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Quando lo Sport è di Tutti

Al via l’edizione 2023 di Sport di Tutti, la linea di interventi progettati per rivitalizzare le aree disagiate, coinvolgere le categorie vulnerabili, spingere le attività in carcere e quelle nei parchi pubblici attrezzati. Il termine per la presentazione delle domande è il 24 marzo.

 

Roberto Antiseri

 

Con lancio previsto il 24 febbraio, l’iniziativa Sport di Tutti rappresenta un modello d’intervento sociale e sportivo fondamentale per abbattere le barriere d’accesso allo sport e creare una maggiore coesione sociale nei territori e nelle comunità. Promosso dal ministero per lo Sport e i Giovani e realizzato in collaborazione con Sport e Salute, l’intervento è diviso in quattro tronconi e intende promuovere la pratica sportiva e l’adozione di stili di vita sani con un miglioramento delle condizioni di salute e di benessere psicofisico degli individui. L’ammontare complessivo dell’iniziativa di sostegno è di 15,7 milioni di euro.

Quattro fronti di intervento: si parte dai quartieri

Gli avvisi pubblici dell’edizione 2023 sono quattro, e per tutti il termine per la presentazione delle domande è il 24 marzo. Il primo intervento riguarda i Quartieri e intende supportare le associazioni e le società sportive dilettantistiche, insieme agli enti del Terzo settore che operano di ambito sportivo, che sono situati in contesti territoriali difficili. I progetti possono essere realizzati in collaborazione con altri soggetti operanti sul territorio, utilizzando lo sport e i suoi valori educativi come strumento di sviluppo ed inclusione sociale. L’iniziativa si inserisce in uno scenario sociale complesso in termini di mancato accesso all’istruzione, agli spazi ricreativi, culturali e sportivi, soprattutto da parte dei minori. La dotazione complessiva è di 3.778.875 di euro.

Il tema sensibile dell’inclusione

L’altro fronte aperto è quello dell’Inclusione, sempre rivolto ad Asd/Ssd ed enti del Terzo settore di ambito sportivo, che svolgono attività di carattere sociale sul territorio attraverso progetti che utilizzano lo sport come strumento educativo e di prevenzione del disagio, di inclusione sociale, di integrazione dei gruppi a rischio di emarginazione, garantendo a tutti l’accesso alla pratica sportiva. Per questa linea di intervento sono stati messi a disposizione 2.406.410 di euro.

Il versante delle carceri

Il terzo ambito di intervento riguarda le Carceri, nelle quali lo sport viene promosso come strumento di rieducazione per i detenuti rinchiusi negli istituti penitenziari per adulti e minorili. L’iniziativa  è realizzata in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, per realizzare attività sportiva per i detenuti e di formazione destinato agli operatori sportivi e al personale dell’amministrazione penitenziaria. La dotazione complessiva per questo ambito di intervento è di 3 milioni di euro.

I parchi comunali attrezzati

L’ultimo fronte è quello relativo ai Parchi e coinvolge l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani. Il progetto ha l’obiettivo di realizzare nuove aree sportive attrezzate all’interno di parchi comunali pubblici o spiagge, attraverso la dotazione di strutture fisse per lo svolgimento di attività sportiva all’aperto a corpo libero. I Comuni interessati, oltre a cofinanziare ogni realizzazione con un contributo pari al 50%, dovranno prevedere l’adozione delle aree attrezzate, per un minimo di due annualità, da parte di associazioni o società sportive dilettantistiche in grado di assicurare la manutenzione di spazi e attrezzature. Le risorse sono pari a 4 milioni di euro, di cui 3.300.000 euro per l’approvvigionamento e l’installazione delle attrezzature e 700.000 euro per l’allestimento e l’attivazione digitale delle stesse.

Destinatari e modalità di partecipazione

I destinatari degli avvisi sono tutte le associazioni e le società sportive dilettantistiche iscritte al Ras, vale a dire il Registro delle attività sportive dilettantistiche attivo presso il Dipartimento per lo Sport e gestito da Sport e Salute. In questa edizione 2023 potranno per la prima volta partecipare ai bandi anche gli enti del Terzo settore di ambito sportivo iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) e al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (Ras).

Per poter proporre la propria candidatura, i destinatari devono ovviamente avere la disponibilità di un impianto sportivo o di uno spazio idoneo allo svolgimento delle attività sportive, che devono essere situati in quartieri disagiati o in periferie urbane, anche in convenzione con soggetti privati o enti locali. Devono inoltre aver maturato un’esperienza di almeno tre anni in attività sportive o in progetti in ambito sociale. Oltre a questo, devono disporre di istruttori dedicati al progetto in possesso di laurea in Scienze Motorie o diploma Isef, oppure di tecnici di 1° livello per la fascia giovanile, tecnici con specifica esperienza per le altre fasce di età e di operatori in possesso di laurea o con abilitazione socio-psico-pedagogica e di educatori professionali, in numero adeguato a garantire lo svolgimento delle attività sportive e delle altre attività previste dal progetto.

Le candidature dovranno essere presentate attraverso la piattaforma informatica dedicata, raggiungibile dal link https://www.sportesalute.eu/sportditutti.html a partire dalle ore 12:00 del 24 febbraio 2023 sino alle ore 12:00 del 24 marzo.

 

 

 

 

 

 

 

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