Possono beneficiare del contributo le imprese agricole di cui all’art. 2135 del Codice Civile e le imprese forestali.
Le imprese di cui sopra devono eseguire direttamente gli interventi oggetto di richiesta del contributo e devono possedere i seguenti requisiti:
- avere la disponibilità dei terreni su cui si intende realizzare l’intervento alla data di presentazione del progetto di livello esecutivo;
- solo per le imprese forestali, essere regolarmente iscritte all’albo delle imprese forestali transfrontaliero;
- non aver beneficiato di altri finanziamenti pubblici concessi per le medesime aree e i medesimi interventi nei tre anni precedenti la concessione del contributo;
- non aver beneficiato di altri aiuti in regime “de minimis”;
- essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali, assicurativi.
Gli interventi ammessi possono dividersi in:
- Interventi selvicolturali di riduzione del carico di combustibile vegetale nell’interfaccia urbano-rurale per la prevenzione dagli incendi boschivi;
- interventi selvicolturali di ripristino di boschi degradati da eventi estremi;
- interventi selvicolturali in boschi di protezione diretta orientati al mantenimento della loro stabilità;
- interventi localizzati per il contrasto al dissesto idrogeologico e per la manutenzione del territorio mediante tecniche di ingegneria naturalistica o di ripristino di sistemazioni tradizionali con muretti a secco o terrazzamenti;
L'agevolazione si presenta sotto forma di contributo a fondo perduto pari al 90% della spesa ammissibile, al netto dell’imposta sul valore aggiunto (IVA); contributo minimo: 10.000 Euro, contributo massimo: 24.999 Euro.