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Aperto il bando per il sostegno del Terzo settore

Già dal 16 ottobre è possibile presentare domanda per accedere a finanziamenti di oltre 22,6 milioni destinati al Terzo settore. Chiusura bando il 6 novembre.

 

di Diego Pietanza

 

È stato recentemente pubblicato sul sito ministero del Lavoro e delle politiche sociali il bando 2023 rivolto a tutto il mondo non profit per usufruire di aiuti finanziari per ben 22,6 milioni di euro. La misura di sostegno aumenta di quasi 3 milioni di euro le risorse stanziate nel 2022 e riguarda una serie molto ampia di interventi da parte del Terzo settore. Il bando rimarrà aperto per poche settimane, vale a dire sino alle ore 20:00 del prossimo 6 novembre.

La natura delle iniziative

L’avviso pubblico è riservato al sostegno di attività di interesse generale tramite progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore. Le risorse messe a disposizione discendono dal Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore e permetteranno di rafforzare o di far nascere un’ampia platea di iniziativa che spaziano dal contrasto alla povertà alla promozione dell’agricoltura sostenibile, dallo sviluppo della cultura della salute e della prevenzione fino all’erogazione di un’educazione di qualità, equa e inclusiva, passando per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment di donne e ragazze, fino ai progetti riguardanti la buona gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie, la riduzione delle ineguaglianze e la creazione di insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

I vincoli del bando

Per l’annualità 2023 le risorse del Fondo ammontano complessivamente a 22.666.890 euro e sono state disposte per interventi e iniziative di portata nazionale. I progetti dovranno infatti riguardare azioni che interessino almeno 10 Regioni e avere una durata minima non inferiore ai 12 mesi e non superiore ai 18 mesi.

Per quanto riguarda il finanziamento concesso, non potrà essere inferiore a 250mila euro né superare l’importo di 600mila euro. La quota di finanziamento da parte del ministero non potrà superare l’80% del costo totale del progetto nel caso esso sia presentato da associazioni di promozione sociale o da organizzazioni di volontariato anche in partenariato tra loro. Qualora la proposta sia presentata invece da fondazioni del Terzo settore, il finanziamento non potrà superare il 50% del costo totale. La restante quota del costo complessivo sarà a carico dei soggetti proponenti, i quali potranno avvalersi anche di eventuali risorse messe a disposizione da soggetti terzi. Il cofinanziamento, come risultante nel piano finanziario, costituisce inoltre un requisito importante a conferma della concreta capacità degli enti di sostenere le spese connesse alla realizzazione dei progetti.

Spese ammissibili

Il finanziamento richiesto per ciascuna iniziativa avrà alcuni vincoli di spesa, come ad esempio quella nell’ambito delle risorse umane, che non potranno superare globalmente il 10% del costo complessivo del progetto. Allo stesso modo, i costi di affidamento a enti terzi di specifiche attività non potranno superare il 30% della spesa complessiva, mentre i costi di progettazione non potranno superare il 5% del costo complessivo dell’iniziativa e così pure le spese generali di funzionamento non direttamente riconducibili alle attività di progetto, che non potranno eccedere il 10 % del costo complessivo.

In sede di verifica amministrativo-contabile tutte le spese effettivamente sostenute entro la data di chiusura del progetto dovranno risultare giustificate da fatture o da documenti contabili di valore probatorio.

Non sono ammessi i costi riguardanti gli oneri relativi ad attività promozionali non direttamente connesse al progetto, quelli relativi all’acquisto di riviste, periodici e pubblicazioni di carattere istituzionale non strettamente attinenti alle attività finanziate, così come gli oneri connessi a ristrutturazione o all’acquisto di beni immobili, o quelli connessi all’organizzazione e alla partecipazione ad appuntamenti istituzionali delle organizzazioni proponenti, come ad esempio congressi, seminari e convegni. Non saranno ammessi anche gli oneri relativi a ogni altra tipologia di spesa non strettamente finalizzata e riconducibile alla realizzazione del progetto approvato.

Presentazione delle domande

Per la presentazione delle iniziative progettuali dovrà essere utilizzata, a pena di esclusione, la modulistica disponibile sul sito del ministero. La documentazione dovrà essere caricata sulla piattaforma accessibile all’indirizzo https://servizi.lavoro.gov.it/ entro le ore 20:00 del 6 novembre.

Con ciascuno dei progetti ammessi al finanziamento sarà sottoscritta un’apposita convenzione, nella quale saranno disciplinate le modalità di realizzazione dell’iniziativa, nonché i diritti e gli obblighi derivanti dal rapporto tra il ministero e il soggetto beneficiario.

 

 

 

 

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