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Piani di welfare aziendale per la conciliazione vitalavoro

Conciliare al meglio la vita personale con la vita professionale, con i tempi del proprio lavoro. Promuovere l’adozione di modalità di lavoro flessibili e misure di welfare di conciliazione vita-lavoro al fine di sostenere la partecipazione delle donne al mondo del lavoro e agevolare la corresponsabilità nei compiti di cura.

1) Finanziamento di attività di analisi per rilevare i fabbisogni di conciliazione della popolazione aziendale, la definizione, l’adozione ed il monitoraggio del Piano di welfare di conciliazione (almeno annuale). Potranno essere previste anche azioni formative, di consulenza o di accompagnamento negli ambiti della gestione dei processi di innovazione organizzativa, del welfare management, etc. destinate alle figure apicali della struttura e finalizzate a supportare strategie e interventi innovativi che vanno nella direzione della conciliazione, della parità e dell’inclusione.

2) Finanziata l’attuazione delle misure di conciliazione previste dal Piano che potranno consistere in
– flessibilità oraria e organizzativa
– attivazione di servizi
• cost saving, ovvero welfare di conciliazione per la cura o l’assistenza ad anziani o familiari non autosufficienti o per l’educazione e istruzione dei figli;
• time saving, a supporto dell’organizzazione familiare (es: disbrigo pratiche amministrative, operazioni bancarie, pagamento bollette, spesa pronta con consegna in azienda, servizio lavanderia/stireria, servizi di pulizia, altri servizi assimilati).

3) Costituzione della rete di welfare, attestata dalla sottoscrizione di un accordo, un protocollo, o un contratto di rete sottoscritto dai diversi operatori economici ed eventuali soggetti terzi, è finalizzata all’attivazione di nuovi servizi di conciliazione condivisi e può concretizzarsi nell’acquisto, produzione o gestione di servizi di interesse comune. Saranno finanziate le attività

4) Finanzia la redazione di un Piano strategico aziendale, volto a favorire lo sviluppo di un ambiente di lavoro inclusivo e che preveda valori aziendali coerenti con una cultura inclusiva.

Ciascun progetto dovrà necessariamente prevedere lo sviluppo di almeno le prime due azioni, ovvero la definizione del Piano di welfare di conciliazione e attuazione delle misure previste dal Piano.

L’importo del contributo che può essere concesso a ciascun progetto è massimo 25 mila euro di cui a titolo indicativo almeno l’80% destinato alle azioni 1) e 2).

Misura in pillole:
Scadenza:
Fino esaurimento fondi
Area geografica:
Toscana
Settore attività:
Tutti
Beneficiari:
Micro Impresa, Media Impresa, Grande Impresa, Piccola Impresa
Dotazione finanziaria:
0 €
Tipo agevolazione:
80% Contributo a fondo perduto

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