L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha annunciato nei giorni scorsi la pubblicazione del suo rapporto finale contenente le ‘Linee Guida’ sui nomi dei fondi che incorporano termini ESG (Ambientale, Sociale, Governance) o legati alla sostenibilità.
di Redazione
Questo annuncio segue la dichiarazione pubblica rilasciata il 14 dicembre 2023, e segna un passo significativo nel garantire la chiarezza e la coerenza nel settore degli investimenti sostenibili. Le ‘Linee Guida’ sono state elaborate con l’obiettivo primario di proteggere gli investitori da dichiarazioni di sostenibilità infondate o esagerate nei nomi dei fondi, oltre a fornire ai gestori patrimoniali criteri trasparenti e misurabili per valutare l’appropriato utilizzo dei termini ESG.
Soddisfare le caratteristiche
Secondo quanto stabilito, almeno l’80% degli investimenti dei fondi che utilizzano tali termini deve soddisfare caratteristiche ambientali, sociali o di investimento sostenibile. Un punto chiave delle ‘Linee Guida’ riguarda l’adozione di criteri di esclusione per i diversi termini utilizzati nei nomi dei fondi. Ad esempio, i termini legati all’Ambiente, all’Impatto e alla Sostenibilità saranno soggetti alle normative applicabili ai ‘Paris-aligned Benchmarks’ (PAB), mentre i termini associati alla Transizione, al Sociale e alla Governance saranno sottoposti alle regole dei ‘Climate Transition Benchmarks’ (CTB).
Le date
Per i fondi che combinano più termini o designano un indice come benchmark di riferimento, le ‘Linee Guida’ specificano ulteriori criteri da seguire. La pubblicazione finale delle ‘Linee Guida’ include anche una sintesi delle risposte ricevute durante il periodo di consultazione dell’ESMA e un chiarimento sull’approccio adottato per rispondere ai commenti ricevuti.
Per quanto riguarda i prossimi passi, le ‘Linee Guida’ saranno tradotte in tutte le lingue dell’Unione Europea e pubblicate sul sito web dell’ESMA. Saranno vincolanti tre mesi dopo questa pubblicazione. Le autorità competenti avranno due mesi dalla pubblicazione per notificare all’ESMA la loro conformità alle ‘Linee Guida’, la volontà di conformarsi in futuro, o il loro rifiuto di attenersi ad esse.
La nuova sfida
Per i fondi esistenti prima della pubblicazione delle ‘Linee Guida’, è stato stabilito un periodo transitorio di sei mesi dalla data di presentazione della domanda. I nuovi fondi, invece, dovranno immediatamente adeguarsi alle nuove ‘Linee Guida’.
Con questo importante intervento regolatorio, l’ESMA mira a promuovere la trasparenza, l’integrità e la fiducia nel mercato degli investimenti sostenibili, fornendo agli investitori uno strumento prezioso per valutare e confrontare le opzioni di investimento ESG.