Chiude il 22 dicembre il primo bando del Pnrr dedicato a progetti di ricerca nell’ambito del food system. La dotazione finanziaria è di quasi 5 milioni di euro.
di Franco Genovese
È prossimo alla chiusura il primo bando per progetti di ricerca nell’ambito del partenariato esteso OnFoods, il grande progetto transnazionale che è promosso in Italia dal ministero dell’Università e della ricerca tramite i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La misura denominata “Research and innovation network on food and nutrition sustainability, safety and security” è la prima di una serie di iniziative di sostegno alla ricerca e si muove nella direzione della sostenibilità socioeconomica e ambientale della filiera alimentare nel rispetto delle scelte dei consumatori, promuovendo la stagionalità e l’alta qualità dei prodotti e nonché la riduzione delle diseguaglianze sociali.
Che cos’è OnFoods
OnFoods è un partenariato esteso costituito da numerosi soggetti tra università, organismi di ricerca nazionali e organizzazioni private ed è finanziato dall’Unione Europea tramite il Next Generation Eu. In Italia è uno degli investimenti del Pnrr (M4C2, Investimento 1.3) ed è gestito dal Mur, il ministero dell’Università e della ricerca. Il progetto OnFoods ha come obiettivo la promozione di un modello di alimentazione sostenibile innovativo e distintivo, mirando a generare un impatto sul benessere e sulla salute delle comunità e contribuire a garantire l’accesso a una nutrizione adeguata a tutti. OnFoods è inoltre uno dei 14 progetti selezionati dal Mur per la creazione di “partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca, alle aziende per il finanziamento di progetti di ricerca di base” nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
I componenti del partenariato
Il partenariato di OnFoods è costituito da 26 soggetti: 7 enti privati (Barilla, Bolton Food, Cirfood, De’ Longhi, Sacco System, Tecnoalimenti; Confooperative solo in qualità di Membro dell’HUB), 12 enti vigilati dal ministero dell’Università e della Ricerca (Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Politecnico di Milano, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Pavia, Università di Napoli Federico II, Università di Pisa) e 7 università e istituti di ricerca non vigilati dal Mur (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Fondazione Edmund Mach, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Istituto neurologico mediterraneo Neuromed, Libera università di Bolzano, Università Cattolica del Sacro Cuore).
Il sottoprogetto sulla Global sustainability
Il programma OnFoods è articolato in sette sottoprogetti denominati “spokes”, ciascuno dei quali è incentrato su aspetti specifici della ricerca e dell’innovazione. Attraverso l’attività di questi spoke saranno perseguiti i sei obiettivi che il progetto si impegna a raggiungere nell’arco di 36 mesi, ossia promuovere una produzione alimentare sostenibile, favorire una distribuzione alimentare sostenibile, sviluppare tecnologie innovative per la produzione e il consumo di alimenti sostenibili, aumentare l’adesione a modelli alimentari più sostenibili, migliorare la qualità degli alimenti e delle diete e garantire la sicurezza alimentare per la popolazione generale e per specifici target vulnerabili. Ognuno dei sette sottoprogetti ha un suo coordinatore. In questo primo spoke dedicato alla “Global sustainability” il coordinatore è l’Università degli Studi di Parma.
Dotazione finanziaria e aree di intervento
La dotazione finanziaria del bando è di 4.983.750 euro e verrà erogata dall’Università degli Studi di Parma in qualità di soggetto realizzatore dello spoke 1. L’obiettivo del bando è finanziare progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in grado di promuovere la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle filiere agroalimentari, nonché la riduzione delle diseguaglianze sociali. Sono ammissibili solo proposte progettuali presentate da partenariati di ricerca costituiti da soggetti giuridici pubblici e privati. I partenariati devono essere composti da un minimo di 3 soggetti giuridici e fino a un massimo di 6, autonomi tra loro, tra cui un’università. OnFoods si rivolge quindi a organismi di ricerca pubblici o privati, università statali, micro, piccole e medie imprese e grandi imprese esterni al partenariato OnFoods interessati a introdurre innovazioni significative in relazione a prodotti, processi o servizi.
Beneficiari potenziali del progetto OnFoods
I soggetti ammissibili a presentare proposte progettuali sono le micro, piccole e medie imprese (Mpmi), con una quota complessiva a loro destinata che può arrivare al massimo al 70% del costo totale ammissibile di progetto, e le grandi imprese che abbiano instaurato la collaborazione con almeno una Mpmi. La quota complessiva destinata alle grandi imprese può essere al massimo il 30% del costo totale ammissibile di progetto. Possono inoltre partecipare le università statali e gli organismi di ricerca, pubblici e privati, a condizione che persista il requisito di collaborazione con almeno una Mpmi o una grande impresa. La quota complessiva in questo caso può arrivare fino al 40% del costo totale ammissibile di progetto.
Le proposte finanziarie devono prevedere che l’84% delle risorse finanziate siano destinate alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). La documentazione del bando, gli allegati e la modulistica sono reperibili nell’apposita sezione del sito internet dell’Università degli Studi di Parma https://www.unipr.it/bandi-cascata-emanati-da-unipr nonché sul sito internet della Fondazione OnFoods https://onfoods.it.
La richiesta di finanziamento deve essere presentata entro le ore 12:00 del 22 dicembre.