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Premio Angelo Ferro: come si crea un’economia sociale

Il premio intende valorizzare l’economia sociale tramite la ricerca di soluzioni in grado di intercettare i bisogni territoriali e attivare interventi efficaci. Scadenza 18 marzo.

 

di Franco Genovese

 

Torna anche quest’anno il Premio Angelo Ferro dedicato alle migliori proposte per l’innovazione nell’ambito dell’economia sociale. Giunto ormai all’ottava edizione, il bando offrirà un compenso in denaro ai cinque migliori progetti capaci di intercettare nuovi bisogni sociali attivando interventi efficaci e originali. Il premio è stato istituito nel 2017, un anno dopo la scomparsa dell’imprenditore padovano, docente e filantropo da cui prende il nome. In sua memoria la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e la Fondazione Emanuela Zancan, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, assegnano ogni anno un contributo in denaro di 10mila euro all’ente vincitore e un premio da 2.500 euro ciascuno per gli altri quattro finalisti.

I beneficiari e gli obiettivi

Il bando è destinato a tutti gli enti senza scopo di lucro che hanno sede legale in Italia e che operano in uno o più settori di interesse generale. Tra questi potenziali beneficiari ci sono gli enti del Terzo settore iscritti al Runts, incluse le imprese sociali, le cooperative sociali e i loro consorzi, le onlus, gli enti ecclesiastici e le altre associazioni e fondazioni di diritto privato. Verranno quindi valutate tutte le organizzazioni che abbiano dato un contributo significativo allo sviluppo dell’economia sociale, in qualsiasi campo di attività, introducendo servizi o processi innovativi.

Rispondere ai nuovi bisogni

I risultati dell’innovazione possono essere caratterizzati da un miglioramento e ripensamento di servizi, processi e modelli già esistenti in modo tale da rispondere in maniera più efficace ai bisogni sociali. Ma saranno valutate positivamente anche quelle proposte volte alla riduzione della frammentazione sociale e territoriale e alla ricomposizione di interventi e risorse. L’obiettivo è il superamento dell’appiattimento dei servizi sulle prestazioni attraverso l’attivazione di risposte flessibili, personalizzate e multidimensionali, oltre all’attivazione di nuove forme di socialità e mutualità, una maggiore inclusione sociale e una migliore prevenzione del disagio, anche tramite l’attivazione di nuove forme di restituzione alla comunità dei benefici ottenuti.

Modalità di presentazione della domanda e fasi del premio

Per concorrere al bando i soggetti devono compilare l’apposito form online comprensivo di uno specifico formulario entro le ore 24:00 del 18 marzo. Ogni candidato dovrà fornire, oltre ai dati identificativi, anche una sintetica descrizione dell’attività svolta, del contesto in cui opera e dei risultati economici e sociali ottenuti, sottolineando in particolare i caratteri innovativi introdotti nei processi o nei servizi erogati. Entro l’11 aprile verrà comunicato ai partecipanti l’esito della prima fase delle valutazioni. Ai soggetti che avranno superato la prima tornata di valutazioni saranno richieste ulteriori informazioni e documentazione volte ad approfondire in particolare le innovazioni dichiarate e i risultati economici e sociali ottenuti. Entro il 29 aprile dovranno pervenire dai soggetti selezionati le documentazioni richieste in via telematica, dopodiché, entro il 24 maggio sarà formulata la decisione della giuria del premio, che indicherà i primi cinque selezionati. Il vincitore sarà proclamato nella cerimonia di premiazione, che si svolgerà il 12 giugno a Padova, presso l’Aula magna dell’Università degli studi.

Per saperne di più

È possibile reperire maggiori informazioni sul sito dedicato www.premioangeloferro.it. La segreteria tecnica è curata dalla Fondazione Emanuela Zancan, Centro di studi e ricerca sociale, che è possibile contattare il lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 14:00 alle ore 17:00 al 049.663800, oppure tramite e-mail all’indirizzo premioinnovazione@fondazionezancan.it.

 

 

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