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Pedalata “assistita” per le cargo bike

Le piccole realtà che svolgono attività di trasporto merci nei centri urbani possono usufruire del credito d’imposta per l’acquisto di cargo bike. Un aiuto alla mobilità sostenibile e un piccolo passo lungo la difficile strada della transizione ecologica.

 

di Roberto Antiseri

 

C’è tempo fino al 30 giugno per richiedere il bonus sull’acquisto di cargo bike con uno o più vani di carico merci. Si tratta di un incentivo finalizzato a promuovere nuovi sistemi di mobilità sostenibile attraverso l’ottimizzazione del microtrasporto in ambito urbano. Una misura che vuole contribuire a decongestionare le città incoraggiando nuovi processi per la logistica dell’ultimo miglio.

L’incentivo, sotto forma di credito d’imposta, si rivolge a tutte le realtà di micro e piccola imprenditoria, compreso il Terzo settore, che svolgono attività di trasporto di piccole merci in città. La misura è stata definita recentemente con decreto del ministero della Transizione Ecologica del 9 marzo 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 aprile, che indica le precise disposizioni per il riconoscimento del tax credit.

Questo provvedimento asseconda il trend dell’e-commerce e del delivering in ambito cittadino esploso durante la pandemia e rappresenta un’occasione per creare sviluppo economico e contribuendo a snellire trasporto e traffico urbano in chiave sostenibile.

Le spese ammissibili

Per essere riconosciuto, l’acquisto deve riguardare cargo bike e cargo bike a pedalata assistita equipaggiate con uno o più vani o superfici di carico merci che devono soddisfare alcuni requisiti: innanzitutto la cargo bike deve avere una massa complessiva a pieno carico non superiore a 250 kg, nel caso di veicolo isolato, o a 300 kg nel caso di veicolo provvisto di rimorchio. Inoltre il volume o la superficie di carico complessivi devono essere uguali o maggiori di 200 dm³, nel caso di uno o più vani di carico chiusi o a cassone, oppure di 25 dm², nel caso di una o più superfici di carico, eventualmente delimitate con sponde laterali ribassate.

L’incentivo sotto forma di credito di imposta è riconosciuto nel limite massimo complessivo di 2 milioni di euro per l’anno 2021 e nella misura del 30% delle spese sostenute e documentabili. Il Ministero, ricevuta l’istanza di accesso all’agevolazione, verifica la correttezza dei dati indicati e della documentazione trasmessa e, nel caso in cui le verifiche si concludano positivamente, determina l’ammontare dell’agevolazione concedibile, sulla base delle dichiarazioni rese dal soggetto richiedente, nel limite massimo di 2.000 euro per ciascun beneficiario.

I limiti del provvedimento

Per il riconoscimento del credito d’imposta sulle spese sostenute nel 2021, le microimprese e piccole imprese interessate hanno tempo fino al 30 giugno per presentare la domanda al ministero della Transizione ecologica accedendo alla piattaforma informatica resa disponibile sul sito www.mite.gov.it. Entro 60 giorni dalla data di presentazione dell’istanza il Ministero procede alla registrazione dell’aiuto individuale e comunica al beneficiario l’ammontare del credito d’imposta spettante e la data a decorrere dalla quale lo stesso è utilizzabile.

Il credito d’imposta è riconosciuto dal ministero della Transizione ecologica secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze e fino all’esaurimento delle risorse complessivamente disponibili. È dunque piuttosto evidente che la criticità principale del provvedimento è rappresentata dalla scarsità delle sue risorse, che potranno soddisfare la domanda di solo 1.000 beneficiari. Inoltre chi vuole usufruire della tax credit deve aver già acquistato la cargo bike nel 2021, senza quindi aver avuto la possibilità di conoscerne per tempo le caratteristiche idonee, così come definite dal decreto datato 2022.

Sebbene la norma sembri un po’ tardiva e pasticciata, non si può tuttavia negare l’indiscussa utilità della stessa all’interno delle nuove logiche di viabilità sostenibile, soprattutto nelle grandi città, laddove l’approvvigionamento quotidiano e il trasporto di merci sulle due ruote sta prendendo sempre più piede.

Si spera dunque in una dotazione futura molto maggiore per questa risorsa.

 

Per saperne di più ecco i riferimenti normativi della misura.

 

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