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Dare alle donne inoccupate più Prospettive di lavoro

Il bando Prospettive offre a donne e uomini disoccupati buone occasioni di inserimento nel mondo del lavoro tramite progetti di formazione e inclusione digitale. Chiusura del bando il 14 luglio.

 

di Diego Pietanza

 

È un programma di ampio respiro quello proposto dal bando Prospettive, che sostiene progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale di donne e uomini disoccupati o inattivi di età compresa fra i 34 e i 50 anni. Il progetto si ispira all’innovativa esperienza di partnership tra pubblico e privato sociale del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile da cui è nato il Fondo per la Repubblica Digitale, che è il promotore di questo bando inserendosi negli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Fondo nazionale complementare. L’obiettivo generale è quello di sostenere progetti di inclusione sociale di persona ai margini del lavoro attraverso lo sviluppo di competenze digitali.

I temi che ispirano il progetto Prospettive

Il tema del lavoro è molto sentito a livello europeo e l’Italia è uno degli epicentri del problema: rispetto agli altri Paesi Ue, il nostro Paese registra infatti il più alto tasso di inattività, ben il 34,6%. Secondo le ultime rilevazioni Ocse, durante il terzo trimestre 2022, più di un terzo della popolazione italiana di età compresa tra i 15 e i 64 anni risultava non occupata o in cerca di occupazione, contro il valore medio Ue pari al 23,6%. Inoltre il tasso di disoccupazione del nostro Paese è del 7,9%, superiore di quasi due punti percentuali rispetto alla media europea (6,1%). Le persone tra i 34 e i 50 anni risultano infine essere quelle maggiormente colpite dal fenomeno e tra loro si concentra la quota più alta di disoccupati di lunga durata, cioè coloro che cercano e non trovano un lavoro da più di un anno. Da qui nasce di età compresa fra i 34 e i 50 anni, per offrire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento e permanenza nel mondo del lavoro.

Dotazione economica del bando

Il bando mette a disposizione 20 milioni di euro per sostenere iniziative presentate da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore. Il contributo richiesto deve essere compreso tra i 300mila e 1 milione di euro considerando un costo unitario per beneficiario della formazione non superiore a 3.500 mila euro, costo ottenuto attraverso il rapporto tra il totale del contributo richiesto e il numero di beneficiari attesi. Il contributo è basato sul principio ”pay for performance”, in base al quale i pagamenti progressivi saranno effettuati alla verifica dei risultati ottenuti, con un focus particolare sulla creazione di nuova occupazione.

Le caratteristiche dei progetti

I progetti selezionati dal bando devono contenere azioni in grado di assicurare reali possibilità di accesso a un’offerta formativa efficace e qualificata, in grado quindi di agire sull’apprendimento di competenze digitali da parte di persone, specie donne, ai margini del mercato del lavoro, siano essi disoccupate o inattive. L’intento è di diminuire il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e rispondere ai fabbisogni professionali in ambito Ict, generando nuove opportunità di occupazione.

I progetti devono quindi prevedere azioni di acquisizione e potenziamento di competenze digitali di base o avanzate, sostenendo e accompagnando i soggetti anche attraverso attività pratiche specificatamente dedicate al genere femminile in modo tale da incoraggiare la partecipazione attiva e costante durante tutto l’arco della formazione. I progetti dovranno inoltre permettere una buona conciliazione della vita personale e lavorativa con il percorso di formazione, attraverso l’implementazione di servizi complementari alla formazione che assicurino l’engagement delle donne beneficiarie. Le proposte progettuali dovranno inoltre facilitare l’emersione e la valorizzazione delle potenzialità, delle attitudini e delle ambizioni professionali delle beneficiarie del progetto, senza fare distinzioni di background socioeconomico, provenienza territoriale o nazionalità.

Soggetti ammessi al bando

È possibile presentare progetti sull’intero territorio nazionale o con uno specifico ambito di intervento in una o più regioni nelle due aree indicate dal bando: Nord e Centro oppure Sud e Isole. La durata massima dei progetti deve essere non inferiore ai 5 mesi e non superiore ai 15, mentre la durata di ciascun percorso formativo non può superare i 9 mesi.

Le proposte possono essere presentate da un soggetto singolo o da partenariati di massimo tre soggetti, tra i quali dovrà essere individuato il “soggetto responsabile” e che dovrà essere un soggetto pubblico o privato senza scopo di lucro e appartenere al Terzo settore, al mondo dell’università, un centro di ricerca, un centro di trasferimento tecnologico, un ente di formazione o un Istituto tecnico superiore. Il soggetto capofila deve essere costituito da almeno due anni e possedere una comprovata esperienza nell’ambito della formazione digitale, dimostrando risultati concreti sia in termini qualitativi che quantitativi. Gli altri soggetti della partnership possono essere enti senza scopo di lucro, università pubbliche o private non profit, centri di ricerca, centri di trasferimento tecnologico non profit, enti di formazione non profit, Istituti tecnici superiori, centri per l’impiego, sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, scuole secondarie di secondo grado, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, Regioni o enti pubblici.

Modalità di partecipazione

Le proposte progettuali devono essere presentate esclusivamente online, corredate di tutta la documentazione richiesta, attraverso la piattaforma Re@dy entro le ore 13:00 del 14 luglio. Per chiarimenti è possibile scrivere all’indirizzo email prospettive@fondorepubblicadigitale.it o telefonare al numero 06/68102735 negli orari di assistenza indicati nel bando.

 

 

 

 

 

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