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Disabilità: un bando per creare periferie inclusive

Dal ministero per le Disabilità 10 milioni di euro per migliorare la qualità della vita di persone in condizione di isolamento e fragilità sociale.

 

di Roberto Antiseri

 

Il ministero per le Disabilità, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, quello delle Infrastrutture e dei trasporti e quello del Lavoro e delle politiche sociali, ha recentemente pubblicato un avviso pubblico per il finanziamento di progetti a valere sul Fondo per le periferie inclusive. Le risorse del Fondo sono destinate al finanziamento di programmi di intervento volti a migliorare la condizione e la qualità della vita di persone con disabilità e delle loro famiglie, in particolare per accrescere le opportunità di inclusione sociale e rafforzare il livello di autonomia di quanti sono in condizione o a rischio di isolamento e fragilità sociale. La misura intende migliorare la qualità, l’accessibilità e l’integrazione dei servizi presenti nelle aree periferiche per accrescere l’inclusività del territorio, anche attraverso il coinvolgimento di tutta la comunità nel rafforzamento della cultura della partecipazione e delle pari opportunità delle persone con disabilità.

Le risorse a disposizione e i Comuni beneficiari

Alla realizzazione di questi progetti è destinato un finanziamento di 10 milioni di euro per l’anno 2023 e il target di riferimento sono i Comuni con popolazione superiore a 300mila abitanti. Sono quindi ammessi a presentare domanda di finanziamento i Comuni di Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Catania.

I dieci grandi Comuni italiani dovranno presentare al ministero per le Disabilità un programma di intervento che può essere articolato in uno o più progetti da realizzare in partenariato tra enti attuatori pubblici ed enti privati privilegiando le forme di coprogrammazione e coprogettazione con gli enti del Terzo settore. Il Comune proponente assumerà il ruolo di coordinatore del partenariato e sarà l’unico referente e soggetto responsabile della corretta realizzazione del programma.

Durata e natura dei progetti

I progetti proposti dovranno avere una durata di realizzazione compresa tra 18 e 24 mesi e dovranno promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità in attuazione della Convenzione Onu per i diritti delle persone con fragilità, contrastando al contempo i fenomeni di marginalizzazione nelle aree periferiche urbane delle grandi città, in coerenza con gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

I progetti dovranno essere volti a generare relazioni, occasioni e contesti che restituiscano protagonismo partecipativo ai residenti e che creino i presupposti per l’inclusione di tutti, partendo dalle persone con disabilità, rendendole promotrici di luoghi e ambienti inclusivi. Potranno quindi essere presentati progetti in grado di sviluppare le competenze lavorative, anche mediante servizi di laboratorio e percorsi formativi, ma anche iniziative di natura socioeducativa finalizzate a creare opportunità di partecipazione attiva alla vita economica, sociale e culturale del territorio. Saranno privilegiati anche i progetti orientati al contrasto dei fenomeni di marginalizzazione, anche attraverso l’individuazione di spazi per aggregazione volte a prevenire e ridurre l’isolamento dei cittadini in condizione di fragilità sociale ed economica, come anche i progetti di inclusione sportiva e ricreativa e le iniziative di supporto e di counselling per le persone con disabilità e le loro famiglie.

Sono ovviamente esclusi dal finanziamento i progetti o gli interventi finanziati, in tutto o in parte, con altri finanziamenti statali.

Termini e modalità di presentazione delle domande

Le domande di finanziamento dovranno essere presentate entro 120 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso sul sito internet del Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità (21 agosto), vale a dire quindi entro il 19 dicembre 2023.

Il contributo concesso potrà coprire non più del 90% del costo complessivo del programma. La quota restante dovrà essere assicurata dal cofinanziamento, anche attraverso la valorizzazione di risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dagli stessi comuni per la realizzazione degli interventi previsti.

Ciascuna domanda di finanziamento dovrà essere accompagnata da una dettagliata documentazione relativa all’analisi dei bisogni, alla descrizione dei destinatari finali e alle modalità di coinvolgimento degli stessi, oltre a una chiara esposizione degli obiettivi degli interventi. L’analisi dovrà contenere anche una definizione dei risultati attesi, con particolare riferimento all’inclusione sociale delle persone con disabilità nelle periferie e alla promozione della loro autonomia, e una elencazione delle fasi in cui si articola la realizzazione del programma, unitamente al cronoprogramma e al relativo quadro economico in cui esso si articola.

La domanda di finanziamento dovrà essere trasmessa in via esclusivamente telematica e in formato accessibile all’indirizzo Pec ufficio.disabilita@pec.governo.it.

 

 

 

 

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