Beneficiare dell’aiuto sono le imprese, la cui attività sia almeno una delle seguenti:
a) produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
b) produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
c) elaborazione, affinamento e/o confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese, che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno;
d) produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve, da parte di terzi vinificatori, qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione. Per “proprie uve” si intendono le uve aziendali prodotte dalla ditta richiedente.
Possono, altresì, beneficiare dell’aiuto, anche le organizzazioni interprofessionali, compresi i Consorzi di tutela.
Il contributo erogato è a fondo perduto, la cui percentuale varia a seconda della dimensione aziendale:
- micro, piccole e medie imprese, 40% del costo totale dell’investimento ammesso a finanziamento e della spesa ammissibile effettivamente sostenuta;
- impresa intermedia (MidCap), 20% del costo totale dell’investimento ammesso a finanziamento e della spesa ammissibile effettivamente sostenuta;
- grande impresa, 19%, del costo totale dell’investimento ammesso a finanziamento e della spesa ammissibile effettivamente sostenuta.
Sono ammissibili le operazioni con un costo totale dell’investimento inferiore a 300.000 euro.