Con una dotazione di 22,8 milioni di euro, il programma mira a creare soluzioni replicabili che supportino lo sviluppo sostenibile e la neutralità climatica delle città europee
di Alessandro Battaglia Parodi
C’è tempo fino al 14 ottobre per partecipare all’Enabling City Transformation, la call aperta a soluzioni innovative volte a superare le sfide sistemiche per il clima. Questo programma di diciotto mesi mira a promuovere una trasformazione su larga scala a partire dal programma europeo NetZeroCities Pilot Cities.
Che cos’è
NetZeroCities Pilot Cities è un’iniziativa biennale di sperimentazione nata nell’ambito di Horizon Europe che interesse 53 città europee e mira a trasformarle in centri urbani a emissioni zero. Il programma ha una dotazione complessiva di 32 milioni di euro coinvolgendo anche nove città pilota italiane, che sono Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino. L’impegno di NetZeroCities è quello di superare le attuali barriere strutturali, istituzionali e culturali che frenano il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030. Gli interventi previsti dall’iniziativa combinano innovazione sociale, culturale, tecnologica, normativa e finanziaria per affrontare le numerose sfide ambientali delle città. In particolare, con il programma Enabling City Transformation, si cercherà di esplorare e implementare innovazioni importanti per la trasformazione dei centri urbani grazie a modelli pratici e replicabili su larga scala che possono essere d’esempio per altre città europee.
Chi può partecipare
Solo le amministrazioni cittadine che fanno parte del novero delle “Mission Cities”, la missione europea che coinvolge 100 città intelligenti per farle diventare centri urbani a impatto climatico zero entro il 2030, possono presentare domanda e ricevere finanziamenti nell’ambito di questo bando. I comuni e le amministrazioni di livello superiore, come le città metropolitane, le Regioni o i dipartimenti governativi, sono ammessi a partecipare in qualità di partner di un consorzio laddove vi sia un collegamento di governance formale con una delle Mission Cities che guideranno la proposta. Più Mission Cities nazionali o transnazionali possono presentare domanda raggruppate in partnership purché una di esse venga designata come leader del consorzio per tutti gli scopi amministrativi e relativi al processo di assegnazione dei fondi. In tal caso la dimensione della sovvenzione richiesta deve seguire gli importi di assegnazione specifici, come indicato nel regolamento del bando. Anche altre organizzazioni possono partecipare al consorzio in qualità di partner, come ad esempio istituti di ricerca, università, Pmi, Ong, associazioni, gruppi di cittadini o altri stakeholder rilevanti coinvolti nell’implementazione delle ambizioni climatiche di una Mission City che partecipa al consorzio.
Tipologie di interventi ammessi
Per essere ammissibili al finanziamento gli interventi devono consistere in attività pionieristiche a supporto della neutralità climatica, tra cui l’implementazione di tecnologie, prodotti, processi, servizi, soluzioni, politiche o modelli di governance innovativi a livello cittadino. Oppure possono essere iniziative innovative che rafforzano l’uso della ricerca scientifica da parte delle città interessate e sono in grado di tradurre i risultati della ricerca in azioni politiche volte ad accelerare la neutralità climatica nei settori dell’energia, dell’alimentazione, dei trasporti, della mobilità, dell’approvvigionamento d’acqua, dell’industria, dell’edilizia abitativa, dei cambiamenti negli stili di vita, dell’innovazione sociale, della cultura, della politica, della finanza e dei nuovi modelli di business. Tra le tipologie di interventi ammessi al bando ci sono le attività a supporto della neutralità climatica e quelle volte a creare comunità più collaborative, a promuovere nuovi modelli di governance a livello cittadino e a coinvolgere i cittadini consentendo loro di agire sui cambiamenti climatici in modo sistemico e intersettoriale.
Risultati attesi e budget a disposizione
Gli esiti del programma saranno rappresentati da soluzioni innovative testate e implementate per tutta la durata dell’iniziativa, con effetti visibili ed espliciti, e con l’apporto di conoscenze e capacità trasferibili e accompagnate da una misurazione dei risultati specifica e su larga scala. Le proposte saranno selezionate per creare un portafoglio significativo di interventi che affronteranno le principali sfide urbane. Il portafoglio Enabling City Transformation riceverà finanziamenti per affrontare in modo collaborativo le iniziative previste dal bando. Enabling City Transformation ha una dotazione finanziaria pari a 22,8 milioni di euro, resi disponibili per far fronte a progetti realizzati in tre diversi ambiti: i massimali per le proposte fatte da una Mission City accompagnata da almeno un partner avrà un ammontare compreso tra i 500mila e i 600mila euro; un budget di 1 milione di euro è previsto invece per proposte fatte da un minimo di 2 Mission Cities, più eventuali partner aggiuntivi; e un budget di 1,5 milioni di euro andrà a proposte avanzate da un minimo di 3 Mission Cities più eventuali partner.
Presentazione delle proposte progettuali
La call dell’Enabling City Transformation Program è aperta fino alle ore 17:00 del 14 ottobre. Per partecipare, i soggetti candidabili devono prima registrarsi al sistema per poi presentare le proprie proposte progettuali entro la scadenza stabilita.
Approfondimenti sulla misura a cura di Sef Consulting
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