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Con Ruralis il territorio rifiorisce

Ruralis

Il bando della Fondazione Cariplo, giunto alla seconda edizione, intende tutelare il paesaggio e recuperare le aree rurali promuovendo l’occupabilità e l’inclusione sociale.

 

di Diego Pietanza

 

È aperto fino al 30 maggio la call Ruralis di Fondazione Cariplo che ha l’obiettivo di valorizzare il paesaggio rurale creando al contempo nuove opportunità di sviluppo economico per il territorio. Il bando, giunto alla seconda edizione, si inserisce nelle iniziative della Fondazione volte a promuovere la creazione di facilitare l’accesso al mercato del lavoro ispirando la propria azione a un rinnovamento in chiave sostenibile delle pratiche agricole. L’intento è quello di collegare la produzione di cibo all’erogazione di servizi sociali, riuscendo a ottenere anche opportunità lavorative e di riqualificazione professionale nel settore agricolo.

Obiettivi e soggetti ammessi

Il bando intende sostenere iniziative volte al recupero e alla manutenzione del paesaggio rurale locale attraverso una maggiore caratterizzazione e valorizzazione delle produzioni autoctone riuscendo al contempo a contrastare i fenomeni di abbandono di aree agricole e forestali e il loro graduale degrado. Con questa seconda call la Fondazione Cariplo intende quindi incidere positivamente sulla tutela degli ecosistemi e sostenere pratiche agroecologiche e di agricoltura sociale contribuendo ad aumentare l’occupazione e il potenziale di occupabilità in ambito agricolo.

I progetti potranno essere presentati esclusivamente da organizzazioni private senza scopo di lucro attive nel territorio di riferimento di Fondazione Cariplo, singolarmente o in partenariato con enti pubblici o con altri enti privati non profit ammissibili.

La natura dei progetti partecipanti

I progetti presentati dovranno essere ispirati a principi di agroecologia, avere una durata massima di 36 mesi e mirare a raggiungere un aumento delle opportunità lavorative o di riqualificazione professionale in ambito agricolo. Dovranno inoltre essere proposti da enti che dimostrino competenze coerenti con gli obiettivi del bando e avere carattere incrementale rispetto all’attività ordinaria degli enti proponenti. I soggetti richiedenti dovranno infine fornire informazioni dettagliate sulle caratteristiche e sullo stato dei beni di essere in possesso di un titolo di disponibilità dei beni immobili oggetto dell’intervento, e di natura e durata congrua rispetto agli obiettivi previsti. Sono ammessi i partenariati tra enti anche diversi, purché il capofila sia un’organizzazione privata non profit attiva nel territorio di riferimento della Fondazione Cariplo (Regione Lombardia e province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola).

Anche un ente pubblico può partecipare al bando in qualità di partner. Infine anche un ente di recente costituzione può partecipare al bando purché sia in grado di dimostrare di avere la struttura, le competenze e le capacità finanziarie necessarie per realizzare il progetto.

I criteri di valutazione

Sarà data priorità a quei progetti che presenteranno caratteristiche di diffusione di pratiche virtuose nella gestione delle risorse idriche in agricoltura e di valorizzazione della multifunzionalità agricola e forestale. Saranno inoltre privilegiati i progetti di recupero a uso produttivo di superfici agricole e forestali abbandonate e quelli che offrono un chiaro sviluppo di pratiche di inclusione sociale con finalità terapeutiche o educative o di servizio per la comunità. Infine verrà valutata positivamente l’introduzione di nuove competenze lavorative e la valorizzazione delle testimonianze e delle tradizioni storiche rurali, materiali e immateriali, insieme alla promozione di reti e altre forme di aggregazione locale, oppure la collocazione dell’iniziativa all’interno di reti già esistenti e condivise con i servizi territoriali, altre organizzazioni non-profit e con imprese profit.

Il budget e i contributi disponibili

Le risorse messe a disposizione da Fondazione Cariplo per il contrasto ai fenomeni di abbandono delle aree agroforestali e il loro degrado ambientale ammontano 1,5 milioni di euro complessivi, mentre la richiesta di contributo da parte dei soggetti richiedenti dovrà essere compresa tra i 40mila e 250mila euro, e comunque non superiore al 70% dei costi totali di progetto. Eventuali costi ammortizzabili non potranno essere superiori al 50% dei costi totali di progetto.

Non saranno ammessi i progetti che mirano al sostegno dell’attività ordinaria delle organizzazioni richiedenti oppure quelli finalizzati al solo acquisto, costruzione, manutenzione o ristrutturazione di aree, immobili, beni e attrezzature.

 

Alla pagina Contributi > Bandi del sito di Fondazione Cariplo è possibile trovare la documentazione, le informazioni, i tutorial e i facsimili necessari per formulare la propria richiesta di partecipazione dal bando.

 

 

 

 

 

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