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È online il bando Daphne contro la violenza di genere

Il bando Ue sosterrà progetti nazionali o transnazionali volti a prevenire ogni forma di violenza verso donne e minori. Scadenza fissata al 26 aprile.

 

di Edmondo Giroud

 

Anche per il 2023 l’Unione europea ha lanciato la call for proposals per prevenire e combattere la violenza di genere e quella contro i bambini, più comunemente noto con il nome Daphne. Il bando si inscrive all’interno del più ampio quadro del programma “Cittadini, uguaglianza, diritti e valori” (Cerv) ed è volto a promuovere i valori sanciti nei trattati europei, nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e nelle Convenzioni internazionali in materia di diritti umani.

Il ruolo di Daphne nelle politiche sociali europee

Attraverso questa call i finanziamenti dell’Ue rafforzeranno la capacità delle organizzazioni indipendenti della società civile attive nella prevenzione e nella lotta a tutte le forme di violenza di genere contro le donne, anche nel contesto migratorio, insieme alla violenza domestica, così come a tutte le forme di violenza contro le persone Lgbtiq e contro i bambini, compresi i minori interessati dal contesto migratorio.

Mai come in questo momento, infatti, le organizzazioni internazionali sottolineano come le donne e i bambini in fuga da conflitti armati siano particolarmente vulnerabili a tutte le forme di violenza di genere e tratta di esseri umani, sia nel loro Paese d’origine, sia nei Paesi di transito e persino in quelli in cui cercano riparo e accoglienza.

La misura impatta anche sulle forme di violenza informatica, cresciuta enormemente negli ultimi anni con l’aumento dell’uso di Internet e dei social media. La violenza informatica è molto diffusa e colpisce in particolare le donne attive nella vita pubblica, come politiche, giornaliste, attiviste e sostenitrici dei diritti umani, avendo l’effetto di zittirle e di ostacolare la loro partecipazione sociale.

Sradicare queste pratiche richiede misure e formazione speciali così come la lotta agli stereotipi che rappresentano le origini profonde della violenza di genere.

Beneficiari del bando e principi guida

I destinatari del bando Daphne sono tutti gli enti pubblici o privati non profit che abbiano sede in uno stato membro dell’Unione europea o in uno dei Paesi associati al bando Cerv. Queste realtà potranno presentare entro il 26 aprile progetti inerenti le azioni definite dall’Ue come utili al conseguimento dei diversi obiettivi del bando, che è suddiviso in cinque azioni o priorità: la prima riguarda lo sviluppo di azioni integrate su larga scala per combattere la violenza di genere e raggiungere obiettivi a lungo termine e cambiamenti strutturali. La seconda priorità intende sostenere la prevenzione della violenza legata a pratiche dannose come le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni forzati o in tenera età, i “delitti d’onore” commessi contro donne, giovani e bambini e comprende il rafforzamento dei servizi pubblici, le misure di sostegno e l’accesso alla giustizia. La terza priorità riguarda le azioni di prevenzione ed educazione volte a incidere profondamente sul cambiamento delle norme sociali e sui comportamenti per contrastare la tolleranza di tutte le forme di violenza di genere. La quarta priorità concerne invece la raccolta di dati nazionali sulla violenza contro i bambini e il miglioramento delle ricerche in questo senso. Infine la quinta priorità mira alla creazione di sistemi integrati di protezione dell’infanzia, per una tutela e un inclusione più efficace dei minori più vulnerabili come ad esempio bambini migranti, in affidamento, Lgbtiq e bambini con disabilità.

La dotazione finanziaria

Il budget complessivo del bando Daphne è di circa 30,5 milioni di euro che andranno a sostenere i progetti più interessanti proposti dalle organizzazioni non profit, private o pubbliche che sono impegnate in questi specifici ambiti di intervento.

I progetti possono essere finanziati per un importo compreso tra 75mila euro e 2 milioni di euro ciascuno, in base alla priorità assegnata. Per la priorità 1, la più importante, il contributo sarà compreso tra 1 milione di euro e 2 milioni. Per le priorità 2 e 3 sarà compreso tra i 75mila euro e 1 milione. E infine, per le priorità 4 e 5, non superiore a 75mila euro. La sovvenzione assegnata può essere inferiore all’importo richiesto. L’importo sarà fissato sulla base del budget stimato del progetto e di un tasso di finanziamento del 90%.

Le candidature devono essere presentate per via telematica utilizzando il sistema dedicato sul portale di accesso previa registrazione e ricezione del codice identificativo del partecipante (Pic) a 9 cifre.

Per facilitare la presentazione delle proposte progettuali, la Direzione generale giustizia e consumatori della Commissione europea ha pubblicato la versione ufficiale, in lingua italiana, del testo del bando Daphne, comprensiva delle istruzioni per una corretta iscrizione.

 

 

 

 

 

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