
Più Ecosistemi culturali grazie a Fondazione Cdp
La Fondazione Cdp sostiene la creazione di sistemi culturali capaci di valorizzare il patrimonio artistico e paesaggistico in collaborazione con enti, istituzioni culturali e associazioni locali. Il bando scade il 22 settembre.
di Edmondo Giroud
La cultura intesa come valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico può diventare un ottimo veicolo di sviluppo economico dei territori, a partire dall’attrattività turistica. È per questo motivo che Fondazione Cdp ha lanciato il bando Ecosistemi culturali mette a disposizione fino a 500mila euro a favore di Ong nazionali e internazionali, onlus, associazioni e cooperative in grado di promuovere ogni forma di arte tramite strumenti innovativi per valorizzare il territorio e incoraggiare il turismo. L’obiettivo è promuovere progetti capaci di arricchire il patrimonio artistico e paesaggistico di territori in cui l’offerta è carente promuovendo la creazione di operazioni culturali duraturi e sostenibili in comuni localizzati in aree interne, in zone rurali o in declino demografico.
Ripartire dall’arte e dalla cultura
Il bando di Fondazione Cdp si rivolge a soggetti privati non profit che potranno presentare le proprie proposte progettuali entro il 22 settembre. I progetti dovranno incentivare la produzione o la valorizzazione artistica, culturale e paesaggistica dialogando in maniera sinergica con enti culturali del territorio e favorendo la collaborazione tra enti locali. I programmi e le attività dovranno svolgersi prevalentemente in piccoli comuni con meno di 100mila abitanti, essere sostenibili nel tempo e poggiare su una visione di lungo periodo.
Le proposte potranno prevedere, a titolo esemplificativo, programmi di sviluppo e valorizzazione di musei, siti archeologici, opere d’arte, percorsi naturalistici, ma anche progetti finalizzati all’organizzazione di eventi artistici, spettacoli teatrali e concertistici in grado di generare attrattività sul territorio, in contesti ove si registrino condizioni di fragilità sociale, spopolamento o carenza di offerta artistico-culturale. Saranno ben valutati anche quei programmi volti a sensibilizzare e avvicinare la comunità ai temi dell’arte e della cultura e al patrimonio artistico e paesaggistico del territorio, migliorando le condizioni complessive di fruizione dell’offerta.
Caratteristiche dei progetti
I progetti dovranno avere una durata di minimo 18 mesi e massimo 24 mesi e dovranno concludersi in ogni caso entro dicembre 2026. I soggetti proponenti dovranno essere enti non profit di natura privata che presentino, in qualità di capofila, progetti pertinenti al proprio statuto nel settore artistico e culturale e che possano vantare, almeno negli ultimi due anni, un’attività di tipo professionale e non episodica in tale ambito.
Le proposte progettuali potranno essere presentate da enti del Terzo settore, organizzazioni non governative nazionali e internazionali, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative culturali e sociali o da associazioni di promozione culturale e sociale.
Le risorse a disposizione
Il budget messo a disposizione dalla Fondazione Cdp è di 500mila euro complessivi. Saranno ammesse al bando proposte che contemplino una richiesta economica minima di 50mila euro e non superiore a 125mila euro. Il contributo sarà erogato tramite un anticipo pari al 20% dell’importo, a seguito della formalizzazione dell’aggiudicazione, seguito da una o più tranches, fino ad ulteriore 70% del totale, a stato di avanzamento lavori, e da un saldo pari al 10% dell’importo, entro 3 mesi dalla chiusura del progetto.
Termini per partecipare
La domanda di partecipazione, inclusiva dell’idea progettuale, dovrà essere presentata attraverso il portale dedicato di Fondazione Cdp, entro le ore 18:00 del 22 settembre. La proposta progettuale dovrà indicare la durata complessiva del progetto, i siti operativi in cui viene realizzato, i suoi obiettivi, il contesto di riferimento e l’analisi dei bisogni, anche finanziari, la descrizione di dettaglio del progetto, dei beneficiari diretti e indiretti, le ricadute positive, gli indicatori di performance e gli strumenti di verifica. La proposta dovrà inoltre indicare gli eventuali partner di progetto, la presenza eventuale di cofinanziamenti, il cronoprogramma, il budget, l’organigramma, il numero e il ruolo dei dipendenti, dei volontari e dei consulenti esterni.
L’istruttoria verrà svolta da un comitato di valutazione nominato da Fondazione Cdp composto da esperti selezionati sulla base delle competenze tecniche nelle materie oggetto del bando mentre le singole proposte verranno misurate in base a criteri specifici quali le precedenti esperienze specifiche nel campo (15%), la fattibilità dell’intervento (20%), il potenziale impatto sociale del progetto (15%) e la qualità complessiva del progetto (50%) che terrà in considerazione l’impianto organizzativo, le tempistiche di realizzazione, la conoscenza del tema, la coerenza del budget rispetto al costo effettivo del progetto nonché l’eventuale cofinanziamento del progetto, la collaborazione tra enti locali diversi e il valore aggiunto legato al soddisfacimento di ulteriori condizioni, come ad esempio l’innovazione, la parità di genere o la sostenibilità ambientale.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il Regolamento del bando.