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Nuovi incentivi per gli impianti agrivoltaici: opportunità per gli imprenditori agricoli

agrisolare

Il bando rappresenta un significativo passo avanti nella transizione energetica del settore agricolo. Finanziamenti a fondo perduto per le imprese agricole della produzione primaria e della trasformazione per realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati rurali, senza consumo di suolo, oltre che per interventi complementari come la coibentazione dei tetti, la rimozione dell’amianto, l’installazione di sistemi di accumulo e dispositivi di ricarica

di Rita Pepe

Centro Studi di SEF Consulting

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha emanato un decreto che delinea le nuove linee guida per lo sviluppo dell’agrivoltaico in Italia e volto a incentivare la creazione di sistemi agrivoltaici innovativi e sperimentali, con l’obiettivo di installare almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti entro il 30 giugno 2026, finanziati con 1,1 miliardi di euro provenienti dal PNRR.

I vantaggi dell’agrivoltaico

L’agrivoltaico promette di apportare diversi vantaggi, rendendolo un’opzione interessante sia per gli agricoltori che per i sostenitori delle energie rinnovabili:

  1. Utilizzo Efficiente del Suolo: Combinando la produzione di energia solare con l’agricoltura, questo sistema ottimizza lo spazio disponibile, consentendo un uso più produttivo del terreno.
  2. Riduzione dell’Erosione del Suolo: I pannelli fotovoltaici proteggono il terreno dall’erosione eccessiva causata dalle intemperie.
  3. Incremento della Resa Agricola: L’ombreggiamento parziale fornito dai pannelli può migliorare la crescita delle piante, creando un microclima favorevole.
  4. Produzione di Energia Rinnovabile: Contribuisce alla transizione verso fonti energetiche più pulite, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.
  5. Benefici Economici: Gli agricoltori possono ottenere entrate extra dalla vendita di energia elettrica, migliorando la sostenibilità economica delle loro attività.

Le criticità dell’agrivoltaico

Tuttavia, non mancano le criticità e le preoccupazioni sollevate da alcuni settori:

  • Impatto sul Suolo: Alcuni agricoltori temono che l’installazione dei pannelli possa danneggiare il terreno o limitare le operazioni agricole.
  • Conflitti d’Uso: L’occupazione di spazio da parte dei pannelli potrebbe generare controversie tra agricoltori e produttori di energia.
  • Speculazione: Alcuni vedono l’agrivoltaico come una mossa speculativa, piuttosto che un vero beneficio per l’ambiente e l’agricoltura.

Le agevolazioni del Decreto

Il decreto prevede una serie di agevolazioni per incentivare l’agrivoltaico:

I beneficiari

  • Imprese Agricole: Sia singole che associate, utilizzando terreni agricoli di proprietà.
  • Associazioni Temporanee di Imprese (ATI): Formate da imprese del settore energetico e una o più imprese agricole che mettono a disposizione i propri terreni per l’installazione di impianti agrivoltaici.
  • Esclusioni: Soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA con un volume di affari annuo inferiore a €7.000,00.

Caratteristiche dei progetti

  • Devono prevedere sistemi agrivoltaici di natura sperimentale.
  • Devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e completati entro 18 mesi o entro il 31 luglio 2026.

Agevolazioni

  • Contributo in Conto Capitale: Fino al 40% dei costi ammissibili, erogato a fondo eprduto.
  • Tariffa Incentivante: applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete

Modalità di erogazione delle tariffe incentivanti

  • Impianti fino a 200 kW: Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) gestisce direttamente il ritiro e la vendita dell’energia elettrica, erogando la tariffa spettante in forma di tariffa omnicomprensiva.
  • Impianti oltre 200 kW: L’energia prodotta resta a disposizione del produttore, che la valorizza autonomamente sul mercato.

Gli incentivi saranno erogati per 20 anni secondo la tariffa per la produzione immessa in rete:

  • Fino a 300 kW: €93/MWh con costo ammissibile di €1.700/kW.
  • Oltre 300 kW: €85/MWh con costo ammissibile di €1.500/kW.

Opportunità da sfruttare

In conclusione l’agrivoltaico rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile per l’agricoltura italiana. Nonostante le criticità, i benefici potenziali rendono questa iniziativa una delle più promettenti nel panorama delle energie rinnovabili. Una pianificazione attenta e una gestione equilibrata saranno cruciali per massimizzare i vantaggi sia per l’ambiente che per l’economia rurale, trasformando le sfide in opportunità concrete per il Paese.

È previsto un unico periodo di presentazione delle istanze di partecipazione, Aste e Registri, a partire dal giorno 4 giugno 2024 alle ore 12:00 fino al giorno 2 settembre 2024 alle ore 12:00

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