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Al via la Nuova Sabatini Capitalizzazione

NuovaSabatini_Acta

Dal 1° ottobre è aperto il nuovo bando per accedere al sostegno alle Pmi impegnate in processi di capitalizzazione. Contributi fruibili fino a esaurimento fondi

di Alessandro Battaglia Parodi

Il ministero delle Imprese e del made in Italy ha messo a disposizione 80 milioni di euro per la Nuova Sabatini Capitalizzazione, la preziosa misura di sostegno destinata alle micro, piccole e medie imprese che intendono realizzare un programma di investimento. L’agevolazione prevede un contributo per investimenti in macchinari, impianti, attrezzature a uso produttivo, beni strumentali, tecnologie digitali, hardware e software.

Chi può accedere alla misura di sostegno

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda sono iscritte nel Registro delle imprese, sono costituite in forma di società di capitali e sono impegnate in un processo di capitalizzazione. Al bando sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, a eccezione dell’ampio settore relativo alle attività finanziarie e assicurative. Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari convenzionati con il ministero delle Imprese e del made in Italy, con l’Associazione bancaria italiana e con Cassa depositi e prestiti, di finanziamenti per sostenere gli investimenti, nonché di un contributo da parte del ministero rapportato agli interessi maturati sui finanziamenti. L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario e può essere assistito dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso. L’investimento deve tuttavia essere di durata non superiore a 5 anni, di importo compreso tra 20mila euro e 4 milioni e deve essere interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammessi.

Il contributo del ministero

Il sostegno del ministero delle Imprese e del made in Italy è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari, al 3,575% per gli investimenti 4.0 e al 3,575% per gli investimenti green. Il contributo destinato alle Pmi impegnate in processi di capitalizzazione che intendono realizzare un programma di investimento è invece calcolato sul finanziamento, sempre di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ma a un tasso d’interesse annuo pari al 5% per le micro e piccole imprese e di 3,575% per le medie imprese.

I beni finanziabili e le agevolazioni

I beni oggetto dell’agevolazione devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali e altri beni, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale, e a software e tecnologie digitali. Non sono ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a immobilizzazioni in corso e acconti. Gli investimenti devono inoltre soddisfare il requisito dell’autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti che non soddisfano tale requisito, insieme al requisito della correlazione con l’attività produttiva svolta dall’impresa.

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“La nostra mission consiste nel dotare i lettori di un magazine in grado di decifrare il vasto mondo della gestione d’impresa grazie a contenuti d’eccezione e alla collaborazione con enti pubblici e privati.”

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