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I nuovi incentivi per le imprese dell’economia sociale

imprese sociali

Il bando prevede finanziamenti agevolati fino a 10 milioni di euro per investimenti sul territorio propiziati da imprese sociali. Presentazione domande dal 13 ottobre.

 

di Giuseppe Strangolo

 

Riapre da domani, 13 ottobre, lo sportello per accedere agli incentivi per le imprese dell’economia sociale che il ministero dello Sviluppo economico ha deciso di riformare con l’obiettivo di semplificare e facilitare i finanziamenti.

Chiuso il 9 agosto scorso, il nuovo programma di finanziamenti si rivolge alle imprese sociali, culturali e creative, nonché alle società cooperative con qualifica di onlus. Il ministero ha infatti deciso di sostenere nuovamente la nascita e la crescita delle imprese che operano, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento di meritevoli interessi generali e finalità di utilità sociale.

I potenziali beneficiari

L’agevolazione è stata concepita come una facilitazione dell’accesso al credito per alcune tipologie di enti quali le imprese sociali, le cooperative sociali e i loro consorzi, le società cooperative aventi qualifica di Onlus e le imprese culturali e creative che operano o intendono operare nel sociale. Alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, queste imprese devono essersi già costituite e regolarmente iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi o albi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento, compreso il Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Devono inoltre avere ricevuto una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e disporre di una delibera di finanziamento adottata dalla medesima per la copertura finanziaria del programma di investimenti proposto.

Le ricadute sul territorio

Ai fini della valutazione dell’impatto sociale, ambientale o culturale viene valutata positivamente la capacità del programma di investimento di determinare positive ricadute sul territorio con particolare riguardo all’incremento occupazionale di categorie svantaggiate, all’inclusione sociale di soggetti vulnerabili e al raggiungimento di specifici obiettivi volti alla valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente, alla rigenerazione urbana e al turismo sostenibile nonché alla sostenibilità ambientale dell’attività d’impresa.

Altro importante elemento di valutazione sarà il raggiungimento di specifici obiettivi volti alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni storicoculturali o al perseguimento di finalità culturali e creative o di utilità sociale e di rilevante interesse pubblico all’interno di una comunità o di un territorio.

I progetti ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti finalizzati allo sviluppo di imprese che prevedano la realizzazione di investimenti produttivi, compresi quelli a carattere innovativo in termini di impatto sociale o di sostenibilità ambientale, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Altro requisito importante per l’ammissibilità è l’incremento occupazionale dei lavoratori con disabilità.

I progetti e i relativi programmi di investimento possono essere presentati anche in collaborazione con centri di trasferimento tecnologico, stazioni sperimentali e incubatori d’impresa ma devono essere compatibili con le rispettive finalità statutarie, funzionali all’attività esercitata e avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Devono inoltre essere ultimati entro 36 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento. Il ministero può tuttavia autorizzare proroghe per la realizzazione dell’investimento, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, per una durata complessivamente non superiore a 6 mesi.

Programmi con più soggetti proponenti

I progetti devono presentare spese ammissibili non inferiori a 100mila euro e non superiori ai 10 milioni al netto dell’Iva. Le imprese possono anche presentare programmi d’investimento in forma congiunta, fino a un massimo di sei soggetti coproponenti, realizzando un vero e proprio accordo di collaborazione. In caso di programmi presentati congiuntamente, ciascun coproponente deve presentare spese ammissibili non inferiori a 50mila. I soggetti beneficiari sono obbligati ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25 per cento del totale delle spese ammissibili, attraverso risorse proprie o mediante finanziamento esterno.

Ammontare dell’investimento

I programmi finalizzati all’incremento occupazionale devono prevedere spese direttamente connesse all’assunzione di nuovi lavoratori con disabilità.

Il finanziamento agevolato è concesso tasso d’interesse pari allo 0,50 per cento annuo e per una durata non superiore a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni. A tale finanziamento agevolato deve essere affiancato un finanziamento bancario, al tasso di mercato e di pari durata, che deve essere erogato da una banca finanziatrice scelta dall’impresa. Il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario sono regolati in modo unitario da un unico contratto di finanziamento, per una percentuale di copertura delle spese ammissibili che può raggiungere l’importo massimo dell’80%.

Modalità di presentazione della domanda

Le agevolazioni possono infine essere cumulate con altri aiuti di Stato, anche de minimis, nei limiti previsti dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato di riferimento.

Le domande di agevolazione possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 13 ottobre, a mezzo Pec all’indirizzo disponibile nell’apposita sezione “Imprese sociali” del sito internet del Ministero www.mise.gov.it.

 

 

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