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ImpatTo: nuovi spazi di comunità per la Città di Torino

ImpatTO_Acta

Con una dotazione finanziaria di 2,4 milioni di euro, il bando valorizzerà gli spazi pubblici incoraggiandone la fruizione quali luoghi di incontro della collettività.

di Alessandro Battaglia Parodi

Nato nell’ambito del Programma Nazionale Metro Plus, il bando ImpatTo intende promuovere la creazione e l’attivazione di spazi di comunità in grado di intercettare efficacemente i bisogni sociali, culturali ed educativi dei residenti offrendo servizi di prossimità soprattutto a beneficio di persone in condizioni di fragilità. L’obiettivo è creare nuovi luoghi di aggregazione in grado di incoraggiare la costruzione di relazioni.

A chi si rivolge

Possono partecipare al bando tutti gli enti di natura privata senza finalità di lucro come associazioni, enti del Terzo settore o altri soggetti non profit che devono essere iscritti al Runts o ai relativi registri regionali o nazionali. Per i circoli affiliati alle Associazioni di promozione sociale, il requisito minimo di partecipazione è l’iscrizione dell’Aps di riferimento al registro nazionale. È inoltre richiesto al soggetto capofila o ai potenziali partner l’esperienza almeno triennale in tema di rendicontazione di fondi europei, nazionali o regionali, considerando il carattere strategico dell’attività di rendicontazione ai fini dell’ammissibilità finale della spesa. Il bando ammette il partenariato quale forma di compartecipazione di più soggetti. Inoltre ogni ente potrà partecipare a un solo progetto in qualità di capofila e a un solo progetto in qualità di partner.

La natura dei progetti e le sfide da affrontare

Le proposte progettuali dovranno svolgersi interamente sul territorio della Città di Torino e prevedere la costituzione di presidi fisici collocati sullo spazio pubblico o comunque facilmente accessibili al pubblico, come ad esempio chioschi, aree pedonali, aree verdi e altre attività con accesso al piano terra fronte strada, oltre a essere espressione delle competenze degli attori del territorio, anche attraverso il coinvolgimento attivo della cittadinanza. Le attività dovranno svolgersi in modo prioritario sullo spazio pubblico e rispondere a una delle tre sfide urbane declinate dal bando, ossia l’attivazione di spazi di comunità da insediare in aree e spazi diversi da quelle già caratterizzati da elevata aggregazione serale e notturna al fine di diversificare l’offerta orientandola verso proposte culturali in tutta la città; l’attivazione di spazi di comunità in luoghi percepiti come poco sicuri perché non utilizzati o solo parzialmente frequentati, con il duplice obiettivo di migliorare la vivibilità e di insediare servizi di prossimità rivolti agli abitanti e alle categorie di popolazione più svantaggiate; e infine l’attivazione di spazi di comunità in prossimità di servizi pubblici già esistenti, quali ad esempio scuole, università, biblioteche, musei, teatri, o in aree verdi, attivando attività aggregative, culturali e sociali nello spazio pubblico prospiciente.

Dotazione finanziaria e premialità

Il bando erogherà contributi a fondo perduto da un minimo di 120mila a un massimo di 240mila euro a copertura dell’80% della spesa ammissibile. Le risorse complessive a disposizione ammontano a 2,4 milioni di euro. I progetti potranno essere finanziati per una durata minima di 24 mesi e non superiore a 30 mesi a partire dalla data di stipula della convenzione con la Città di Torino. Costituisce requisito di ammissibilità la garanzia di un cofinanziamento minimo del 20% sull’importo totale di progetto, mentre è prevista una premialità per i progetti sviluppati nei delicati quartieri di Aurora e di Barriera di Milano.

Le spese ammissibili

Sono da considerarsi ammissibili i costi imputabili direttamente all’operazione quali le spese relative alle risorse umane coinvolte nelle attività del progetto, le spese per l’acquisizione di beni necessari alle attività progettuali, le spese per l’acquisizione di servizi necessari al progetto, incluse le spese per affitto di immobili diversi dalla sede legale dell’ente capofila o dei partner, così come le spese per la comunicazione e la promozione delle attività. Tra i costi indiretti ammissibili troviamo invece i costi generati dallo svolgimento delle attività, come ad esempio le spese di cancelleria, fotocopie, spese postali, quelle telefoniche o relative alle utenze, e ogni altra spesa di carattere generale necessaria al corretto svolgimento del progetto. Queste voci di costo verranno rendicontate calcolando un tasso forfettario del 15% sul valore dei costi del personale, senza che ciò comporti l’obbligo di fornire documentazione giustificativa a supporto.

Modalità di presentazione della domanda

Per partecipare al bando il soggetto capofila dovrà presentare tutta la documentazione prevista dal regolamento. Le candidature devono avvenire tassativamente mediante invio telematico dei documenti dalla casella entro le ore 12:00 del 4 ottobre.

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