Il Mimit ha stanziato 7 milioni di euro per l’internazionalizzazione delle Pmi innovative italiane. Il termine per la presentazione dei progetti è il 13 aprile.
di Alessandro Battaglia
Il ministero delle Imprese e del made in Italy ha stanziato 7 milioni di euro per le piccole e medie imprese italiane e le startup innovative che intendono approdare sui mercati internazionali. Annuncio recentissimo e finestra di tempo strettissima per accedere a questa misura sostenuta con risorse Pnrr e che si mostra davvero stimolante per tutte le tipologie di startup italiane. Parliamo infatti di un contributo massimo concedibile pari a 500 mila euro per ogni singolo progetto.
A chi si rivolge
Il bando per l’internazionalizzazione delle Pmi innovative si inscrive nella più ampia call sovranazionale Eurostars indetta nell’ambito dell’iniziativa europea Innovative Smes che ha come obiettivo il finanziamento di piccole e medie imprese impegnate a collaborare a progetti di ricerca e sviluppo per la creazione di prodotti, processi o servizi innovativi per la commercializzazione.
Possono presentare i propri progetti tutte le Pmi, le Pmi innovative e le startup innovative, come anche gli organismi di ricerca, purché sia collegato almeno uno dei soggetti appena citati. Anche le grandi imprese possono partecipare al bando a patto che sia presente, anche in questo caso, almeno un’impresa o una startup innovativa.
Sono ovviamente ammessi i programmi avviati con il coinvolgimento tra più soggetti, i quali devono tuttavia essere realizzati mediante il ricorso allo strumento dei contratti di rete o di altre forme di collaborazione come l’istituto dei consorzi o gli accordi di partenariato. L’obiettivo è stimolare la crescita, la competitività, l’innovazione e l’internazionalizzazione delle Pmi innovative italiane, anche in forma congiunta con organismi di ricerca e grandi imprese.
Spese ammissibili
Le spese ammesse alle agevolazioni son quelle relative al personale dipendente, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario impiegato nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono quindi esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali. Altre spese ammissibili sono quelle relative agli strumenti e alle attrezzature utilizzate per il progetto e i servizi di consulenza necessari al suo svolgimento, incluso l’ottenimento di brevetti e know-how. Sono ammesse anche le spese generali e di comunicazione, nella misura del 25%, e le spese sostenute per l’acquisto dei materiali utilizzati per l’attuazione del progetto.
La valutazione dei progetti
La bontà delle proposte sarà valutata sulla base di elementi essenziali quali l’eccellenza del progetto, con riferimento alla chiarezza e pertinenza degli obiettivi presentati e alla solidità dell’idea innovativa. Altri requisiti importanti sono la qualità e l’efficienza dei risultati attesi, insieme all’interesse industriale e alle potenzialità di sviluppo dell’idea progettuale.
I soggetti beneficiari sono tenuti ad avviare il progetto non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione. Le agevolazioni saranno erogate dal ministero in non più di 5 soluzioni, più l’ultima a saldo, in relazione allo stato di avanzamento del progetto.
Spetta poi al ministero delle Imprese e del made in Italy effettuare l’istruttoria entro 70 giorni dall’invio della domanda facendo una stima del progetto sulla base di un assessment che terrà conto della bontà del progetto, delle sue caratteristiche tecniche, del suo impatto finanziario, ambientale e sociale e di altre variabili specifiche che permetteranno di definire anche le agevolazioni spettanti.
Le scadenze e stanziamenti
Le imprese e i soggetti interessati che intendono aderire all’iniziativa devono presentare le proposte entro giovedì 13 aprile. La dotazione della misura è di 7 milioni, mentre il contributo massimo per singolo progetto è di 500mila euro, con una quota del 40% dello stanziamento complessivo che è riservata alle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno.
La domanda di agevolazioni, completa di tutta la documentazione, deve essere presentata in via esclusivamente telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata dgiai.div6@pec.mise.gov.it.