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Giovani globetrotter impegnati nel volontariato

L’inserimento del Servizio civile universale nel Pnrr rappresenta una grande opportunità per le organizzazioni non profit e apre a una relazione stabile con l’Unione Europea creando ponti con i servizi civili di altri Paesi. Vediamo perché.

di Giuseppe Strangolo

La coesione sociale, tema caro al Terzo settore, è entrata a pieno titolo nel Piano nazionale di ripresa e resilienza con l’obiettivo di proteggere il tessuto sociale del Paese mantenendolo, appunto, unito e coeso. Grande attenzione è stata riservata quindi, anche grazie a un poderoso investimento di 650 milioni di euro per il periodo 2021-2023, al Servizio civile universale, inteso come servizio alla comunità e come crescita personale dei giovani.

Progetti di volontariato transnazionali

Dare forma all’impegno sociale, con benefici sia per la comunità sia per il singolo ragazzo coinvolto, è alla base di tutta la politica comunitaria in risposta alla crisi della pandemia. E ha un duplice scopo: da un lato cavalcare il volontariato, che esiste in molti Paesi europei ma è troppo nazionale, locale. Dall’altro, la possibilità di formare nuovi cittadini, in grado di arricchirsi di competenze personali, educative, sociali, civiche e professionali. In questa logica si inserisce perfettamente il Corpo Europeo di Solidarietà, l’iniziativa della Ue istituita nel 2018 che offre ai giovani l’opportunità di svolgere volontariato, nel proprio Paese o all’estero. I progetti promuovono la solidarietà nella società europea coinvolgendo giovani e organizzazioni in attività accessibili e di alta qualità. E, nel contesto della crisi creata dal coronavirus, potrebbero rappresentare per i ragazzi, anche quelli con minor possibilità e competenze, una concreta occasioni di impiego a livello europeo. In questo filone si inseriscono, tra l’altro, i progetti di istruzione e formazione inclusiva, nonché l’apprendimento informale promossi da Erasmus+, il programma della Commissione Europea rivolto a studenti, tirocinanti, insegnanti, personale docente, animatori giovanili e volontari. Anche in questo caso l’obiettivo di fondo è favorire la mobilità della popolazione giovanile migliorandone le competenze e agevolarne la transizione verso il mercato del lavoro.

Ce n’è per tutti i gusti

Le esperienze che offre il Ces, meglio conosciuto come European Solidarity Corps (Esc), sono attività di volontariato declinato in diversi ambiti e contesti di necessità. Non sono richiesti contributi per aderire al programma e, al contrario, si riceve un pocket money mensile per coprire le spese correnti, i costi di viaggio, di alloggio e dell’assicurazione obbligatoria. Il Corpo di solidarietà è aperto ai ragazzi dai 18 ai 30 anni, ma è prevista la possibilità di candidarsi anche se non ancora maggiorenni, purché all’inizio della mobilità si siano compiuta la maggior età. Non sono necessari titoli di studio per accedere al programma. Per chi sceglie di svolgere volontariato individuale, il periodo di mobilità varia da due a dodici mesi, mentre chi opta per il volontariato di gruppo, con team di 10/40 persone da almeno due Paesi di provenienza, il periodo va da due settimane a due mesi.

Ben 139 milioni a disposizione: come partecipare?

Oggi, dunque, si può partecipare al Corpo europeo di solidarietà con azioni di aiuto in settori prioritari come i cambiamenti climatici e la transizione verde, la transizione digitale, l’inclusione sociale, la tutela del patrimonio culturale europeo, la promozione di stili di vita sani. Per il 2022 sono stati stanziati la bellezza di 139 milioni di euro da destinare a queste attività. Il Corpo europeo di solidarietà fornisce finanziamenti sotto forma di sovvenzioni alle organizzazioni mediante inviti a presentare proposte. I giovani che desiderano impegnarsi in questo genere di attività devono registrarsi nel portale del Corpo europeo di solidarietà (www.europa.eu/youth/home_it). Il portale è il luogo in cui i giovani borsisti e le organizzazioni beneficiarie di sovvenzione possono realizzare progetti e trovarsi reciprocamente. Attualmente i termini per la presentazione delle domande di finanziamento scadono tra il 23 febbraio e il 4 ottobre 2022, a seconda del tipo di progetto.

 

Per approfondire il bando clicca qui


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