
Accordi per l’innovazione: apre il secondo sportello
Aperto dal 31 gennaio 2023 un nuovo sportello dedicato agli Accordi per l’innovazione che ha l’obiettivo di sostenere iniziative riguardanti la ricerca, la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative di grande impatto tecnologico per le imprese italiane.
di Franco Genovese
Il ministero delle Imprese e del made in Italy ha sbloccato 500 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito del secondo sportello dedicato agli Accordi per l’innovazione, la cui apertura è prevista il 31 gennaio 2023.
L’obiettivo della misura è quello di sostenere la competitività di specifici ambiti territoriali o settoriali favorendo percorsi di innovazione coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria, nonché attività di ricerca. Le imprese possono presentare domanda di agevolazione in qualità di singolo proponente o in qualità di soggetto capofila di un progetto da realizzare in forma congiunta, con un massimo di cinque soggetti coproponenti.
L’intervento prevede inoltre che si possano aggiungere ulteriori risorse a seguito della sottoscrizione, entro il 18 gennaio 2023, di accordi quadro con Regioni e province autonome interessate.
I settori interessati
Il bando riguarda progetti relativi ad attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi, oppure al miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali nell’ambito di determinate aree di intervento individuate nel quadro del programma di ricerca e innovazione Horizon Europe.
I settori di riferimento sono quelli relativi alle tecnologie di fabbricazione, alle tecnologie digitali fondamentali ed emergenti, ai materiali avanzati, all’intelligenza artificiale e alla robotica, alle industrie circolari e all’industria a basse emissioni di carbonio, alle malattie rare e non trasmissibili, agli impianti industriali nella transizione energetica, alla competitività industriale nel settore dei trasporti, alla mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili, alla mobilità intelligente, allo stoccaggio dell’energia, ai sistemi alimentari, ai sistemi di bioinnovazione e ai sistemi circolari.
I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al ministero.
Le spese ammissibili
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri.
il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale. Inoltre il finanziamento agevolato è concedibile nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.
Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più organismi di ricerca, il ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.
Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le Regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa o, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.
Come si costruisce l’Accordo per l’innovazione
Per avere accesso alle agevolazioni è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il ministero delle Imprese e del made in Italy, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa. I soggetti proponenti devono dunque presentare al ministero la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto da più soggetti, del contratto di collaborazione.
Il ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica valutando le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente, la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al presente decreto, nonché la conformità del progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento. La valutazione riguarderà anche la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso. Un occhio particolare sarà destinato alla pertinenza e alla congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.
Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.
Le novità del secondo sportello
Per questo secondo sportello sono state introdotte alcune novità per quanto riguarda i criteri di approvazione delle domande. Innanzitutto il divieto per un soggetto proponente di presentare più istanze in qualità di mono proponente o di soggetto capofila di un partenariato. Altra novità importante è l’ammissione in istruttoria delle domande non in ordine cronologico bensì in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito, nel caso in cui le risorse finanziarie disponibili non consentano l’accoglimento di tutte le domande presentate nello stesso giorno. Le domande presentate nello stesso giorno sono infatti considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione. La graduatoria di merito terrà conto degli aspetti economico-finanziari dei soggetti proponenti e dell’impatto del progetto.
Tempistiche e procedure
A partire dal 17 gennaio 2023 sarà possibile procedere alla compilazione guidata della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione sul sito internet di Mediocredito centrale, che rappresenta il soggetto attuatore della misura.
Dalle ore 10.00 del giorno 31 gennaio 2023 le imprese possono presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo superiore a 5 milioni di euro.
Per maggiori informazioni e per presentare le domande di agevolazione occorre utilizzare la procedura disponibile nel sito internet del soggetto gestore https://fondocrescitasostenibile.mcc.it.