
Dal Pnrr una potente spinta all’agrisolare
Il bando “Parco Agrisolare” da 1,5 miliardi sarà destinato all’agricoltura sostenibile e prevede sostegni finanziari per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture rurali.
di Franco Genovese
La misura che sta per essere varata è molto importante perché porterà una ventata di innovazione e di efficienza nel mondo agricolo e zootecnico. Il bando denominato “Parco Agrisolare” s’inserisce nelle azioni della missione 2 del Pnrr (Rivoluzione verde e transizione ecologica, ndr) e ha come obiettivo l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture di edifici agricoli, stalle o altre strutture per una superficie complessiva di 4,3 milioni di metri quadrati per una potenza installata complessiva di circa 0,43 Gigawatt.
Un importante investimento di 1,5 miliardi di euro è stato destinato a tal scopo al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che dovrà ora vagliare le domande privilegiando la riqualificazione delle coperture mediante la rimozione dell’amianto, laddove presente, e il contestuale miglioramento dell’areazione e della coibentazione dei tetti oggetto di intervento. Il tutto avverrà senza consumo di nuovo suolo e riqualificando le strutture produttive preesistenti.
Il bando di accesso ai finanziamenti sarà pubblicato entro il 31 marzo, in pieno rispetto delle scadenze fissate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le tappe 2022-2026 del bando
Trattandosi di una misura “monstre”, la gittata del bando avrà un’articolazione molto ampia e lunga. Entro la fine del 2022 saranno individuati i progetti che beneficeranno di almeno il 30% di tutte le risorse finanziarie disponibili, entro il 2023 saranno identificati quelli che riceveranno almeno il 50% delle risorse ed entro il 2024 saranno individuati i progetti che godranno del 100% delle risorse disponibili. Entro giugno 2026 si prevede infine la realizzazione completa di tutte le installazioni, con la generazione complessiva di almeno 375mila kW di energia solare.
Una volta pubblicato il bando, le domande saranno assistite dal Gse (Gestore Servizi Energetici) indicato dal Mipaaf quale attuatore della linea di intervento del Pnrr, con cui si sta predisponendo una convenzione “pubblico-pubblico” e che consentirà di avviare subito le operazioni di attuazione dei programmi fotovoltaici le cui domande avranno ricevuto parere favorevole. Questo passaggio è importante perché permetterà di accelerare l’intero processo e consentire l’avvio immediato dei progetti. Il Ministero dell’Agricoltura manterrà in ogni caso il ruolo di punto unico di contatto per accedere ai fondi del Pnrr e avrà la responsabilità della supervisione complessiva di tutto l’intervento.
L’ammontare degli incentivi
Stando a un avviso pubblicato dal Mipaaf a fine dicembre 2021, potranno beneficiare dell’intervento gli imprenditori agricoli, i coltivatori diretti e le imprese agroindustriali. Agli interventi realizzati verrebbe inoltre riconosciuto un incentivo in conto capitale fino al 65%, aumentato del 25% per i giovani imprenditori.
L’avviso di dicembre aveva lo scopo di raccogliere le osservazioni degli operatori rispetto ai massimali della potenza installata e agli investimenti ammissibili. E su questa tematica era intervenuta anche Confagricoltura con alcune osservazioni. L’esito della consultazione e le condizioni concordate con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali saranno rese note soltanto fra pochi giorni, al momento della pubblicazione del bando.
«Siamo di fronte a un passaggio di fondamentale importanza verso l’aumento delle energie rinnovabili, soprattutto in considerazione dell’attuale fase di grandi difficoltà dovute alla corsa verso l’alto dei costi energetici», ha commentato al proposito Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, all’annuncio della pubblicazione del bando. «L’obiettivo fissato dal Governo è ambizioso, ma il nostro settore può fare di più, senza compromettere il potenziale produttivo agricolo e la qualità».