Scade il 7 dicembre il bando che promuove lo sviluppo dell’economia sociale nelle zone rurali europee grazie a una dotazione finanziaria di 1 milione di euro.
di Franco Genovese
Secondo i piani della Commissione europea la transizione verde richiede con urgenza lo sviluppo di partenariati nelle attività economiche delle aree rurali. Si tratta di mettere in atto strategie di collaborazione tra imprese di tutti i settori, autorità locali, ricercatori e servizi basati sull’innovazione e sulla condivisione di conoscenze che consentano di affrontare le nuove sfide economiche con uno sforzo coordinato da parte dei governi e degli attori privati. E il bando “Social Economy Missions for Community Resilience”, con scadenza il prossimo 7 dicembre, serve proprio a individuare e sostenere i protagonisti di questo grande progetto europeo di transizione green.
Da dove nasce il progetto
Il Green Deal europeo riconosce l’importante ruolo delle aree rurali nel rendere l’Ue il primo continente climaticamente neutro entro il 2050. E le piccole e medie imprese svolgono in questo progetto un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi del Patto verde europeo, il quale mira a rafforzare la competitività dell’industria europea a “zero emissioni” sostenendo la rapida transizione verso la neutralità climatica. Tuttavia la competitività delle Pmi è ancora influenzata da uno sfruttamento limitato delle opportunità e delle prospettive di innovazione nel mercato unico e oltre. Sono infatti numerose le sfide che le piccole e medie imprese devono affrontare nelle zone rurali. Le più rilevanti riguardano l’accesso ai finanziamenti, i trasporti, l’impiego corretto delle telecomunicazioni e l’approvvigionamento energetico inadeguato, nonché l’accesso ridotto al mercato e la carenza di lavoratori qualificati, in particolare nei settori ad alta tecnologia. Le zone rurali sono quindi in notevole ritardo in termini di connettività, reti It e hub digitali. E le imprese sociali digitali situate nelle aree rurali dovrebbero essere aiutate e sostenute in quanto strumento importante per fornire una risposta alle numerose sfide che interessano queste aree.
A chi si rivolge
Per far fronte a queste esigenze il Consiglio europeo per l’innovazione e l’Agenzia esecutiva per le Pmi Eismea hanno lanciato questa specifica call che mira a costruire una rete europea di autorità regionali e locali nell’ambito dell’economia sociale creando nuove opportunità per l’apprendimento e la collaborazione a livello europeo con uno sforzo coordinato da parte dei governi.
In questo contesto il programma per il mercato unico mira a promuovere la crescita e a rafforzare la competitività e la sostenibilità delle Pmi con varie forme di sostegno, tra cui questa, promuovendo nuove opportunità commerciali e sviluppando catene di valore industriali.
L’invito a presentare proposte si rivolge ai consorzi di imprese in grado di sviluppare collaborazioni attraverso la condivisione e la replica delle migliori pratiche e dell’apprendimento, con particolare attenzione al rafforzamento della resilienza, dell’ecologia e della digitalizzazione delle imprese dell’economia sociale e delle Pmi attive nelle zone rurali.
Gli obiettivi del bando
Sono numerosi e interconnessi gli obiettivi specifici di questo bando. Innanzitutto permetterà di raccogliere e fare il punto sulle principali raccomandazioni e buone pratiche emerse dai programmi precedenti a sostegno delle comunità rurali, come quelli finanziati nell’ambito di Horizon Europe, dell’European Agricultural Fund for Rural Development (Eafrd), dell’European Regional Development Fund (Erdf) o del Single Market Programme (Smp). Il bando permetterà inoltre di creare nuove reti di imprese a livello regionale e locale promuovendo l’apprendimento tra le parti interessate dell’economia sociale, sia per il settore pubblico sia per quello privato. Altro obiettivo collegato sarà inoltre la graduale costruzione di comunità dell’economia sociale come parte integrante di un modello economico europeo sostenibile, con particolare attenzione alla resilienza delle comunità rurali attraverso lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale.
Gli impatti positivi previsti
I progetti presentati avranno un impatto positivo su diversi fronti, a partire dall’aumento dell’occupazione e delle caratteristiche degli impieghi nelle zone rurali, passando per un miglioramento generale della qualità della transizione verde, sociale e digitale a livello locale. Tra gli effetti positivi attesi c’è anche l’evoluzione dei modelli di business resilienti e sostenibili basati sull’economia sociale e la promozione dell’uso efficiente delle risorse, oltre a garantire una maggiore resilienza della comunità rurali locali e migliori condizioni di vita per la popolazione.
Budget, tempistiche e modalità di presentazione delle domande
Il budget disponibile è pari a 1 milione di euro ma potrebbe essere aumentato fino al 20% in caso di progetti particolarmente rilevanti. Il bando permetterà di finanziare un massimo di 4 progetti. La valutazione delle proposte progettuali si svolgerà tra dicembre 2023 e marzo 2024, mentre la comunicazione dei risultati dell’istruttoria, e quindi dei progetti selezionati, avverrà ad aprile 2024. La partenza dei progetti inizierà invece a giugno 2024.
Tutte le proposte devono essere presentate online entro le ore 17:00 del 7 dicembre tramite il sistema di presentazione elettronico del portale della Commissione europea all’interno della sezione Funding & Tenders.