degli aspetti etici più critici riguarda la privacy e la protezione dei dati personali. L’IA, per funzionare efficacemente, richiede l’accesso a grandi quantità di dati, che spesso includono informazioni sensibili sugli stakeholder. Questo solleva preoccupazioni su come questi dati vengono raccolti, conservati e utilizzati. È fondamentale garantire che l’uso dell’IA rispetti le normative sulla protezione dei dati, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’UE, e che i diritti alla privacy degli individui siano tutelati.
Responsabilità e Accountability
Infine, l’uso dell’IA solleva la questione della responsabilità. In caso di decisioni errate o dannose prese da un sistema di IA, chi è responsabile? La mancanza di chiarezza su questo punto può creare problemi significativi, soprattutto in contesti internazionali dove le giurisdizioni legali possono variare. È quindi essenziale stabilire chiare linee di responsabilità e garantire che ci siano meccanismi per rimediare a eventuali errori causati dall’IA.
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