DESTINATARI
Professionisti dei servizi sociali, operatori sanitari e insegnanti, persone che lavorano con bambini e giovani, rappresentanti delle forze dell’ordine, personale dei centri di accoglienza o in strutture di assistenza alternative, professionisti del settore giudiziario, operatori di linee telefoniche e di assistenza online, psicologi e terapisti che lavorano con bambini, famiglie, bambini, giovani e donne, persone con disabilità, LGBTQI.
ENTITÀ DEL CONTRIBUTO
Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto.
Per la priorità 1: la sovvenzione dell’UE richiesta non può essere inferiore a 1.000.000 o superiore a 2.500.000 euro;
Per le priorità 2, 3 e 4: la sovvenzione dell’UE richiesta non può essere inferiore a 100.000 o superiore a 1.000.000 euro.
Dopo la firma della sovvenzione, il beneficiario riceverà di norma un prefinanziamento corrispondente all'80% dell'importo massimo della sovvenzione (in via eccezionale può essere nullo o inferiore).
Pagamento del saldo: alla fine del progetto.
Le priorità di questa call sono le seguenti:
1. Azioni transnazionali su larga scala e a lungo termine per affrontare la violenza di genere:
Questa priorità è orientata a supportare lo sviluppo di azioni integrate su larga scala per combattere la violenza di genere e realizzare cambiamenti a lungo termine, strutturali e con un'ampia copertura geografica – in linea con la Strategia sull’Uguaglianza di Genere.
Ogni proposta presentata dovrà concentrarsi su una delle seguenti aree di intervento:
- Violenza domestica
- Pratiche dannose (contrasto alla mutilazione genitale femminile, imposizione dell’aborto o della sterilizzazione, matrimonio di minori, ecc.)
- Violenza di genere online
- Violenza e molestie nel mondo del lavoro
- Stereotipi di genere
I progetti devono essere transnazionali.
2. Azioni mirate per la protezione e il sostegno delle vittime e delle sopravvissute alla violenza di genere:
Questa priorità si concentra sulla protezione e il supporto di sopravvissute di violenza di genere, inclusi i minori. Quindi:
- Protezione e supporto per persone a rischio di violenza, incluso il contrasto al fenomeno delle poche denunce;
- Supporto a sopravvissute ad atti di violenza sessuale;
- Promozione della cooperazione multidisciplinare tra professionisti;
- Supporto attraverso linee telefoniche nazionali dedicate alle sopravvissute di violenza.
I progetti possono essere nazionali e transnazionali. I progetti transnazionali sono particolarmente incoraggiati.
3. Azioni tese alla prevenzione della violenza di genere, nella sfera domestica, nelle relazioni di intimità e online, anche attraverso azioni mirate con gli autori di reati:
Sotto questa priorità si intende prevenire la violenza di genere grazie a:
- Lo sviluppo di strumenti per la prevenzione della violenza domestica che aiutino a riconoscere ed affrontare i casi di violenza, inclusi quelli meno visibili (per esempio la violenza psicologica);
- Lo sviluppo di misure di prevenzione della violenza nelle relazioni d’intimità che promuovano relazioni fondate sull’uguaglianza, che contrastino gli stereotipi e forniscano strumenti per risolvere i conflitti pacifici;
- Misure di prevenzione della violenza di genere nell’ambiente digitale;
- Programmi di prevenzione dedicati agli autori di violenza.
I progetti possono essere nazionali e transnazionali. I progetti transnazionali sono particolarmente incoraggiati.
4. Azioni per far funzionare nella pratica i sistemi integrati di protezione dei minori:
Tenendo conto del quadro generale sui sistemi integrati di protezione dell'infanzia, questa priorità aiuterà a prevenire e combattere due forme specifiche di violenza contro i minori:
- le molestie e la violenza sessuale, con un'attenzione specifica alla violenza che si verifica nel contesto educativo formale e informale, nelle attività ricreative, culturali, sportive o in qualsiasi altra attività comunitaria o ricreativa, dove i minori potrebbero trovarsi in situazioni specifiche di vulnerabilità;
- il bullismo online e offline, in particolare a scuola o nelle attività ricreative, e che colpisce i minori con vulnerabilità specifiche (ad esempio i minori con disabilità, comprese le disabilità mentali, i minori rom, i minori con un background migratorio, o legati alla loro religione, genere o orientamento sessuale).
I progetti possono essere nazionali e transnazionali. I progetti transnazionali sono particolarmente incoraggiati.