Futura e Onlife sono i primi due bandi promossi dal Fondo per la Repubblica Digitale per aiutare giovani donne e Neet a migliorare le proprie competenze digitali e reinserirsi nel mondo del lavoro.
di Giorgio Pietanza
Il Fondo per la Repubblica Digitale è la grande iniziativa nata dalla partnership tra il pubblico e il privato sociale. Da un lato c’è infatti il ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale e quello dell’Economia e delle finanze, mentre sul versante privato c’è l’Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria.
L’iniziativa di sostegno nasce nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Pnrr e dal Fondo nazionale complementare, mettendo a disposizione 13 milioni di euro con l’obiettivo di migliorare le competenze informatiche e implementare progetti di formazione e di inclusione digitale. In totale il Fondo stanzierà, da qui al 2026, la bellezza di 350 milioni di euro per finanziare progetti in grado di accompagnare la transizione digitale.
Futura, per le donne tra i 18 i 50 anni
Con il primo bando, Futura, il Fondo per la Repubblica Digitale invita i soggetti pubblici, quelli privati senza scopo di lucro e gli enti del Terzo settore a presentare proposte efficaci e innovative per promuovere lo sviluppo delle competenze digitali delle donne di età compresa tra i 18 i 50 anni per garantire migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro. Nel nostro Paese, infatti, solo il 43,10% delle donne possiede competenze digitali di base contro la media europea del 52,30%. Questo dato contribuisce a delineare il quadro poco confortante in termini di divario di genere in Italia, che si posiziona al 114° posto per quanto riguarda la partecipazione economica femminile, secondo il Gender Gap Report 2021 del World Economic Forum.
Il bando Futura mette a disposizione un ammontare complessivo di 5 milioni di euro ripartiti tra l’area Nord e Centro (2.755.000 euro) e l’area Sud e Isole (2.245.000 euro). L’intento del bando è individuare progetti di sviluppo delle competenze digitali che, una volta sperimentati, valutati e riconosciuti come efficaci, siano “scalabili” e possano divenire oggetto di politiche pubbliche funzionali all’incremento delle competenze digitali del Paese.
Partnership e non profit
Le proposte possono essere presentate da un soggetto singolo o da partnership costituite da massimo tre soggetti che assumeranno un ruolo attivo nella coprogettazione e nella realizzazione della proposta. Saranno valutate positivamente le proposte che prevedano partnership complementari, formate da soggetti pubblici e privati funzionali alla realizzazione dell’intervento. È ovviamente possibile coinvolgere le imprese all’interno del progetto in qualità di partner sostenitori per avvicinare la proposta formativa alle reali esigenze del mondo imprenditoriale. Gli enti for profit, in qualità di fornitori di servizi, possono contribuire al progetto apportando conoscenze, competenze e risorse anche attraverso il coinvolgimento diretto di dipendenti o collaboratori in qualità di formatori.
Onlife: un’opportunità per i Neet
Il bando Onlife si rivolge invece ai cosiddetti Neet, vale a dire quei giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni che non hanno un’occupazione e non sono nemmeno inseriti in un percorso di istruzione o di formazione (Not in education, employment or training).
Il nostro Paese presenta il più alto tasso di Neet all’interno dell’Unione europea, superando il 25% e toccando i 3 milioni di soggetti. Questo preoccupante fenomeno riguarda prevalentemente le donne, con il 57% del totale, fino ad arrivare al 75% se si considera solo la categoria specifica degli inattivi. E ciò accade specialmente nelle Regioni del Sud Italia, dove risiede il 53% dei Neet.
L’obiettivo è garantire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro attraverso il sostegno a progetti di formazione volti ad accrescere le competenze digitali offrendo così migliori opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.
Otto milioni di euro per progetti formativi
La dotazione finanziaria è di 8 milioni di euro per progetti realizzati da soggetti pubblici, soggetti privati senza scopo di lucro ed enti del Terzo settore. Anche in questo caso sono ammessi i progetti presentati in forma singola o in partnership costituite da un massimo di tre soggetti. Anche in questo bando le risorse sono ripartite in due grandi aree territoriali: l’area Nord e Centro (3.728.000 euro) e l’area Sud e Isole (4.272.000 euro).
Come per il bando Futura, gli enti for profit possono essere coinvolti come partner sostenitori o come fornitori di servizi per l’apporto di know how e competenze in ambito digitale. L’obiettivo è finanziare progetti di formazione validi ed innovativi volti ad accrescere le competenze digitali dei Neet.
In particolare gli interventi dovranno rendere attrattivi i programmi di upskilling e reskilling digitale attraverso azioni di sensibilizzazione del target riguardo ai benefici e ai vantaggi offerti, non solo in termini di occupabilità ma anche di realizzazione personale e di reinserimento sociale.
Modalità di presentazione e tempistiche
Per entrambi i bandi, i progetti devono essere presentati con il corredo di tutta la documentazione richiesta e inviati esclusivamente online attraverso la piattaforma Re@dy, raggiungibile tramite il sito internet www.fondorepubblicadigitale.it, entro le ore 13.00 del 16 dicembre.