I progetti devono mirare alla realizzazione di interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale di biblioteche, archivi storici, musei e altri istituti e luoghi della cultura.
Sono previste due linee di intervento, alle quali possono partecipare differenti categorie di soggetti:
- Linea di intervento 1 – soggetti pubblici: Comuni, Unioni di comuni, Città Metropolitana di Bologna, Consorzi pubblici o persone giuridiche pubbliche a struttura associativa, Aziende USL ed altri organismi di diritto pubblico, così come definiti dall’art 3 del D.lgs. 50/2016 o dall’art 1, comma 1, lett. e) del D.lgs. 36/2023;
- Linea di intervento 2 – soggetti privati: Associazioni, Fondazioni, Istituti presenti sul territorio regionale associati o collegati alla rete dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI).
L'agevolazione viene concessa sotto forma di contributo a fondo perduto, la cui percentuale varia a seconda della linea di intervento, del soggetto proponente e delle caratteristiche dei progetti, ossia:
– per la Linea di intervento n. 1 ( soggetti pubblici) :
- nella misura dell' 80% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 300.000, per progetti con costi compresi tra € 30.000 ed € 500.000;
- nella misura del 70% delle spese ammissibili, sino ad un massimo di € 2.000.000,00, per progetti di rilevanza regionale, che prevedono costi compresi fra € 501.000,00 ed € 3.000.000,00, presentati dai Comuni capoluogo.
– per la Linea di intervento n. 2 (soggetti privati):
- nella misura dell’80% delle spese ammissibili ed fino ad un massimo di € 300.000, per progetti, che prevedono costi minimi pari ad € 30.000 e, nonn superiori ad € 500.000.