Nuove opportunità di finanziamento per Enti e Associazioni senza scopo di lucro che operano nel settore agricolo e agroalimentare con “Iniziative di rilievo locale, regionale o interregionale rivolte ad azioni di valorizzazione nel settore agricolo e agroalimentare”
di Rita Pepe
Il panorama delle sovvenzioni per enti pubblici e organizzazioni no-profit si arricchisce di nuove possibilità grazie ad un programma di contributi appena annunciato. Secondo quanto dichiarato, possono fare richiesta di finanziamento diverse categorie di soggetti aventi sede in Italia e operanti nel settore agricolo e agroalimentare come previsto dal Decreto Ministeriale del 4 agosto 2023, n. 410789.
I beneficiari e gli obiettivi della misura
Tra i beneficiari rientrano enti pubblici, associazioni riconosciute e non, comitati organizzatori e cooperative sociali, a patto che abbiano finalità non lucrative. È essenziale che l’atto costitutivo, anche se non reso pubblico, sia regolarmente registrato e riporti in modo chiaro gli obiettivi e gli organi responsabili.
Le attività agevolate comprendono manifestazioni a carattere gratuito aperte al pubblico, organizzate su scala locale, regionale e interregionale. Queste includono fiere, sagre e altri eventi legati ai settori indicati dal decreto ministeriale, quali le produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità certificata, le produzioni agricole, i prodotti tradizionali, il patrimonio forestale e i prodotti ittici.
Le spese ammissibili
Il contributo, erogato a fondo perduto, copre il 50% delle spese ammissibili e varia da un minimo di 1000 euro ad un massimo di 40.000 euro.
Tra le spese ammissibili si annoverano:
- Spese per l’allestimento (noleggio, montaggio e smontaggio) delle strutture necessarie allo svolgimento delle attività;
- Spese per l’affitto e la gestione di attrezzature (come, ad esempio, strumentazione audio video oppure materiali di consumo per degustazioni) necessarie allo svolgimento delle attività;
- Affitto sala/locali per lo svolgimento delle attività;
- Affitto suolo pubblico;
- Spese per l’acquisto di inserzioni pubblicitarie e/o affissioni per la promozione delle attività;
- Spese di sicurezza;
- Spese per utenze o allacci a servizi necessari allo svolgimento delle attività progettuali;
La promozione del patrimonio agroalimentare
Il patrimonio agroalimentare italiano è ricco di prelibatezze locali, dai formaggi alle specialità dolciarie, dai vini ai salumi. Promuovere questi prodotti locali è fondamentale per sostenere l’economia locale e preservare le tradizioni culinarie. Ecco alcune strategie per valorizzare il Made in Italy
Si tratta, quindi di un’opportunità significativa per le organizzazioni interessate a promuovere attività culturali, enogastronomiche e di valorizzazione del territorio, offrendo loro un sostegno finanziario importante per la realizzazione dei loro progetti.