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Al via il nuovo programma Cerv

Riparte il programma Ue focalizzato su “Cittadini, uguaglianza, diritti e valori”. Ecco un veloce riepilogo dei singoli bandi e delle loro scadenze.

di Marco Ehlardo

Con l’avvio, con un certo ritardo, della programmazione europea 2021-2027, l’Unione Europea lancia il nuovo programma Cerv – Citizens, equality, rights and values (Cittadini, uguaglianza, diritti e valori).

Il nuovo programma, in realtà, unisce i precedenti programmi “Diritti, uguaglianza e cittadinanza” e “Europa per i cittadini” del precedente settennato, rilanciando l’importanza di un programma finalizzato alla protezione e promozione dei valori e dei diritti fondamentali dell’Ue e al sostegno alle organizzazioni della società civile impegnate su questo fronte.

Per raggiungere questi scopi, l’Unione Europea stanzia ben 1.550.000.000 di euro per il nuovo settennato, più del doppio dei due precedenti programmi messi assieme.

Le finalità del programma

Gli obiettivi del programma Cerv sono sostanzialmente quattro: innanzitutto vuole salvaguardare e promuovere i valori dell’Unione, e in secondo luogo promuovere i diritti, la non discriminazione e l’uguaglianza tra le persone, compresa la parità di genere, e promuovere l’integrazione della dimensione di genere e l’integrazione della non discriminazione.

Il programma Cerv vuole inoltre promuovere il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini nella vita democratica dell’Unione e gli scambi tra i cittadini di diversi Stati membri, nonché sensibilizzarli in merito alla loro storia comune europea. Infine intende incidere fortemente nel contrasto alla violenza, compresa la violenza di genere.

La filosofia dei bandi

Pur non essendoci particolari limitazioni alle persone giuridiche che possono partecipare ai bandi, è evidente che si tratta di bandi che interessano soprattutto gli enti del Terzo settore, assieme a partner classici quali amministrazioni statali, autorità locali e regionali, scuole, centri di formazione, università.

Un’occasione, dunque, da non perdere per il settore dell’economia sociale italiano, perché consentirebbe di perseguire i propri fini sociali con finanziamenti di notevole entità. Il tutto, però, è raggiungibile a condizione di modificare sensibilmente l’approccio progettuale che viene usualmente utilizzato da buona parte del Terzo settore del nostro Paese.

La progettazione europea, infatti, ha requisiti molto diversi da quella per i bandi nazionali o locali. Se in quella italiana si privilegia l’aspetto “sociologico”, in quella europea la valutazione si concentra essenzialmente sui risultati che si vogliono raggiungere. Quindi si deve passare da un’analisi dei massimi sistemi e del mondo ideale al quale tendiamo, a un dettaglio preciso e integrato, quasi matematico, di cause-soluzioni-risultati. Non bisogna dimenticare mai che, nella progettazione europea su fondi a gestione diretta, ci si confronta con organizzazioni di tutti i Paesi Ue, spesso più abituate a un approccio analogo a quello europeo anche nella progettazione nazionale.

In definitiva, si deve evitare una progettazione che descriva benissimo il contesto, i problemi e quello che si vorrebbe idealmente ottenere, ma dove, alla fine, il valutatore Ue non capisce che cosa si voglia fare, come si voglia farlo, perché le azioni proposte siano efficaci, e come si monitora se i risultati si raggiungono o meno.

Il ruolo della progettazione

Sono numerosi i bandi già usciti per la prima annualità del programma Cerv. Tutti i bandi prevedono un finanziamento a fondo perduto fino al 90% del costo del progetto, per importi non inferiori ai 75.000 euro.

Tra questi facciamo una breve elencazione di quelli più interessanti.

Il bando “Promuovere l’uguaglianza e combattere il razzismo, la xenofobia e la discriminazione” (Cerv-2022-Equal)” prevede varie sottoazioni possibili, con un budget complessivo di 7.740.000 euro. Scadenza: 24 febbraio 2022.

Il bando “Promuovere la parità di genere” (Cerv-2022-Ge) ha l’obiettivo specifico di promuovere la pari partecipazione e rappresentanza delle donne e degli uomini nel processo decisionale politico ed economico. Il budget è di 6.800.000 euro. Scadenza: 16 marzo 2022.

Il bando “Prevenire e combattere la violenza di genere e nei confronti dei bambini” (Cerv-2022-Daphne) prevede 7 possibili sottoazioni, per un budget complessivo di 30.500.000 euro. Scadenza: 12 aprile 2022.

Il bando “Promuovere e proteggere i diritti dei bambini” (Cerv-2022-Child), con un budget di 3.010.000 euro. Scadenza: 18 maggio 2022.

Non resta che mettersi al lavoro dunque. Con un suggerimento: formare risorse interne sulla progettazione europea. O, in loro mancanza, rivolgersi a chi ha queste competenze.

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